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Turisti famosi

1836 Turista le-Duc 3

Una bettola in un dipinto di fine Settecento Parte 3^: La fuga (da Piazza) Dalla 2^ Parte <<Se aveste visto le nostre facce tristi, calcolando dato il posto la quantità di insetti che dovevano la notte cospirare contro il nostro risposo, voi avreste avuto pietà di noi. E non era tutto; partendo da Agrigento, col sangue un po' riscaldato dalle quattro giornate che avevamo lavorato al sole, avevo cominciato a sentir alcuni foruncoli che mi spuntavano sulle gambe e nel fondo schiena. Ciò cominciava a darmi molto fastidio, sia per…

1836 Turista le-Duc 2

Piazza a metà '800 Parte 2^: Che delusione! Dalla 1^ Parte <<Ma che delusione! Questa città così graziosa, così piacevole da lontano, così fresca e il cui soggiorno ci sembrava tra i più dolci, da vicino non ci offriva che orribili catapecchie sudicie e nere, delle capanne senza finestre, mal costruite, brutte, un paese polveroso e sterile, acqua putrida e fango dappertutto; quando si sono fatte otto leghe (36 Km. circa) sotto il sole e si ha sete e si avrebbe bisogno da qualche giorno di un buon letto e…

1836 Turista le-Duc 1

Nel 1836 il grande architetto francese Eugène Viollett-le-Duc (1814-1879) visita la Sicilia e ne scrive nelle sue "Lettres d'Italie 1836-1837 andressées à sa famille" pubblicate a Parigi nel 1971. Nel 1972 la casa editrice palermitana Sellerio le pubblica in italiano e il nostro compianto prof. Ignazio Nigrelli ne acquista una copia che presta a un amico per non rivederla più. Pertanto, amareggiato, è costretto a tradurre direttamente dal francese la parte riguardante la nostra Città, eccovela divisa in tre parti: Parte 1^: Speranzosi <<Dunque a Caltanissetta eravamo già stanchi e…

1776 Turista Houël/4

Il dipinto "Ruines de Gela" di Houël rappresentante i ruderi della Villa Romana Considerazioni del Prof. I. Nigrelli - 2^ e ultima parte "E' chiaro che certe cose le riferisce per sentito dire, non per averle viste, mentre quando scrive di ciò che ha visto personalmente non sbaglia, come quando scrive che l'antica Gelentium era attraversata dal fiume Giaccio (cioè fiume Giozzo, come si chiama la prima parte del fiume Gela più vicina alla città) e che essa distava da Piazza tre miglia, come aveva scritto Fazello e che è…

1776 Turista Houël/3

Houël (1735-1813) ritratto da F. A. Vincent nel 1772 Considerazioni del Prof. I. Nigrelli - 1^ parte La traduzione che ho riportato nelle prime parti è accompagnata dalle seguenti considerazioni del prof. Ignazio Nigrelli tratte sempre da "1999, Ignazio Nigrelli/Università Popolare del Tempo Libero Ignazio Nigrelli di Piazza Armerina" che è bene rileggere con molta attenzione: "Houel non era uno storico, né un archeologo, ma solo un appassionato di antichità che si aggiornava leggendo ciò che trovava scritto sulle località che visitava e certamente aveva letto Fazello, Cluverio, d'Orville e…

1776 Turista Houël/2

Acquedotto Villa Romana del Casale Il dipinto al Louvre di Houël che rappresenta l'acquedotto nella foto in alto Parte II "Quando questa fu distrutta, i suoi abitanti si rifugiarono alla sommità d'un monte, ad un miglio di distanza, dove oggi c'è un eremo. Là essi fondarono un abitato chiamato Pluzia: esso fu distrutto dai saracini; e la città di Piazza si innalzò dai suoi ruderi ai piedi della montagna. Da Pluzia per corruzione il tempo ha fatto Piazza. L'antica Gelentium era attraversata dal fiume Giaccio, a quattro miglia al disotto…

1776 Turista Houël/1

Il francese Jean-Pierre Houël (1735-1813), pittore e incisore della corte di re Luigi XVI, visita la Sicilia per la prima volta nel 1770, per poi tornarci nel 1776. Nel 1785 pubblica a Parigi i quattro volumi de "Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et Lipari" di cui vedete il quarto tomo nella foto. A questa pubblicazione allega ben 264 incisioni e molti disegni a inchiostro di china acquarellati, lasciandoci un precisa testimonianza dello stato di conservazione dei resti antichi che incontra lungo il percorso siciliano. Proprio a pag.…

1843 Turista Bourquelot/5

Verso Caltagirone Dopodiché ho ripreso la strada di Caltagirone, strada meno piacevole rispetto a quella nei pressi di Piazza, ma piena di vigne, di alberi e di verde. Le montagne vicine essendo trafitte da grotte sepolcrali ne volli visitare qualcuna. Sceso dalla mia mula mi diressi verso i punti neri che da lontano avevano attirato la mia attenzione. In una zona rocciosa, trovai quattro grotte di diversa forma e dimensione. All'ingresso di una si trovava una vasca, simile a un'acquasantiera e che sembrava essere destinata a contenere l'acqua santa. All'interno…

1843 Turista Bourquelot/4

Mirabella Imbaccari (Maccari) primi '900 Passando per i Maccari A quattro o cinque leghe a sud-ovest di Piazza sorge Mazzarino, una piccola città col titolo di contea, da cui ha preso origine la famiglia del famoso cardinale Mazzarino. Le campagne vicino alla città (di Piazza), in particolare verso Caltagirone, meritano ancora oggi l'epiteto di opulentissime che avevano ricevuto dagli antichi. Si intravedono alberi del Nord e quelli del Sud, le querce, gli olivi, le aloe, i noci, le roverelle, i noccioletti, i cipressi e i canneti che arrivano sino a…

1843 Turista Bourquelot/3

Piazza in una stampa inglese dei primi dell'800 Piazza altrimenti Chiazza "Riprendemmo la strada di montagna. Un boschetto ricco di ombra e frescura e una fontana di acqua si offrirono a noi, sia uomini che bestie. Mi fermai lì e mi servii, tra gli alberi, un pasto solitario che mi piacque così tanto. Avvicinandosi a Piazza, la vegetazione cambiò aspetto e sembrava di stare più a nord rispetto a prima. Oltre ai pini d'Italia ci apparsero olmi e castagni della Francia. Arrivammo in città da un viale alberato con garbo.…
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