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Luoghi

Dalla conferenza su Fundrò/2

La chiesa di S. Maria di Fundrò¹ 2 La chiesa e il refettorio dei monaci benedettini (dalla 1^ Parte) «Dal punto di vista archeologico, il complesso di Fundrò è ancora visibile, ben definito e conserva resti evidenti delle diverse apoche. Il gruppo Studio del territorio² ha tentato di ricostruire la pianta del piano terra di tutto l'edificio con evidenti difficoltà dovute ai numerosi crolli, soprattutto nella parte nord-orientale. In futuro studi più approfonditi e scavi archeologici potrebbero definirla in maniera più esatta. La pianta del piano superiore non è stata…

Dalla conferenza su Fundrò/1

Da sx: Ugo Adamo, Concetto Parlascino e Sebastiano Arena Ricostruzione dell'abbazia prima dell'abbandono, C. Parlascino 2013 1 (Il borgo di Fundrò) Domenica scorsa, presso la chiesa di Sant'Anna Vecchia, la conferenza (foto in alto) del prof. Concetto Parlascino su Il Casale di Fundrò ha "messo finalmente un punto (sia pur provvisorio)" sulla storia di questo borgo che si trova quasi a metà della vecchia strada che collegava anticamente i due grandi centri di Placie e Castrum Joannis. Dalla conferenza sono scaturite nuove e interessanti notizie che riporto qui sotto e…

Il borgo di Fundrò

Tanto tempo fa la strada che collegava la nostra Città a Castrogiovanni (oggi Enna) non passava dalla Ronza come adesso, bensì a 3 Km ca. a ovest da questa località. Ovvero, prima si prendeva verso la Fratulla, poi si scendeva verso valle e si passava per un piccolo borgo chiamato Fundrò, a ca. 7,5 Km in linea d'area da Platia e 15 da Castrogiovanni. Il nome di Fundrò l'ho trovato con altre ben 5 varianti, Castello di Condrò, Condrò, Condrono, Cundrò, Kundrò, e sino al 1396, quando fu distrutto dal…

Prima era fuori

Madonna nella nicchia della facciata del Carmine La stessa Madonna in chiesa appena si entra a sx Questa nelle foto è la stessa statua della Madonna col Bambino in marmo che prima si trovava nella nicchia della facciata della Chiesa del Carmine (foto in alto) ma che adesso si trova al proprio interno a sx appena si entra (foto in basso). La statua è opera dell'artista scultore palermitano Antonello Gagini (1478-1536) nonno di Antonuzzo (m. 1602) che nel 1594 realizzò l'arco in alabastro della cappella Trigona intitolata all'Annunziata dove sovrasta…

Nan vidu nènt!

Veru, nan vidu nènt ! Dietro al Duomo di Milano Se vi capita di andare a Milano e salire nelle ore pomeridiane sulle terrazze posteriori del Duomo, potete osservare come una delle due statue, quella a destra dell'orologio in alto del palazzo retrostante chiamato Palazzo della Fabbrica del Duomo, sia stata scolpita nell'atto di ripararsi dal sole battente con la mano a mo' di visiera, come facciamo tutti in questi casi. Molto probabilmente l'architetto/artista, mentre costruiva la sua opera secoli prima, notò quel fastidio mentre guardava verso Ovest e lo…

Individuazione perfetta

Via Calogero Giarrizzo oggi, inviatami da Sergio Piazza Via Calogero Giarrizzo oggi, a sx la galleria ferroviaria La foto in basso è dedicata a Giovanni Piazza alias Giòmetrico, per fargli individuare quanto più possibile la via mostrata in bianco e nero mercoledì scorso. cronarmerina.it

Com'erano le nostre vie

INDOVINATE DI CHE VIA SI TRATTA Ebbene sì, è la via Calogero Giarrizzo al Casalotto negli anni '40 ! Gaetano Masuzzo/cronarmerina

Pezzo di storia da recuperare

Lina Roccazzella, ultima erede diretta, davanti la casa nel 1956 La mietitura con la casa sullo sfondo Mentre l'altro giorno si festeggiava l'anniversario dello sbarco alleato, e si è in attesa dell'arrivo di un gruppo di Canadesi che faranno tappa venerdì 26 prossimo per ricordare i 526 connazionali morti in quella operazione, mi è arrivata questa segnalazione che con molto piacere vi propongo. Attraverso una e-mail il signor Ernesto Siciliano, a nome degli eredi Roccazzella-Iaci, mi chiedeva se attraverso il mio blog avessi potuto contribuire al recupero di una memoria…

Oggi u F'stìngh pa Santa

Oggi a Palermo si festeggia il 389° Festino per Santa Rosalia, in ricordo del ritrovamento del corpo della Santa che, portato in giro per le trade, salvò la città e tutta l'Isola dall'epidemia di peste. Ma non ci può essere FISTINU senza retroscena gastronomico. A fare da cornice ai momenti religiosi e alla grande festa ci sono le immancabili bancarelle appartenenti agli acquaioli e ai siminzari. Questi vendono lupini, calia, miricanella, cruzziteddi (castagne secche) noci e simenza, ovvero tutto quello che va sotto il nome U'SCACCIU. Ma soprattutto non ci…

A bumma d Catania/2

Catania, anni '30 La bomba di mezzogiorno 2^ e ultima parte (dalla 1^ Parte) Ma vediamola da vicino, questa bomba di mezzogiorno. Poiché una delle maggiori preoccupazioni degli amministratori comunali sembra sia stata quella di fornire l'ora agli amministrati (prima con le meridiane solari, poi con i grandi orologi pubblici), il Comune di Catania, per non esser di meno, pensò alla bomba di mezzogiorno come la più idonea messaggera dell'ora esatta e, nel 1918, affidò l'incarico di realizzarla a Francesco Viola, mago dei mascolari¹ nostrani, il quale assieme a Giamora,…
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