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Soluzione oggetto misterioso n. 14

 
In questa foto, proprio al centro, si può ben vedere dov'è situato l'oggetto misterioso in via Sant'Agostino. L'oggetto non è altro che un argano (ormai arrugginito) a manovella mobile che s'innestava nel foro centrale esagonale. Ruotando la manovella si tirava una fune, anche metallica, che sosteneva un lampione a petrolio tramite una carrucola. La luce elettrica nella nostra città fu introdotta per la prima volta nel 1904 ed era prodotta da una centrale alimentata a nafta. La centrale, che faceva un rumore infernale, e i miei nonni materni ne sapevano qualcosa abitando nel retrostante cortile Minnella, aveva la sede al secondo piano dell'edificio in via Cavour (Santa Rusalìa) che sino a poco tempo fa è stata la sede della Pretura prima e della Facoltà di Scienze della Formazione poi. In quel periodo, e anche dopo, al pianterreno c'erano le botteghe del mercato ortofrutticolo e alimetare. Sino agli anni trenta questa centrale poteva assicurare l'elettricità in un raggio di 200 metri ca., tutta l'altra parte della Città ne rimaneva senza. Ecco perchè, sino a quando la centrale non fu potenziata col passaggio dal Comune alla Società Generale Elettrica dei fratelli Prestifilippo, in tutte le strade principali senza elettricità si accendevano dei lampioni a petrolio. Gli addetti passavano con una scala, ruotando l'argano facevano scendere il lampione, se era il caso aggiungevano del petrolio che portavano di scorta na lànna, accendevano il lume e riportavano il lampione in alto a illuminare quel tratto di via o d'incrocio. Questo avveniva la sera all'imbrunire, al mattino c'era l'operazione inversa, tutti i giorni dell'anno. Gaetano Masuzzo/cronarmerina 

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