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Famiglia Sceberras

Partito: nel primo d'azzurro alla corazza sormontata da un elmo, il tutto d'argento e di fronte; nel secondo troncato da una fascia d'argento carica di una fede di carnagione. Sopra d'azzurro a tre stelle di sei raggi, sotto di rosso a tre pali ondati d'oro. 
Famiglia originaria di Malta giunta in Sicilia nel XVIII secolo, il capostipite fu un certo Leonardo Xeberras¹ sposato con Donna Antonia di Blundio² alla fine del Quattrocento. A Piazza troviamo nel 1789 Antonio Sceberras Testaferrata (1756-1843) figlio di Pasquale (1735-1812) e Lucrezia Dorell, proveniente da Malta e 13° barone di Castel Cicciano (NA) che viene nominato dal Viceré capitano di giustizia. Nel 1792, avendo sposato Girolama Trigona, figlia di Francesco Paolo barone di Montagna di Marzo, Budonetto e Vallegrande, risulta barone di questi feudi. Negli anni 1798, 1801 e 1812 è capitano di giustizia. 1828 Francesco Sceberras-Trigona è 1° eletto (vicesindaco) e nel 1839 è proposto a consigliere distrettuale. 1836 Vincenzo Sceberras-Trigona è 1° eletto, nel 1843 è sindaco e nel 1848 è maggiore comandante di battaglione della Guardia Nazionale Rivoluzionaria. Nel 1860 è tra i 34 componenti del Comitato Rivoluzionario di Piazza che si riunisce nell'abitazione del dott. Vincenzo Bonifacio, oggi in Via Bonifacio, e decide per la rivoluzione del 18 maggio. Nel 1861 è tra i consiglieri comunali sino al 1865. 1837 Corrado Sceberras-Trigona barone di Montagna di Marzo è decurione (consigliere comunale) e nel 1839 è nominato sindaco sino al 1843. Nel 1848 i suoi figli contribuiscono al prestito al Parlamento Siciliano che si prepara alla guerra contro il generale borbonico Carlo Filangeri. Stessa cosa fanno i fratelli Francesco, Vincenzo, Gaetana e Calogera Sceberras-Trigona. 1898 Girolama Sceberras è la moglie del grosso feudatario Francesco Camerata da Butera Sindaco di Piazza nel 1890/93 e 1898/1901. 1903 il barone Giuseppe Sceberras è consigliere comunale. 1960 Giovanna Sceberras, figlia di Liborio Sceberras dei baroni di Montagna di Marzo e Budonetto, fonda un pensionato per signore sole o anziane con sede nel proprio palazzo di via Vitt. Emanuele angolo salita Sant'Anna. Nata a Piazza Armerina nel 1888, muore nubile nel 1971 sempre nella nostra Città. Di questa famiglia abbiamo l'unico blasone nella nostra Città sull'arco del balcone del palazzo di cui sopra â calàta û Cullègg. Nell'ottobre 2016 vengo a conoscenza di un altro stemma di questa famiglia affrescato sul soffitto della prima sala del palazzo Camerata (già palazzo di Starrabba principe di Giardinelli) di via Garibaldi 80, dove si notano altri elementi in aggiunta a quelli nella foto dovuti a unioni di ogni natura come matrimoni, annessioni di feudi, etc. Nel quarto in basso a sx c'è un toro che troviamo nello stemma dei Testaferrata (toro vermiglio in campo d'argento nella loro cappella dedicata a Sant'Ignazio nella chiesa dei Gesuiti alla Valletta) a cui faceva parte il cardinale di qui sotto, nel quarto in basso a dx è presente quella che sembra una torre (che potrebbe rappresentare il castello nel blasone del comune di Butera di cui era originario Francesco Camerata), nel piede c'è un triangolo (richiamante la parentela con la famiglia Trigona), il tutto sormontato da un copricapo da cardinale, per ricordare il titolo raggiunto da un membro della famiglia e precisamente da Fabrizio Sceberras Testaferrata (1757-1843), cardinale in pectore nel 1816 e confermato da papa Pio VII nel concistoro del 1818.
 
¹ Altre trasformazioni: Xiberras, Sceberas, Sciberras.
² Discendente da Stefano Blundo (poi Blundio) regio Secretario che nel marzo del 1415 è reso da re Ferdinando I il Giusto, proprietario di metà feudo Imbaccari nel territorio di Piazza in Sicilia. Ma per essere stato già concesso dall'Infante Giovanni di Pagnafiel Vicario Generale del Regno a un nobile palermitano, gli venne sostituito nel 1416 coi feudi Tabia e Gharyxem nella sua madrepatria, l'isola di Malta.  
cronarmerina.it

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