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Famiglia Caldarera

Di rosso alla caldaia manicata sormontata da tre stelle ordinate in fascia, in tutto in oro. I Caldarera o Caldarari era gente lombarda, precisamente di Milano, giunta in Sicilia al tempo di re Pietro III d'Aragona I di Sicilia. Altri dicono che vennero in Sicilia con gli Aleramici, al tempo della conquista normanna. Questa seconda tesi è la più probabile perché nel gennaio del 1283, tra i nominativi dei militi-nobili di Platie, troviamo Mannono Caldarario e G. Caldarario. In seguito il cognome mutò in Caldarera (Caudarèr nella parlata gallo-italica ovvero…

1^ Veduta della Città

Paolo Piazza, Madonna degli Angeli, 1612 ca., Piazza Armerina, chiesa Cappuccini Particolare del dipinto con la 1^ veduta della città di Platia Questa è la prima veduta, in assoluto, che abbiamo della nostra Città. Si tratta del particolare al centro del dipinto della Madonna degli Angeli (chiamata anche Madonna delle Grazie e Santi) che si trova presso la chiesa di Maria SS. delle Grazie dei Padri Cappuccini, al piano Sant'Ippolito. Il dipinto del 1612 ca. è opera del pittore Paolo Piazza (1560-1620), e il particolare rappresenta la nostra Platia all'inizio…

Ospedale di Piazza/1^ Sede - 1° Nome

Via Roma Nel 1142 all'altezza della chiesa di Santa Barbara, nell'odierna via Roma, prima chiamata strada di fundachi e poi ferreria, il conte Simone Aleramico si riserva un'area che destina a ospizi e ostelli, idonei a curare i cittadini lombardi e ad assistere i viandanti e i pellegrini. L'ospedale, situato in diverse abitazioni, è retto da frati appartenenti all'Ordine di San Giacomo d'Altopascio, tra i quali esiste una prevalenza di elementi ospedalieri su quelli militari. I frati Ospedalieri provengono dalla loro Commenda/Ospizio/Ospedale dedicato a San Giacomo, alle porte a Nord…

Dislocazione Porte della Città

La pianta della Città di Platia nel 1689 Le frecce rosse indicano le 7 porte della Città su una pianta del 1689. Le piante, disegnate in occasione dell'apertura dell'Università di Studia Superiora¹ nel Collegio dei Gesuiti, in realtà furono due, una (quella nella foto) dedicata e donata al catanese dottore Cristoforo d'Amico, giudice del tribunale e vicario generale nei Valli di Dèmone e Noto, l'altra al piazzese Mario Trigona barone di Azzolina, Gallizzi e Mandrascate nonché governatore del Monte di Pietà. Come si può notare dalle disposizioni, alcune porte esistenti…

Famiglia Calascibetta

D'azzurro al leone d'oro tenente con la branca destra una spada d'argento al palo La nobile e importante, soprattutto per la vita ecclesiastica, famiglia Calascibetta, a Piazza fa la prima apparizione nel 1362, con Giovanni Calascibetta capitano della Città. Nel 1500 Giovanni Andrea Calascibetta Landolina è barone della Scalisa e di Malocristianello e del Màrcato della Montagna, per aver sposato Panfilia Spinelli. Giovanni Andrea muore nel 1508 e la moglie Panfilia dona parte dei suoi feudi e 60 mila scudi per l'ampliamento della trecentesca Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore,…

Porte della Città/Vallone di Riso

Sotto la scalinata si intravede una porta murata Angolo via Costa Vallone di Riso - Via Campagna S. Martino Questa è la VII e ultima porta della Città, che ho individuato grazie sia a una delle due antiche piante della città del 1689 e sia al sito che vedete nelle foto. Si tratta della Porta Vallone di Riso che immette, salendo la scalinata, direttamente nella via omonima, o meglio, è la via Vallone di Riso che mi ha fatto chiamare la porta in questo modo, non avendo altri riferimenti. Oltrepassando…

Porte della Città/di S. Martino

Chiesa di S. Martino I Chiesa Madre Via Gesù Maria ingresso Porta S. Martino, con la chiesa in fondo La Porta di S. Martino doveva essere tra le prime, se non la prima, della Città ricostruita dopo la distruzione del 1161. Era la porta che nei decenni successivi servirà a controllare il lato Est della Città Vecchia che comprenderà anche quello sottostante il Castello (Castrum Reginae), la Castellina. Questa Porta immetteva direttamente in quella che doveva essere la prima Piazza Maggiore davanti la chiesa del Patrono dei Normanni. La piazza…

Famiglia Cagno

Stemma Cagno¹ nel palazzo di via Marconi La famiglia Cagno, di origine lombarda, risulta presente a Plasia già nel 1237 ca. Nel 1401 si registra Lorenzo de Cagno, 1479 don Arrigo Cagno arcidiacono (alias luogotenente del Vescovo) di Plasia, 1520 Archita de Cagno è iscritto alla Mastra Nobile, 1541/1555 Giulia Cagno è monaca nel monastero delle Benedettine di S. Agata ed è insignita di santità dal Vescovo di Catania. 1557 don Vincenzo di Cagno è Cappellano e Nicola de Cagno è giurato e il suo nome si trova inciso in…

Porte della Città/dei Catalani

Via Porta Catalano Siamo arrivati alla quinta porta della Città, Porta dei Catalani o Catalana, oggi nei pressi di via Porta Catalano. Dalla Porta dell'Ospedale ci si arriva percorrendo tutta la via Roma (dalla chiesa di S. Barbara a salire prima chiamata Strada dell'Ospedale), arrivati in piazza Garibaldi subito a sx per Largo Capodarso (u Chianu Barun), via Mendozza, via Stradonello, via Porta Catalano. Si percorrono ca. 400 metri, che erano la lunghezza delle mura verso la valle, poi sito del quartiere Canali. Questo quartiere iniziò a essere popolato dal…

Famiglia Branciforti

D'azzurro al leone coronato d'oro sostenente con le gambe del davanti uno stendardo rosso, astato di nero, caricato da tre gigli d'oro, svolazzante a sinistra. Nella punta a destra due zampe mozzate d'oro poste a croce di Sant'Andrea L’antichissima famiglia Branciforte/i venne in Italia verso l’anno 800 al seguito di Carlo Magno da cui ricevette la città di Piacenza, dove il Casato si distinse per onore e grandezza. Nel 790 Obizzo, alfiere generale delle milizie carolinge, subisce l’amputazione delle mani a difesa della bandiera, per la quale gli vale l’appellativo…
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