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Gaetano Masuzzo

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1309 - Le nostre Consuetudini

Quale modo migliore di iniziare la diffusione di notizie sulla nostra Città, se non quello di ricordare che ben 703 anni fa, appunto il 17 dicembre del 1309, il re di allora, Federico I d’Aragona II di Sicilia e I di Trinacria (1272-1337), nella città di Catania, dove lui risiedeva, confermava, approvava e concedeva agli abitanti di Piazza, allora chiamata Terrae Platiae o Terre Platie, la pergamena con le nuove Consuetudini compilate per mezzo di uomini idonei e probi della stessa Città che le avevano desunte da quelle antiche in vigore sino ad allora. Una volta dichiarate valide in perpetuo, tutta la popolazione di quelle terre dovevano osservarle scrupolosamente. La foto si riferisce al manoscritto Libro dei Privilegi custodito presso la nostra Biblioteca Comunale, nella sala dedicata alla Mostra Permanente del Libro Antico. Dalla prima pagina alla 22 di questo manoscritto, chiamato anche Libro Rosso per la presenza di alcune parole di questo colore, si trovano copiate, dalla pergamena originale andata distrutta in un incendio, le Consuetudini di Piazza. Queste sono riportate in 48 articoli, ben compresi nell’attuale Codice Civile, nei quali i Piazzesi di oggi possono benissimo “intravedere certi aspetti della vita dei loro antenati medievali”. Dalla pag. 23, delle 700 complessive del libro, inizia la parte dedicata ai Privilegi scritti in latino, in siciliano antico e in lingua originale dei re spagnoli, sino ad arrivare a forme di italiano corrente. Vi sono atti registrati sino al 1818, ma leggibili sino al 1789.  
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