Qualche anno prima della beatificazione (1629), nella nostra Città è già presente la devozione per il Patriarca dei Chierici Regolari Teatini,
Gaetano di Thiene, anche perché si parla di fatti straordinari e autentici prodigi che si verificano per sua intercessione. Questa devozione culmina nell'agosto del 1641 con la proclamazione, da parte del Senato cittadino e del suo Consiglio degli Ottanta, a
3° Compatrono della Città. Attraverso gli scritti in spagnolo del nostro concittadino, Padre Emanuele Calascibetta, veniamo a sapere che i miracoli si susseguono con tale frequenza che il Magistrato Urbano decreta di corrispondere un assegno annuo di 25 scudi per la lampada dedicata al Beato Gaetano e uno di 250 scudi per la chiesa dei Teatini. Trent'anni dopo, nel 1671, il Beato Gaetano di Thiene è proclamato Santo da papa Clemente X e la nostra Città, la prima a proclamarlo suo protettore, solennizza l'avvenimento con otto giorni di devozioni e feste (dal 3 al 10 agosto). Oltre alle continue messe nella chiesa accomodata in un mese di lavori,
durante le celebrazioni vengono sparati molti "mortaletti" tra il suono delle campane e quello delle trombe dei musici, alla presenza dei Giurati, della nobiltà e di grande moltitudine di popolo. Trattando del 2° Compatrono Teatino,
Sant'Andrea Avellino, ho accennato alle due statue che vengono scolpite nel 1642 in pietra locale, rappresentanti i due Santi, poste ai lati della porta della Città di S. Giovanni Battista, e che oggi si trovano davanti la chiesa di S. Lorenzo o dei Teatini. S. Gaetano nato a Thiene, in prov. di Vicenza, nel 1480 e morto a Napoli nel 1547, dottore in legge a Padova, diventa sacerdote nel 1516. Nel 1524 istituisce, per restaurare tra il Clero la forma di vita apostolica, la congregazione religiosa dei Teatini o Chietini, insieme al sacerdote Bonifacio de' Colli, a Paolo Consiglieri e al Vescovo di Chieti (in latino Theates, perciò Teatini), Gian Pietro Carafa, futuro papa Paolo IV. Quando si stabilisce a Venezia fonda la Compagnia e l'Ospedale degli Incurabili alla Giudecca. Nel 1533 a Napoli istituisce un Monte di Pietà e nel 1538 il Viceré gli concede la basilica di S. Paolo Maggiore. E' solitamente raffigurato con il bambino Gesù tra le braccia o nell'atto di riceverlo dalle mani della Madonna, per un episodio narrato dal Santo in una lettera indirizzata a una religiosa agostiniana, dove racconta che durante il periodo natalizio del 1517, presso l'altare del Presepe nella basilica romana di S. Maria Maggiore, viene rapito in estasi assistendo al miracoloso parto della Vergine. La prossima volta che andate a Palermo, entrate nella chiesa ai Quattro Canti di San Giuseppe dei Teatini, lì potrete ammirare un quadro che rappresenta S. Gaetano. Nel 1936 mio nonno materno,
Gaetano Marino Albanese, insieme alla guardia municipale Gaetano Tudisco, si interessa a fare arrivare la nuova statua di S. Gaetano poi conservata nella chiesa dei Teatini.