ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx
Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

URL del sito web:

Legati di Maritaggio-2° e 3° Orfanotrofio

Il portone d'ingresso dell'Orfanotrofio al Monte
 
Ingresso con balcone dell'ex Casa dei Teatini
(dal post precedente) Il 2° Orfanotrofio della Città, chiamato nei primi tempi della fondazione per volontà del barone Marco Trigona Casa per bambine Orfane ma anche Ospizio delle Donzelle Orfane, dopo 5 anni dalla sua morte (1603) fu trasformato dal Papa in Monastero delle Orfane di S. Maria detto la Badiella¹. Era situato nell'attuale via Orfanotrofio al Monte (ecco da dove deriva il nome di questa via). Se imboccate la via, provenendo dalla strata mastra, il primo arcivecchio portone sulla destra (foto in alto) è quello dell'Orfanotrofio che rimase qui per 300 anni, sino a quando si chiamò Opera Collegio di Maria. Nel 1901 i due Orfanotrofi, Ritiro di S. Giovanni Battista di Rodi-Ritiro di Donato e Opera Collegio di Maria, si fusero trasferendosi nei locali dell'ex Casa dei Teatini (foto in basso) e affidati alle Suore della Congregazione della Carità di Sant'Anna. Nel nuovo edificio presero il nome definitivo di Casa della Fanciulla S. Giovanni di Rodi².
Per quanto riguarda il 3° Orfanotrofio sappiamo soltanto che fu istituito nel 1650 come Opera Pia per Ragazze Orfane per volontà di Desiderio Sanfilippo duca delle Grotte. Da documenti di archivio l'Opera Pia risulta nel 1867 tra le 9 istituzioni superstiti dopo i tagli voluti dalle leggi eversive Siccardi del nuovo governo Sabaudo. (continua
 
¹ Badiella vuol dire piccola badìa ovvero piccola abbazia.
² Ancora oggi qualche anziano ricorda quando le orfanelle dell'ex Casa dei Teatini erano chiamate per accompagnare i defunti nell'ultimo viaggio dalla chiesa dei funerali sino alla Croce di S. Pietro, alla base della quale, ntô bastiöngh, per i cittadini più in vista, gli amici più cari declamavano i pregi dello scomparso. Certe volte, il compito dell'accompagnamento, gli orfanelli lo svolgevano insieme agli anziani ospiti della Casa di Riposo S. Giuseppe ai Cappuccini. L'ultimo loro accompagnamento fu nel 1969, mentre quello in generale, compiuto a piedi sino alla Croce di S. Pietro, avvenne nel 1975. Nel 1986, per il trasferimento delle Suore, l'Orfanotrofio secolare verrà chiuso definitivamente.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Legati di Maritaggio-1°Orfanotrofio

La sede dell'Orfanotrofio di S. Maria degli Angeli
Largo Ritiro, in fondo la Commenda di S. Giovanni Battista

(dal precedente post) Per l'assegnazione dei Legati di Maritaggio ogni anno in aprile e per ogni eredità, si effettuava un sorteggio prendendo un nome tra i 10 pizzini su cui c'erano scritti quelli delle donzelle ben viste dagli Officiali del Monte di Pietà. Le orfane provenivano dai 3 Orfanotrofi presenti in città e dal Monastero delle Agostiniane di Sant'Anna che ospitava molte educande anch'esse orfane. Il primo degli orfanotrofi al momento della fondazione, nel 1313 da parte di Pietro Sambuchelli, fu chiamato Ritiro delle Vergini Povere, un secolo dopo fu trasformato in Orfanotrofio di S. Maria degli Angeli, con sede nei pressi del Convento Francescano al Monte (poi Ospedale Chiello, foto in alto). Nel 1568 un ricco piazzese, Antonello Pizzimenti, lo dota di un ricco patrimonio che svanirà nel giro di tre decenni, tanto da dover essere aiutato finanziariamente dal suocero di Marco Trigona, il medico e matematico Giovanni Francesco de Assoro¹ che, alla sua morte nel 1593, lascerà all'Opera Pia un'eredità considerevole. Nel 1740 l'Orfanotrofio si trasferisce nei pressi della Commenda di S. Giovanni Battista prendendo il nome di Ritiro di S. Giovanni Battista di Rodi-Ritiro di Donato². Questi, nel 1901, si riunisce all'altro Orfanotrofio di S. Maria detto La Badiella fondato per volontà del barone Marco Trigona, chiamato in quel periodo Opera Collegio di Maria, per trasferirsi nell'ex Casa dei Teatini dove vengono affidati alle Suore della Congregazione della Carità di Sant'Anna. I due Orfanotrofi in questo sito prendono il nome definitivo di Casa della Fanciulla S. Giovanni di Rodi.³ (continua)

¹ Giovanni Francesco de Assoro nel 1553 fonda il "Ritiro delle Donne Pentite o Ripentite" che sorgerà effettivamente nel 1560, in locali accanto alla chiesa di Santa Agrippina nella zona chiamata "Facciranna".
² Infatti, lo spiazzo antistante (foto in basso) la Commenda dei Cavalieri di Malta, che si era chiamata per un periodo "di Gerusalemme" e, successivamente "di Rodi", ancora oggi si chiama Largo Ritiro. Donato probabilmente è il nome di un altro benefattore di cui non si hanno notizie.
³ Nel 1986, per il trasferimento delle Suore, l'Orfanotrofio secolare verrà chiuso definitivamente. 
cronarmerina.it

 

    

Ricordate il dilemma Sette Cantoni?

 
 
 
Signori, penso che ormai avrete capito che questo blog semiserio tratta argomenti poliedrici, che spaziano dalla storia alla filosofia, dalla botanica all'architettura, dalla chimica alla matematica.  Ecco, oggi torniamo su un argomento di alta matematica. Vi ricordate del dilemma posto nel gennaio del 2013 dal prof. Tanino Platania che non ha fatto dormire intere generazioni di Piazzesi?!
"Spiegatemi, o meglio, fatemi capire: i cantoni di via Sette Cantoni sono 7? A me i conti non tornano!"
Orbene, il prof. si è fatto vivo con una sua possibile soluzione che vi propongo di seguito
 
 
 
 
 

 

Ogni tanto può accadere

La fontana da Villa Rànna dove ora si riesce a leggere la scritta
Ogni tanto può accadere, e quando accade occorre darne atto, perché non si sa quando sarà la prossima volta. Da qualche settimana un gruppo di ragazzi piazzesi ha avuto l'idea di riparare lo scempio causato dal malcostume recente e meno recente, di giovani e meno giovani, piazzesi e non, amministratori e non, nel nostro Giardino Garibaldi. Sì, è proprio vero, una "banda" di ragazzi per qualche ora al giorno ha messo da parte gli smartphone e ha preso rastrelli, ramazze e palette, per riempire decine di buste di immondizia più o meno biodegradabile, rendendo più vivibile, visibile e civile a Villa Rànna. Oasi di verde che era il fiore all'occhiello della Città Opulentissima, Spettabile, Deliziosa, con 100 chiese, 26 monasteri e conventi, una magnifica Cattedrale dedicata alla Patrona affiancata da 6 Compatroni, 2 principi, 2 duchi, 2 Marchesi, 24 baroni e, scusate se è poco, un sito UNESCO a 4 Km! Oltre i Cittadini contemporanei educati sarebbero stati contenti anche i frati Francescani di S. Pietro, che qui avevano da quasi mezzo Millennio la loro "selva" per pregare tra l'orto e le piante officinali, l'Eroe dei due Mondi, che l'ultima volta che c'ero stato era irriconoscibile (dalla vergogna?), il Cav. Luigi Trigona dei marchesi di Roccabianca, che aveva donato la fontana nella foto, tutti coloro che negli ultimi 150 anni avevano ascoltato le opere e operette suonate dalle orchestre e bande musicali p' Menzaöst cu a càlia e a m'rcanella 'nböcca, tutti i genitori (anch'io negli anni 80) che qui accompagnavano i loro bimbi ittati liddi e perché no, anche tutti gli studenti che qui venivano a "studiare" prima degli esami o che venivano a "passeggiare" con la morosa/o o semplicemente sa caliav'nu. Grazie ancora una volta ai Volontari della neonata Associazione Giardino Garibaldi, in particolar modo al porta "bandiera", in questo caso ramazza, che mi sembra sia il giovane Emanuele La Porta, al quale al più presto avrò il piacere di fare i miei complimenti di persona, da estendere a tutto il gruppo "armato" di buona volontà. Ogni tanto può accadere, grazie ! Gaetano Masuzzo/cronarmerina     
Sottoscrivi questo feed RSS

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo