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Fontana c.da Bruchito/n.61 In evidenza

Questa volta non siamo precisamente in territorio piazzese, ma in quello ennese. Infatti la Fontana/abbeveratoio n. 61 nelle foto si trova a 11 Km da Enna Bassa sulla strada statale SS 117bis (incrocio con la Strada Comunale 29) che divide la contrada Bruchito a dx dalla Salsello a sx provenendo da Enna. La costruzione è quella tipica degli anni del periodo fascista. Infatti, dalla scritta in rilievo sul marmo rivolta verso la statale, in parte cancellata assieme al fascio littorio, sicuramente non dall'usura perché l'altra metà è quasi integra, si legge <<MINISTERO AGRICOLTURA E FORESTE ENTE DI COLONIZZAZIONE DEL LATIFONDO SICILIANO>> sottostante c'è il <<FASCIO LITTORIO>> e ancora più sotto c'è <<A. XX>>. Perciò siamo nell'anno XX dell'Era Fascista ovvero nel 1942, considerandone l'inizio il 31 ottobre 1922, quando Benito Mussolini divenne Presidente del Consiglio del Regno d'Italia dopo la marcia su Roma di 3 giorni prima. Quando viene costruita questa fontana è già sorto il Borgo Cascino voluto con altri 7 dall'ECLS (Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano) 3,1 Km più avanti, su una collinetta quasi di fronte al monte Pasquasia, sì proprio quello della miniera di sali potassici e kainite chiusa nel 1992. La struttura della fontana è in marmo, ben fatta, semplice, bella da vedere esteticamente (almeno per me) e robusta, tanto da resistere per tre quarti di secolo all'incuria e alla negligenza, piena di acqua e con l'aqua corrente, come si vede dalla foto in alto. Sopra il tubo di ferro da dove fuoriesce l'acqua c'è un cartello illeggibile, dove probabilmente si ricordava che l'acqua non era potabile.

cronarmerina.it

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