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W S. Gaetano, il mio Santo

S. Gaetano davanti la chiesa dei Teatini
Al centro la guardia municipale Tatano Tudisco
 
Mio nonno Tatano Marino

Lo scritto sottoriportato è da considerarsi un piccolo dono a tutti i Gaetano, Gaitàngh, Tatànu, Tanu, Tanùzzu, Tanù e Tanìnu, presenti e assenti, giovani e anziani, che oggi compiono l'onomastico. Un particolare ricordo va a mio nonno materno Tatano Marino Albanese, falegname e poeta a ciaccësa conosciuto anche come ciucciuledda, perchè senza di lui nè i miei 4 cugini, uno dei quali più grande di me ma che non c'è più, nè io ci saremmo chiamati così.

 
Già qualche anno prima della beatificazione avvenuta nel 1629, nella nostra Città, era presente la devozione per il Patriarca dei Chierici Regolari Teatini, Gaetano di Thiene, e si parlava di fatti straordinari ed autentici prodigi che si erano verificati per sua intercessione. Questa devozione culminò nell'agosto del 1641 con la proclamazione, da parte del Senato cittadino e del suo Consiglio degli Ottanta, a 3° Compatrono della Città. Trent'anni dopo, nel 1671, il Beato Gaetano di Thiene fu proclamato Santo da papa Clemente X e la nostra Città, la prima ad averlo proclamato suo protettore, solennizzò l'avvenimento con 8 giorni di devozioni e feste (dal 3 al 10 agosto). Oltre alle continue messe nella chiesa accomodata in un mese di lavori, durante le celebrazioni vennero sparati molti mortaletti tra il suono delle campane e quello delle trombe dei musici, alla presenza dei Giurati, della nobiltà e di grande moltitudine di popolo.
San Gaetano, nato a Thiene, in prov. di Vicenza, nel 1480 e morto a Napoli nel 1547, dottore in legge a Padova, diventò sacerdote nel 1516. Nel 1524 istituì, per restaurare tra il Clero la forma di vita apostolica, la Congregazione religiosa dei Teatini o Chietini, insieme al sacerdote Bonifacio de' Colli, a Paolo Consiglieri e al vescovo di Chieti (in latino Theates, perciò Teatini), Gian Pietro Carafa, futuro papa Paolo IV. Quando si stabilì a Venezia fondò la Compagnia e l'Ospedale degli Incurabili alla Giudecca. Nel 1533 a Napoli istituì un Monte di Pietà e nel 1538 il Viceré gli concesse la basilica di S. Paolo Maggiore. E' solitamente raffigurato con il bambino Gesù tra le braccia (vedi foto in alto) o nell'atto di riceverlo dalle mani della Madonna, per un episodio narrato dal Santo in una lettera indirizzata a una religiosa agostiniana, dove raccontava che durante il periodo natalizio del 1517, presso l'altare del Presepe nella basilica romana di S. Maria Maggiore, venne rapito in estasi assistendo al miracoloso parto della Vergine. E' anche il Santo della Provvidenza e, pochi Piazzesi lo sanno, Patrono secondario della Diocesi di Piazza Armerina. Nel 1936 mio nonno materno (nella foto in basso), insieme alla guardia municipale Tatano Tudisco (nella foto in mezzo), si interessarono a fare arrivare la nuova statua di S. Gaetano poi conservata nella chiesa dei Teatini o chiesa di S. Lorenzo. 
Il nome Gaetano un tempo era diffuso in tutta Italia, soprattutto in Toscana, oggi è prevalentemente presente al Sud, in particolare in Campania e in Sicilia, grazie alla venerazione verso il Santo e alla presenza dell'Ordine dei Teatini in queste zone. Circa 117.000 persone hanno questo nome nella nostra nazione ed è al 52° posto nella graduatoria dei nomi più comuni. Gaetano Masuzzo/cronarmerina.blogspot.it

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