L'ingresso principale del Castello Aragonese costruito tra il 1392 e il 1396
E' del 18 settembre u.s. l'articolo di Concetto Prestifilippo apparso su Repubblica.it-Palermo col titolo "Piazza Armerina, in vendita il Castello per un milione di euro" e continua nel sommario "Il singolare annuncio è stato pubblicato sul sito di inserzioni Subito.it. La cifra per trentamila metri quadrati". Qui sotto vi riporto integralmente sia l'articolo che l'annuncio, chissà che non convinca qualche Piazzese benestante ad acquistarlo.
Articolo su Repubblica.it-Palermo
<<Vendesi castello aragonese del XIV secolo, proprietà privata. Il singolare annuncio è stato pubblicato su “Subito.it”. Un milione di euro per trentamila metri quadrati, questa l’eccentrica richiesta. Sul noto sito di inserzioni, l’annuncio ha registrato un record di contatti. Il link, dopo poche ore, contava già migliaia di condivisioni sui social network. Dalla home page di “Subito.it”, basta digitare l’indicazione castello, scegliere la categoria immobili, cliccare sulla regione Sicilia e individuare la città Piazza Armerina. Ecco dunque apparire sullo schermo le immagini a corredo della singolare proposta di vendita. Il maniero sorge nel cuore del centro storico di Piazza Armerina, in provincia di Enna. Città nota per la villa romana del Casale e i suoi mosaici. Sito archeologico che registra ogni anno quasi quattrocentomila visitatori. La fortezza messa in vendita fu edificata alla fine del XIV secolo, sotto il regno di re Martino I. Il maniero è proprietà privata. L’immobile era stato acquistato negli anni Settanta da una nobildonna napoletana che lo aveva ricevuto in eredità. L’attuale proprietario è un noto collezionista e connaisseur siciliano, Enzo Cammarata. “Avevamo avanzato alle amministrazioni pubbliche siciliane la proposta di cessione del castello – sottolinea Ugo Cammarata, raggiunto al numero di telefono che compare sull’annuncio – Come risposta, abbiamo ricevuto un desolante diniego. Ci comunicavano di non avere a disposizione i fondi necessari all’acquisto e al restauro del castello. Abbiamo però ricevuto già delle richieste che provengono da ambienti non siciliani. Possibili compratori che si sono dichiarati disponibili a instaurare delle trattative. Dovremo, purtroppo, prendere in considerazione le proposte che riceveremo. Non possiamo lasciare l’edificio in questo stato di abbandono. Dico purtroppo, perché con le nostre forze non siamo in grado di sostenere gli ingenti sforzi finanziari necessari per i lavori di restauro del castello”. Nel 1812 l’edificio era stato adibito a carcere. L’istituto penitenziario ha continuato a esercitare la sua funzione per quasi un secolo e mezzo. Radicali interventi furono necessari per trasformare il castello in carcere. Lavori che modificarono irrimediabilmente la struttura degli ambienti centrali e la corte. Il castello svetta nel punto più alto del quartiere Monte a pochi metri dalla piazza duomo e dal collegio dei gesuiti. È un immobile di ineguagliabile interesse storico e culturale. Il rimando immediato è ai Vespri siciliani e alla dominazione aragonese in Sicilia. Pagina nodale della storia isolana. Il prospetto principale è stato quasi interamente fagocitato da rovi e sterpaglia. Dal cancello di ingresso si scorge la corte centrale. Le ex scuderie sono ormai un cumulo di macerie prive di copertura. Il portone di ingresso irrimediabilmente sbarrato. Le comitive di turisti che si aggirano per le vie del centro storico chiedono invano notizie sulla storica costruzione. Devono dunque limitarsi al classico selfie con il castello a fare da sfondo. Tra le bizzarrie del web anche una pagina dedicata al castello aragonese pubblicata sul portale TripAdvisor con tanto di recensioni. Non manca, ovviamente, l’immancabile link su Wikipedia. L’edificio, vasto quasi trentamila metri quadri, è costituito da un blocco regolare scandito da quattro torri angolari. La proprietà consta di dieci ambienti. Nell’annuncio compare anche una dettagliata planimetria del castello e un nutrito corredo fotografico. Non mancano le viste panoramiche sul centro storico barocco di Piazza Armerina. Gli scorci in lontananza dell’ex collegio dei gesuiti. Dunque, chi cerca un castello in Sicilia e può contare sulla modica cifra di un milione di euro, può inviare una mail all’indirizzo suggerito o chiamare un numero di cellulare che compare in fondo all’annuncio>>.
Questo l'annuncio su Subito.it
<<Castello Aragonese a Piazza Armerina, XIV secolo. Prezzo 1.000.000 €, locali Più di 10, superficie 30000 mq. Vendesi il castello aragonese a Piazza Armerina, mastodontica struttura di cui se ne attribuisce l'erezione a Re Martino I e la si colloca tra il 1392 e il 1396. Il Castello di Piazza Armerina si trova sul versante meridionale del colle Mira, a sud-ovest dell'antico nucleo medioevale della citta. Il prospetto settentrionale delimita l'area della piazza castello dove si trovano numerosi edifici di rilievo architettonico; i fronti meridionale ed occidentale sono inseriti nell'abitato circostante; il prospetto orientale si affaccia sul declivio del colle in posizione dominante rispetto all'abitato sottostante. La regolarità dell'impianto planimetrico, si riflette nella configurazione volumetrica unitaria di un blocco parallelepipedo con quattro torri angolari posto su un terrapieno scarpato. Il complesso consta di due corpi longitudinali uniti trasversalmente; il corpo meridionale ha una profondità inferiore di quello opposto che presenta una serie di ambienti in successione, alcuni dei quali risultano oggi privi di copertura; al corpo meridionale, inoltre, sono state addossate delle superfetazioni da mettere in relazione con l'uso carcerario. Nel prospetto meridionale, in cui si individuano numerosi interventi di epoca successiva alla fondazione, si trova l'unico accesso al castello. Alcuni studiosi ipotizzano l'esistenza di altri ingressi e posterle di cui però non sembra sussistere traccia. Gli altri prospetti, più compatti, sottolineano il carattere difensivo della costruzione. Le superfici murarie si presentano lineari, realizzate con conci di pietra disposti per ricorsi regolari e prive di apparati decorativi. Il complesso si trova oggi in cattivo stato di conservazione e necessita di interventi di restauro>>.
1) Per costruirlo alla fine del 1300, c'è voluto meno della metà del tempo per ripristinare i 200 metri dell'odierna SP4 all'altezza di Grottacalda; quasi quasi io glielo farei un pensierino, col ricavato del prossimo libro sulla Storia di Piazza Armerina (sic!).
2) Dal quotidiano "LA SICILIA" del 2 febbraio 2017 si è appreso che il Castello è stato venduto per circa 500.000 €, sconosciuto per ora l'aquirente. Sullo stesso quotidiano dell'8 giugno 2017 a firma di Marta Furnari: <<È la società Immeditalia di Gela, ad aver acquistato il Castello Aragonese di Piazza Armerina... è ufficiale il nome del nuovo proprietario del castello, chiuso da quasi mezzo secolo, ossia da quando il Ministero della Giustizia decise di chiudere il carcere mandamentale. L'Immedilitalia (n.d.r. da altri articoli successivi sulla SICILIA si apprende che socio unico e legale rappresentante dell'Immedilitalia s.r.l. società immobiliare è il geometra/ragioniere Giancarlo Scicolone di Gela) ha acquistato dalla famiglia Cammarata l'antico edificio, di circa 2.500 metri quadrati, ed il parco circostante, di circa 4 mila metri, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 500 mila euro. Nei primi anni '70 la marchesa Spinelli di Napoli, erede dell'immobile, propose la vendita del castello, per una cifra che si aggirava intorno ai 30 milioni di lire, al Comune di P. Armerina, che però rifiutò non ritenendolo un buon affare. Successivamente ad acquistare l'edificio, nel 1974, per circa 36 milioni di lire, fu il nobile piazzese Vincenzo Cammarata che voleva realizzare un allestimento museale che non venne mai creato. Da circa un mese l'immobile ha ripreso vita, una squadra di operai si è messa al lavoro per eseguire una serie di interventi di pulizia nel parco... definito perimetro di prima guardia. Per il momento la ditta non fa trapelare il progetto che ha intenzione di attuare per l'immobile>>.
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