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Gaetano Masuzzo

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Soluz. Aguzzate la vista n. 16

Ancora una volta Filippo Rausa, qui mentre ieri si allenava già per il prossimo Palio, na calàta û cullègiu a cavallo di un'Ape, ha indovinato l'Aguzzate la Vista n. 16. Vi dò la soluzione con le sue parole abbastanza esaurienti: "Si trova nell'atrio Fundrò (il cortile del Municipio). La fontana fu realizzata dal compianto scalpellino Salvatore Martello. Il rubinetto, invece, è l'invenzione dei tecnici comunali. Serve solo a non fare uscire l'acqua. Infatti, in estate, dissetarsi è un'ardua impresa!". Filippo ha vinto insieme a Sergio Piazza che ha indovinato rispondendo su facebook. In tal caso il regolamento è molto rigido: all'art. 2551 comma 3 bis, prevede la divisione del premio in palio... dei Normanni

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Famiglia Colomba

Una colomba d'argento ad ali spiegate (alias posata).
 
 La presenza a Placie della famiglia Colomba, Columba, de Columba, si registra intorno al 1400, quando diverse famiglie sono portate nella nostra Città dagli avvenimenti bellici di quel periodo. Nel 1410 Bernardo è giudice capitanale, 1435 Giuliano è capitano a Caltagirone. E' in questi anni che il notaio Giovanni de Columba ottiene da re Martino I il Giovane il feudo Polino-S.Barbara (a ca. 6 Km. a Nord-Ovest da Piazza). Circa un secolo dopo, nel 1520, il feudo appartiene al barone Antonino del quale, probabilmente, è parente la baronessa Costanza Colomba, che trasforma il suo palazzo, confinante con la chiesa di S. Agata (al Monte), in Casa di ritiro per pie signore nel 1530, dettando le condizioni per l'ammissione delle nuove aspiranti che dovranno essere di nobile origine. Nel 1539 la Casa è autorizzata a diventare Monastero di Benedettine di S. Agata. Nel 1522 Giuliano junior è giurato, 1556 Giovanni Francesco è barone del Polino, Quasi un secolo dopo, nel 1608, il barone del Polino, Blasco Columba, è tra i giurati della Città che chiedono e ottengono dal viceré marchese di Vigliena, il titolo di Spettabile, e il privilegio del mero e misto imperio, pagando la somma di 10.000 scudi al viceré di allora, duca di Ossuna, nel 1612. Nel 1638 muore, nel Monastero di S. Giovanni Evangelista suor Laudemia Columba, in odore di santità. Intorno al 1660 Dorotea, la madre del barone Blasco, risposatasi con un nobile di Caltagirone e avendo acquistato il feudo Polino dal figlio, lo trasmette, alla sua morte, al figlio Antonio Bonanno, avuto dal secondo marito.     

Soluzione oggetto misterioso n. 3

 

Si tratta di una "Macchina fotografica detective a lastre automatica a ripetizione" del 1890 ca. Nella foto in basso una quasi simile, che ho trovato al Museo del Cinema di Torino nella Sezione "L'Archeologia del Cinema", dove si trovano le scoperte e gli esperimenti che hanno preceduto e accompagnato le invenzioni di Edison e dei fratelli Lumière. La macchina era fabbricata da una ditta di Milano e il costo era di £ 350. Il termine "detective" venne dato, nella seconda metà dell'Ottocento, agli apparecchi che scattavano foto camuffati. Infatti, gli apparecchi erano nascosti dietro cravatte, nei cappelli, nei bastoni da passeggio, nei libri e, in questo caso, in una scatola. Quella nella foto in alto era di mio nonno Tatano Marino Albanese, probabilmente acquistata all'inizio del '900 insieme a un grammofono in Argentina, o al ritorno, dove era andato a cercare fortuna. Dopo circa un anno di cattiva vita, nel 1913, se ne tornò a Piazza dove aprì la sua prima falegnameria, e tra na piallada e na ciàntà d ciöi metteva giù dei versi â ciaccësa.

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