Oggi San Francesco
La chiesa di San Francesco d'Assisi¹ |
Il campanile della chiesa di San Francesco
Oggi festa di San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia, è l'occasione per parlare di una delle chiese prima tra le più frequentate. La sua costruzione iniziò nei primi anni del Seicento (1603) accanto all'altra che prima era dedicata a Santa Lucia, poi i Carmelitani la dedicarono a San Calogero nel 1238, e poi i Francescani, arrivati dal preesistente convento dove poi fu costruito il Castello Aragonese nel 1392, chiamarono di Santa Maria degli Angeli. Il campanile (foto in basso) ha la sommità a forma di cono rivestita da maiolica di diversi colori e sul prospetto laterale del convento che dà sulla via Cavour, esiste un balcone barocco scolpito su pietra arenaria da un Gagini, forse Vincenzo morto a Palermo nel 1595 o Antonuzzo morto a Caltagirone nel 1602. Nel frattempo i frati avevano costruito il chiostro che tutti abbiamo conosciuto quando visitavamo l'antica sede dell'Ospedale "Chiello". Non ci si faceva caso quando si passava dal reparto di radiologia e da quello di analisi per andare in quelli di medicina e di ginecologia/maternità. Quel grande cortile con le palme e un pozzo al centro era il chiostro dei Francescani Conventuali. Adesso si spera di rivederlo nel suo antico splendore quando sarà completata la nuova sede del vescovado, degli uffici della curia e della casa per il clero. Nel 1742 fu inaugurata la nuova facciata della chiesa in contemporanea a quella di Santo Stefano. La chiesa era molto frequentata sino agli anni 40/50 del secolo scorso, dopo venne chiusa e a tutt'oggi rimane impossibile visitarla. Per concludere, nella chiesa, quasi tutta riccamente affrescata, è custodito il corpo del Beato frate Francescano messinese Simone d'Aymone, martirizzato lungo la strada Piazza-Aidone nel lontano 1315.
¹ Nella foto in alto in bianco e nero, in fondo alla discesa a dx, al posto del palazzo c'era, sino ai primi anni del '900, la chiesa di Santa Caterina da Siena che già dalla fine del '500 minacciava rovina per un terremoto.
N.B. Colgo l'occasione per augurare buon onomastico a tutti Francesco/a, Francèsch, Cìccu, Cìcciu, Cìccia, Ciccìnu, Ciccìna, C'cciùzzu e C'cciùzza.
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