Le targhe sui muri/1
Targa incendio sulla facciata di un edificio di Piazza |
Dopo alcuni anni, mi rendo conto che il merito principale di smanettare su questo blog, poi sito internet, è stato quello di avermi fatto diventare una sorta di curioso a 360°. Questa trasformazione, spero mai sfociata in indiscrezione e invadenza, mi ha fatto scoprire, chiarire e rendere conto del significato di tante cose, più o meno grandi, più o meno antiche, che sono state e continuano a essere sotto gli occhi di tutti. Una di queste curiosità, mai approfondite, è quella che si riferisce alle targhe in metallo arrugginito, con delle scritte in rilievo presenti in diversi edifici della città. Mi ricordo che prima erano molto più numerose, ma quelle poche rimaste sono bastate ad accendermi la lampadina per una piccola ma esaustiva ricerca. Dopo il catastrofico incendio che nel 1666 distrusse i due terzi di Londra, arrecando danni incalcolabili alla consistenza edilizia della città, si evidenziò la necessità di creare strutture che potessero indennizzare i proprietari degli immobili distrutti perché andati a fuoco. Sorse così l'idea di costruire società di assicurazione e la prima fu nel 1680 il Fire Office, moltiplicandosi negli anni successivi. Poiché a quei tempi non esistevano in quel Paese strutture pubbliche che potessero intervenire per domare i frequenti incendi di case, per lo più costruite in legno, il fondatore del Fire Office, dr. Nicholas Barbon, ritenne conveniente per la sua società creare e mantenere a spese della medesima un vero e proprio corpo di pompieri, denominato Fire Brigade, col compito di intervenire a salvataggio degli immobili assicurati soltanto al suo Office. Sorse così l'idea di contrassegnare questi immobili con una targa, denominata Mark, da affiggere sulla facciata, allo scopo di riconoscerli e distinguerli da altri assicurati presso società concorrenti o privi di questa garanzia. (continua)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it