U carrözz
U carrözz |
Ed eccovi subito una foto d 'n carrözz che mi è stata inviata affettuosamente e celermente da un assiduo visitatore del blog. Era proprio così il mezzo di trasporto ludico tanto usato negli anni '60, e anche prima, per le strade di Piazza. Per l'uso erano indicate soprattutto le strade in discesa, e nella nostra Città, tutta in collina, non mancavano di certo e c'era l'imbarazzo della scelta: via Cavour, via Itria, via S. Stefano, via Castellina, via Roma, via Monte. Bastavano due tavole di legno, di cui una molto più larga, e tre cuscinetti (sempre difficili da reperire) e voilà il mezzo di locomozione bello da fare invidia. Le tecniche per montare sul bolide a spinta era due: a) da seduti, ma la guida tirando u rumaneddu come redini era alquanto difficoltosa, specie nelle curve ad alta velocità, ma, in cambio, dava la possibilità di "viaggiare" in due; b) da sdraiati, a pancia in giù, dove si potevano raggiungere facilmente le velocità da slittino su ghiaccio e anche il più vicino pronto soccorso, cioè u sp'tàl Chiellu! Perché, una volta partiti, il problema era come frenare a quella velocità in presenza di qualche ostacolo fermo, come 'na cantunera, o uno mobile, come u zìu cu scèccu! Di solito per frenare si usavano i talloni per la prima tecnica, le punte dei piedi per la seconda, per la gioia dei calzolai! Grazie all'amico che ci ha fatto rivivere l'ebbrezza di quella velocità incosciente.
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