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I nostri cinema all'aperto In evidenza

Il chiostro del Collegio dei Gesuiti oggi sede della Biblioteca Comunale

Anche a Piazza avevamo un luogo dedicato alla visione dei lungometraggi cinematografici all'aperto. Ovviamente l'appuntamento non era giornaliero ma domenicale, non nella stagione invernale ma in quella estiva degli anni Sessanta. Veramente c'era un altro cinema che si era attrezzato per offrire refrigerio ai tantissimi cinefili in estate, il Cinema Excelsior, ma eravamo negli anni Settanta. Il prof. Secondo, proprietario e gestore della grande sala con relativa tribuna al piano superiore, a due passi dalla Stazione Ferroviaria, all'imbrunire dava l'ok e magicamente il grande soffitto si apriva in due¹ e dopo i primi minuti di sorpresa e di adattamento visivo era una vera delizia seguire i tanti film, da Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970) a Brancaleone alle Crociate (1970), da La stangata (1973) a Lo chiamavano Trinità (1971). Invece, prima, negli anni Sessanta, i film estivi venivano proiettati esclusivamente o Cìn'ma all'apértu nello spazio libero al centro del chiostro dei Gesuiti (nella foto). Ma di recente, con mia sorpresa, dopo mezzo secolo, mi hanno svelato² il reale nome do Cìn'ma all'apértu, era ARENA CERERE. Sapevo che negli anni Trenta si chiamasse Cinema Tripoli, ma questo (Arena Cerere) rivelatomi di recente mi era completamente sconosciuto, come era il nome della famiglia che lo gestiva, famiglia Sammartino. Siamo nel periodo in cui ancora le televisioni a Piazza si potevano contare sulle dita di una mano, quindi il CINEMATOGRAFO era vitale per tutti, grandi e piccini, poi se era sotto le stelle, méggh ancöra. Il grande schermo bianco era posizionato davanti agli archi in fondo, mentre la cabina di proiezione era dalla parte opposta che non si vede e vi si accedeva da una porticina che collegava il chiostro con la parte superiore dell'ex Collegio gesuita tramite una scala in graniglia. In quel periodo, la palestra ginnica della Scuola Media "Capuana" era al pianoterra, dietro la cabina di proiezione, poi la palestra fu trasformata nell'odierna sala di lettura della biblioteca. I film che si proiettavano per noi erano tutti GRANDI FILM, da Il buono, il brutto, il cattivo (1966) a Agente 007 Missione Goldfinger (1964), da Il sorpasso (1962) a Il Gattopardo (1963) a Rocco e i suoi fratelli (1960). E comunque, il momento magico, oltre al consueto fascio di luce multicolore che usciva dal foro nel muro (còm nan s' sa!), era quello riservato alla consumazione del super panino o mafalda con cotoletta del pranzo domenicale alle prime ombre pomeridiane. Penso che il tutto poteva paragonarsi a un viaggio odierno a Disneyland. Il "parco divertimenti" durò sino al 1966/1967, quando fu adottata anche in Italia l'ora legale. Ma tanto, dopo qualche anno, avremmo avuto il Cinema Excelsior e, se non bastasse, possiamo sempre rivederci nel favoloso film Nuovo Cinema Paradiso, tale e quale.

¹ Ancora è visibile dalla via Gen.le Ciancio la ruota in ferro, ormai arrugginita, che faceva parte del marchingegno posto sul tetto. 

² E' stato il signor Achille Muscarà su un social network.

cronarmerina.it                 

Commenti  

0 #4 Salvatore Trebastoni 2016-06-15 16:05
non ricordo in che anno, probabilmente tra gli anni 80 e 90, durante l'estate Armerina ho visto dei film di un cinema all'aperto collocato nella parte alta della villa Garibaldi (ingresso da via Padova).
Saluti
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0 #3 Tino 2016-06-14 07:26
Questo sito è un tuffo nei ricordi più intimi e nascosti di ogni piazzese. Grazie ancora una volta prof.
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0 #2 Ciccio 2016-06-14 07:24
Che ricordi indelebili. Se poi si voleva strafare bastava cattars na gazzusa frisca e a dumin'ca era completa. Chi sodd'sfaziongh!
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0 #1 Didi 2016-06-14 07:15
Andare al cinema all'aperto era una vera delizia. Ricordo che vi erano due categorie di posti: i distinti, dove si poteva stare più indietro e vedere comodamente lo spettacolo, e gli ordinari, dove si stava più in avanti verso lo schermo. La mia "merendina" di allora non conteneva la classica cotoletta, ma alcune fette di melanzane alla parmigiana che erano una vera goduria. P.S. Ma il sig. Achille Muscarà, aveva a che fare con le proiezioni al cinema?
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