Ho ricevuto questa foto che ritrae il cinema Ariston appena inaugurato nel 1951. Il cinema, con un tetto in cemento armato, ha una capienza di 1200 posti. I film sono proiettati con una lampada alimentata a carbone tre/quattro volte al giorno, la domenica rimane aperto dalle 15 alle 24 e ci si porta il pane imbottito con la cotoletta del pranzo della domenica per la merenda, perché al cinema ha un gusto particolare. Per bevanda, se si è ricevuta un'adeguata paghetta, una gazzosa, se no si rimanda. Per le proiezioni più affollate i posti si lasciano, dopo un segno d'intesa durante l'intervallo, ai parenti o agli amici che attendono in piedi da decine di minuti, a volte da ore. Si lanciano persino i cappotti per occuparli e quando si lasciano momentaneamente per bisogni fisiologici sulle poltrone in legno ribaltabili, se non sono state rotte prima per passatempo, al ritorno non si trovano più. A quel punto è sana consuetudine iniziare una scazzottata. È permesso fumare e anche chi non fuma deve fumare. Qualche cicca vola "involontariamente" dalla tribuna giù in sala, con relative imprecazioni alla "chiazzisa" molto colorite. All'uscita però, dopo la sosta obbligatoria per raffreddarsi e passare dai 40 ai 10 gradi, ci si sente felici e contenti di essere stati nel nostro favoloso "Cinema Ariston Paradiso".