Un caro parente secolare In evidenza
Ieri mattino verso le 7:00, è crollato il cedro del libano secolare della villetta del Generale Cascino (oggi Giardino "Andrea Cursale") che ci ha accompagnato in tutte le fasi della nostra vita. Dalle vasche di studenti spensierati a quelle in cerca di languidi sguardi, da quelle col figlioletto ai primi passi a quelle col parente anziano sottobraccio. Anche se nell'ottobre del 2015 è stata eseguita una potatura di alleggerimento, il grande albero è caduto diligentemente, senza provocare danni né a persone né a cose. Se questo fosse accaduto in altri periodi più affollati, si sarebbero contati sicuramente delle vittime e il nostro poeta in pochi versi ringrazia ancora una volta la Gran Patrona. Come accade nella vita umana, ora che è caduto, la sua mancanza la noteremo più della sua presenza, come un caro parente che non c'è più.
IL NOSTRO CARO CEDRO
Quando un albero s'inclina
prima o poi va in rovina.
Alle sette del mattino
cade il cedro del Cascino
e soltanto per fortuna
non c'era persona alcuna.
Noi abbiamo la Gran Patrona
che ancora non ci abbandona.
Ma la Protezione Civile
è stata attenta, oppure vile?
Quest'albero ogni Natale
illuminava il piazzale
e d'estate la sua ombra
non restava mai sgombra.
Ora è legna per camino,
ma ci resterà vicino.
Francesco MANTEO, 4 aprile 2017
cronarmerina.it
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