La via Francigena 4 / Anche a Placia
La Commenda/Domus Hospitalis di S. Giacomo d'Altopascio a Placia, 1100 ca. |
Gli "ospitalieri" si dividevano in: frati sacerdoti, generalmentetre nella casa madre, che si occupavano dell'aspetto religioso; serventes o pappini, ruoli cui accedevano anche le donne, denominate sorore, che si occupavano prevalentemente di infermeria; laici con compiti ben definiti che formavano una sorta di terzo ordine; cavalieri scelti tra i fratelli provenienti da famiglie nobili. Presto l'Ordine iniziò a ottenere privilegi da parte del papato, accrescendo i propri domini e il proprio prestigio, sino a ottenere il riconoscimento della Regola da parte di papa Gregorio IX nel 1239. Non solo Papi ma anche Imperatori furono prodighi nei confronti dei Cavalieri del Tau d'Altopascio. La gloria e il lustro dell'ospedale valicarono ben presto i confini dell'Italia, e i frati dell'Ordine fondarono dipendenze anche all'estero: nel 1180 a Parigi dove oggi sorge la chiesa di Saint-Jacques-du-Haut-Pas, di lì a poco in Spagna ad Astorga, Pamplona e Tortosa, e poi in Inghilterra e Germania. Anche a Placia questi Cavalieri, al seguito di Enrico Aleramico, nel 1100 ca., fondarono una Domus Hospitalis dedicandola a San Giacomo (nella foto). Fu il primo "Ospedale" della nostra Città, un bel po' distante dal centro abitato di allora, ma lungo la strada proveniente da Nord e, quindi, il primo luogo di alloggio e ricovero che i viandanti avrebbero trovato, prima di proseguire verso Sud. Con il XIV secolo si avvertirono i primi segnali di decadenza dell'Ordine, dovuti a un'oggettiva difficoltà di gestione delle proprietà, alla perdita di importanza della via Francigena, ma soprattutto al fatto che da lì a pochi anni Altopascio si trovò al centro del conflitto toscano che vedeva contrapporsi le città di Pisa, Lucca e Firenze. L'Ordine continuò il suo declino anche a causa del trasferimento della sede papale ad Avignone, ma la soppressione definitiva avvenne soltanto nel XVI secolo a opera di papa Sisto V, che cedette i beni dei Cavalieri Ospitalieri del Tau d'Altopascio all'Ordine di Santo Stefano creato dal Granducato di Toscana. Il tau così si riappropriava dell'antico significato: la parola fine. (tratto da G. Staffa, 101 Storie sul Medioevo, Newton Compton Editori, 2012)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it