Cavalieri di Santo Stefano In evidenza
L'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano di Toscana fu istituito nel 1561 (la bolla pontificia è del 1562) da Cosimo de' Medici I Granduca di Toscana (1519-1574) in memoria della vittoria riportata contro Siena il 2 agosto del 1554, festa di S. Stefano papa e martire. Lo scopo era quello di combattere la pirateria turca nel Mediterraneo, specie nel mar Tirreno, dove Cosimo aveva da poco promosso il nuovo porto di Livorno. I Confratelli seguivano la Regola Benedettina e avevano i Granduchi di Toscana come Patroni e Maestri dell'Ordine. Il Quartier Generale dell'Ordine venne stabilito a Pisa e le sue galee collaboravano con quelle dei Cavalieri di Malta nel pattugliamento del Mediterraneo, partecipando nel 1571 con una forza di dodici galee alla decisiva Battaglia di Lèpanto. Nel 1587 l'Ordine assorbì i Cavalieri di San Giacomo d'Altopascio, continuando la lotta sul mare contro i pirati barbareschi con le ultime missioni compiute nel 1719. Alla fine del Settecento la riorganizzazione voluta dal granduca Pietro Leopoldo (1747-1792) eliminò la componente militaresca prediligendo quella della formazione della nuova classe dirigente. L'Ordine venne disciolto una prima volta nel 1809 con un Decreto di Napoleone, ma ripristinato nel 1817. Nel 1859 con l'unificazione della Toscana al Regno di Sardegna l'Ordine fu soppresso solo patrimonialmente, mentre religiosamente, dipendendo in "perpetuo" direttamente dal Papa, è a tutt'oggi pienamente operante.
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