1874 La piazzese suor Angelica Marotta In evidenza
Suor Angelica, al secolo Rachele Marotta (1874-1929)
Padre Angelico, al secolo Vincenzo Lipani (1842-1920)
Suor Angelica MAROTTA nacque a Piazza Armerina il 6 Settembre 1874 da Alfonso Marotta e Lucia Venturella e fu battezzata con il nome di Rachele. All'età di 10 anni si trasferì a Caltanissetta per essere una delle prime 12 ragazze accolte nell'Istituto Signore della Città fondato nel 1884 dal Francescano Cappuccino Padre Angelico, al secolo Vincenzo Lipani (CL 1842 – 1920)¹.
L'idea dell’Istituto era nata in P. Angelico a seguito di due eventi luttuosi che colpirono la città di Caltanissetta, la cui economia all'epoca era basata soprattutto sull'estrazione dello zolfo dalle numerose miniere della zona. La vita dei minatori era dura e poco remunerativa, le famiglie vivevano di stenti e spesso in condizioni di estrema povertà, tanto che, già a metà del XIX secolo, il Priore del convento benedettino di S. Flavia, D. Giuseppe Benedetto Dusmet, si era molto prodigato per loro, arrivando persino a far costruire un intero quartiere, quello della Saccara (oggi Cozzarello), per togliere le favelas che proliferavano in città e per ospitare le famiglie che qui si trasferivano da altri paesi. A questo si aggiungevano frequentemente dei crolli nelle gallerie, che causavano numerose vittime lasciando tante famiglie prive dell'unico introito e costrette all'estrema indigenza. Furono proprio due tragedie minerarie, quella di Gessolungo nel 1881 e quella di Tumminelli nel 1882, rispettivamente con 65 e 41 vittime, a spingere P. Angelico alla fondazione di un'opera che potesse assistere coloro che più avrebbero pagato per quelle tragedie: le orfane dei minatori. Tre insegnanti terziarie con umiltà si recarono di casa in casa per chiedere, soprattutto ai più ricchi, un aiuto finanziario, che potesse servire alla realizzazione di una piccola casa per accogliere alcune orfanelle. Raccolsero 400 lire e con esse P. Angelico diede inizio, nel 1883, alla costruzione di pochi locali, su due piani, adiacenti la chiesetta del Signore della Città. Nel 1884 la struttura fu pronta e P. Angelico vi accolse le prime orfanelle affidandone l’istruzione oltre che alle prime tre terziarie anche ad altre due che, dopo il noviziato, divennero suore dando vita così alla Congregazione delle Suore Francescane del Signore. Anche Rachele Marotta appena diciassettenne si presentò a P. Angelico, insieme ad altre due compagne, per chiedere di essere ammessa nel cammino vocazionale per diventare suora. Però, non avendo il riconoscimento paterno, dovette attendere sino al 1898 per fare la professione nelle mani del Vescovo. Nel frattempo visse come suora assumendo il nome di suor Angelica da Piazza Armerina e si distinse, soprattutto, per la grande carità sia nei confronti delle orfanelle e delle ragazze accolte nell'Istituto, sia verso i bisognosi della città. Vendette l'oro regalatole dal padre per aiutare l'Istituto e appena sapeva di qualche sciagura o di qualche bisogno era la prima a soccorrere ed accorrere in aiuto. Lo stesso anno (1898) morì la prima Superiora della Congregazione, suor Veronica (al secolo Vincenza Melissa Guarneri o Guarnieri da Resuttano - CL) e nel 1899 suor Angelica fu nominata Superiora per dirigere l'Istituto con grande saggezza, pensando al bene sia delle suore che delle ragazze. Fu lei a ricevere nel 1920 il testamento del fondatore P. Angelico morente e a promettere, a nome di tutte le suore, che avrebbe percorso la via della santità. Durante gli anni del suo governo fu ingrandito l'Istituto con un'ampia zona ricreativa e furono aperte le prime due filiali a Sommatino (1924) e a Delia (1926). Dopo l'incidente del fulmine, caduto nel cortile dell’Istituto ove le orfanelle e altri bambini giocavano, che nel luglio del 1925 lasciò uccisi due bambini, la sua salute cominciò a declinare, fino a quando, sentendosi ormai stanca, chiese al Vescovo che il governo passasse a un’altra suora che l'aveva coadiuvata negli ultimi tempi. Il Vescovo accolse la sua richiesta ma Suor Angelica mantenne il titolo di Superiora dell'Istituto di Caltanissetta. Colpita da ictus, morì all'alba del 5 Luglio 1929. Si disse di lei: <<Era una madre per le suore, per le orfane, per i vicini e per tutti... Era bella, giovane, "sciacquata" e "tunna", era una madre per tutti>>.
¹ Nel 1997 la Congregazione delle Suore Francescane del Signore, tramite il Postulatore Generale Francescano, ha inoltrato al Vescovo di Caltanissetta la domanda per l’apertura della fase diocesana del Processo di canonizzazione. Nel 2001 il Vescovo ha chiuso il processo diocesano sulla vita e sulle virtù del Servo di Dio P. Angelico Lipani, consegnando gli esemplari autenticati delle testimonianze di 55 persone da presentare alla Congregazione per le Cause dei Santi a Roma. Quest’ultima nel 2008 ha dichiarato valido il Processo diocesano e, pertanto, l’iter di canonizzazione (per la Santità) è tuttora in corso.
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