L'abito dei Carmelitani/2
Santo barbuto carmelitano, Masaccio 1426 |
Dunque il mantello striato diviene la quintessenza dell'ordine dei Carmelitani, il loro segno di appartenenza e, come tale, non si ritrova in nessun altro indumento liturgico. Proprio queste righe sono all'origine della derisione del popolo parigino e dello scandalo dei Carmelitani. Fin da subito, infatti, i frati sono additati e coperte di ingiurie: sono chiamati frères barrés ("frati sbarrati"), un'espressione particolarmente oltraggiosa perché le barres sono il marchio della condizione di bastardo. Ma perché tanto odio per le strisce? Da un lato perché rigati sono gli abiti dei musulmani ed è inammissibile che dei prelati indossino decorazioni in uso presso gli infedeli. Dall'altro, c'è una motivazione più sottile, di natura psicologica. L'uomo medievale nutre un vero e proprio orrore nei confronti delle superfici che turbano la vista dello spettatore... egli legge le immagini per piani, partendo dallo sfondo fino a giungere alla superficie. Il disegno a righe rende impossibile questa lettura: non esiste un piano dello sfondo e uno della figura, ma un unico piano con colori e disegni alternati, in cui figura e sfondo si annullano. Le strisce sono simbolo di confusione, di trasgressione delle regole ordinatrici. Da qui al dileggio il passo è breve. Tanto più che per i Carmelitani oltre a questo si sommano le accuse di cupidigia e ipocrisia: il loro vivere di elemosine all'inteno delle città non è ben visto dal resto della popolazione laica, ed essendo un ordine poco potente e non ancorato ai giochi di potere, sconta tutto ciò attraverso l'infamia di indossare un abito rigato. L'eco dello scandalo assume proporzioni sempre più vistose e si protrae per anni... resistono ancora per qualche decennio... ma alla fine sono costretti ad arrendersi: nel 1287 al Capitolo Generale di Montpellier, i Carmelitani, rinunciano alle sbarre e optano per una cappa completamente bianca. La parola fine viene scritta nel 1295, quando papa Bonifacio VIII... ufficializza l'avvenuto cambiamento con una bolla apposita, nella quale impone, inoltre, l'assoluto divieto per qualsiasi ordine religioso di indossare abiti rigati. L'abito non fa il monaco, tanto più se è un "gessato". (da G. Staffa, 101 Storie sul Medioevo, Newton Compton Ed., ROMA 2012).
cronarmerina.it
Commenti