L'On.le Benedetto La Vaccara
La via intitolata all'On.le Benedetto La Vaccara Giusti (1848-1915) |
A Piazza se ci pensate ci sono due vie che hanno quasi lo stesso nome, via La Vaccara Giuseppe e via La Vaccara Benedetto. La prima da Piazza Boris Giuliano porta a via Torquato Tasso, la seconda collega viale Gen.le Ciancio con la via Gen.le Muscarà (nella foto). La Vaccara Giuseppe era un sacerdote, prevosto della Cattedrale, nato nel 1874 e morto nel 1960, fra i fondatori dell'attuale Liceo Classico "Gen.le Antonino Cascino". Benedetto Maria La Vaccara Giusti, invece, fu uno dei cinque deputati al Parlamento Nazionale che la nostra Città ebbe tra l'Ottocento e il Novecento. Figlio unico dell'avv. Pasquale e Angela Giusti, Benedetto Maria nacque a Piazza il 13 agosto 1848. Studiò da avvocato e nel 1878 si sposò con Elena Trigona, figlia di Salvatore di Mandrascati, dalla quale ebbe tre figli, Angiolina, Saverina e Pasquale. Dal 1879 al 1882 fu Sindaco della Città e, politicamente di destra, professò ideali liberal-massonici propri degli uomini del Risorgimento. Quando nel 1892 Piazza Armerina ottenne un proprio collegio elettorale, comprendente anche i comuni di Aidone, Barrafranca e Valguarnera, l'avv. Benedetto Maria La Vaccara Giusti fu eletto alla Camera dei Deputati per la XVIII legislatura (dal 1892 al 1895). Il La Vaccara viene ricordato anche per essere stato umanista e poeta che, oltre a scrivere una relazione-trattato Sui bilanci della guerra e dell'istruzione pubblica, Tip. della Camera dei Deputati, 1894, scrisse tre opere in versi: Lampi e faville - sonettucci, Testo monografico, Tip. Bologna-La Bella, PIAZZA ARMERINA 1902, Razzi e Petardi - versi, Testo monografico, Tip. G. Bologna-La Bella, PIAZZA ARMERINA 1903, Caccia al dragone - rime, Testo monografico, Tip. G. Bologna-La Bella, PIAZZA ARMERINA 1903. L'On.le La Vaccara morì nella sua casa di via Rizzo (quartiere Monte) il 19 marzo del 1915.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it