Lo stemma più prestigioso di Piazza/2
La freccia indica dove si trova lo stemma sotto il portico di ovest della Biblioteca Comunale |
2^ Parte
(dalla 1^ parte) I due regnanti spagnoli, Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia, al contrario di quelli portoghesi, credettero nell'intuizione del navigatore genovese Cristoforo Colombo e quindi finanziarono nel 1492 l'impresa di raggiungere l'India attraversando l'oceano verso ponente. Però, qualche anno prima (1478), avevano introdotto nel loro regno anche l'Inquisizione (a Plaza nel 1512) per convertire i musulmani e gli ebrei al Cristianesimo, con le buone o con le cattive. Mentre c'erano, iniziarono a punire i sostenitori di teorie contrarie a quelle cattoliche (eresie) finendo col perseguire anche gli omosessuali e le streghe. Sotto la "bandiera religiosa" si nascondeva il principale obiettivo: colpire gli oppositori politici e confiscare i patrimoni dei condannati, per rimpinguare le casse della corona sempre all'asciutto per le smisurate spese di corte e militari. A tal proposito è utile ricordare che con l'avvento in Sicilia della monarchia Castigliana (chiamata così poiché il re, pur essendo Aragonese, al momento del matrimonio aveva spostato la sua dimora in Castiglia), l'antica nobiltà in crisi fu sostituita da nobili non titolati, curiali, medici, speziali e gabellotti disposti a pagare una tassa per iscriversi nel libro della Mastra Nobile, presente in tutte le città regie. A Plaza con tale procedura diventarono nobili tantissime famiglie che con il loro potere politico ed economico, influirono in maniera determinante sulla vita sociale nei secoli successivi. Il sito originario dov'era posto lo stemma, non poteva essere il Collegio dei Gesuiti perché questo fu costruito un secolo dopo (1605) quindi, ammesso che non provenisse da altro sito fuori le mura, doveva essere affisso o su una delle porte (io ne ho individuate 7) della Città Demaniale o su quella del Castello Aragonese, costruito nel 1392 da un altro re aragonese (Martino I il Giovane) e sede del Castellano nominato dall'autorità spagnola. Ci sarebbe un'ultima possibilità se consideriamo l'anno scolpito sullo stemma, il 1512, anno dell'introduzione del Tribunale dell'Inquisizione nella nostra Città. Potrebbe essere stato esposto sull'edificio che doveva ospitare il Commissariato del Tribunale dove si riunivano il Commissario Domenicano, il Maestro Notaro, il Recettore e i venti Impiegati o Familiari, di cui però, non si conosce l'ubicazione. Se il commissario era un Domenicano, forse nel loro convento, oggi Seminario Vescovile?
N.B. Nell'ex sala del coro dei Gesuiti, che ospita la Mostra del Libro Antico, c'è un altro stemma reale.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it