Famiglia Crescimanno
Un leone in piedi d'oro traversato da una sbarra d'oro in campo azzurro |
Antica famiglia di origine normanna del XII secolo denominata Crissmann. Nel 1418 Guglielmo Crescimanno frate Benedettino restaura la chiesa di S. Maria di Fundrò rimasta abbandonata, costruendovi un convento di cui è il primo Priore sino alla morte nel 1429. 1500 la famiglia Crescimanno è iscritta alla Mastra Nobile pagando una tassa alla monarchia Castigliana. 1515 tra i componenti dell'aristocrazia piazzese scoppiano contrasti che insanguinano la Città. Domina la scena il giurato Pasquale Crescimanno barone di Cametrici. 1516 Pasquale junior che si mette alla testa del popolo, in rivolta contro le gabbelle, viene espulso dalla Città. 1522 il Tribunale dell'Inquisizione processa quattro appartenenti alla famiglia Crescimanno. 1535 Lelio è barone di Spedalotto. 1599-1671 Vincenzo Crescimanno è cavaliere e commendatore dell'Ordine degli Ospedalieri di Malta e alla sua morte è sepolto nella Commenda di S. Giovanni Battista dove si può leggere la sua lapide. Altri Cavalieri Ospedalieri dell'Ordine di Malta sono nel 1622 Diego, 1701 frà Lucio, 1705 frà Antonio e Pietro, 1793 Raffaele che è anche capitano della galera "Vittoria" (ciò dimostra la presenza di diversi stemmi di questa famiglia nella nostra Commenda degli Ospedalieri di S. Giovanni Battista). Nel 1600 Giovanni Francesco Crescimanno Juvara è barone di Cametrici. Nel 1656 nasce a Scicli da Vincenzo, barone di Cametrici e da Francesca Filangeri, il padre Teatino Lucio Crescimanno, preposito della Casa di S. Giuseppe di Palermo che morirà nel 1723. 1666 Francesco è barone di Bessima, 1703 il senatore e giurato Vincenzo è barone dei feudi di Capodarso e Bubutello. 1743 nella chiesa di S. Domenico a Palermo si svolge un "auto da fé" dove sono processati il padre Benedettino Mario Crescimanno da Piazza, responsabile di un monastero di Modica, e altre quattro persone. La sentenza lo condanna a pene lievi, ma verrà nuovamente rinchiuso nelle carceri del Sant'Uffizio di Palermo dove morirà nel 1771. 1816 Massimiano è fidecommissario della Chiesa Madre. 1881 si esplorano i poderi in c/da Casale del sindaco Antonio Crescimanno di Capodarso (1824-1901). Di questa famiglia, oltre a esserci degli stemmi alla Commenda, ci sono nella chiesa dei Cappuccini, in via Capodarso e nella chiesa del Carmine.
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