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Famiglia Bonifacio

Campo d'oro con quattro pali di rosso e una banda d'argento attraversante il tutto
 
La famiglia Bonifacio (alias Bonifazio) è originaria di Messina dove il cavaliere Bonifacio è responsabile della custodia di re Ruggero I d'Altavilla. Poi si susseguono Ruggiero, Pierleone, Giovanni sino ad arrivare a Matteo, barone del Casale delli Graniti (Messina) e Giudice della Corte Straticotiale di Messina nel 1404, e al fratello di Matteo, Nicolò, Senatore a Messina. Dopodiché arriviamo al 1634 quando Cesare Bonifacio è Padre Gesuita docente nel Collegio di Piazza. Nel 1714 troviamo Antonino Bonifacio sacerdote che fugge da Piazza per obbedire al Papa nella Controversia Liparitana. Nel 1837/39 il dott. Vincenzo Bonifacio è milite della Guardia nazionale cittadina e nel 1860 è messo sotto sorveglianza dalla polizia borbonica. Nella sua casa il 6 aprile si tiene una riunione segreta del Comitato Rivoluzionario di Piazza di cui fa parte e che decide per la rivoluzione il 18 maggio 1860. Dal 1861 sino al 1865 è Sindaco della Città. Sino ai primi dell'Ottocento nell'odierna via Roma esisteva una casa privata chiamata "Hospitio vocato della Nunciata" di proprietà dei coniugi Innocenzo Bonifacio e Maria Cagno, forse oggi palazzo che fa angolo con la Discesa La Rosa. Nel 1950 il maestro elementare Antonino Bonifazio parla della chiesa piazzese di S. Francesco d'Assisi nella pubblicazione "Idea Nostra" e, per concludere, la via dove il dott. Vincenzo Bonifacio aveva la sua casa ha preso il suo nome, e in quella via, al n. 10, io nacqui nel 1953. Gaetano Masuzzo/www.cronarmerina.it

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