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Famiglia Savina

D'azzurro alla torre d'argento aperta e finestrata di nero, terrazzata di verde e sormontata da un crescente d'argento
Della famiglia Savina o Savini, il primo nome che registriamo è quello di G. de Savina che nel 1282 è tra i militi o nobili del territorio di Plasia. Dopo più di quattrocento anni troviamo nel 1714 Francesco Savina prevosto del Capitolo del Duomo al quale vengono confiscati i beni per essere fuggito da Piazza in quanto ha voluto rispettare l'interdetto del Papa. Nel 1754 Giovanni Battista Savina e il figlio Domenico non vengono iscritti alla Mastra Nobile per disposizione dei Giurati per non aver i titoli. Il provvedimento è confermato nel 1755 dal Presidente del Regno, ma nel 1776 il Viceré, avendo appurato che i Savina hanno acquistato un titolo di barone (non è riportato il feudo su cui cade il titolo) e l'Ufficio della Secrezia (riscuote le gabelle e dazi per il Regio Fisco), ne autorizza l'iscrizione. Nel 1777 Domenico è giurato e, dieci anni dopo, nel 1787, quando è senatore e Secreto, gli vengono messi sotto sequestro i beni per illecito amministrativo nel governo della Città. Nel 1790 riappare nell'elenco della Mastra Nobile. Gaetano Masuzzo/cronarmerina

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