1777 - 6° titolo della Città
L'ingresso del Senato dalla via Cavour |
L'anno 1774 scolpito sull'arco |
6° Titolo di Senato
Nel 1777 la nostra Città, che da 42 anni è sotto il regno dei Borboni, ottiene da re Ferdinando IV di Borbone III di Napoli e III di Sicilia, detto re Nasone, il titolo di Senato (anche se questo titolo è già presente in un documento del 1671 riferendosi alla Corte Giuratoria). Nell'Isola già godono di questo titolo 9 città, tra le quali, oltre alle maggiori di allora, Caltagirone, Lentini e Cefalù. Successivamente avranno questo titolo anche Nicosia, Sciacca e Noto. In questi quattro decenni Platia con un ospedale, un orfanotrofio, un monte di Pietà, 34 baroni, diversi conti, 2 marchesi, 2 duchi e un principe tra i suoi 16.000 abitanti, è ritenuta tra le maggiori città della Sicilia e occupa il 23° posto nel Braccio del Parlamento Siciliano, riservato alle città demaniali, col titolo di Opulentissima. Nonostante le continue carestie e pestilenze che si abbattono sulla popolazione, data la sua posizione strategica, la Città è in grado di sopportare economicamente lo svolgimento della Mostra della Milizia, che vede ogni volta la presenza di 12.000 uomini provenienti da tutta la regione, ospitati dentro e fuori le mura. Probabilmente tra i tanti meriti, questo è il principale che influisce favorevolmente sulla concessione del titolo. Mentre vengono espulsi dal Regno i Gesuiti, con notevole danno per gli studenti che frequentano il nostro "Collegio-Seminario", viene ultimata la cupola della nuova Chiesa Madre. La sede del Senato è nell'ex sede della demolita Loggia Comunale e conferisce il privilegio ai Giurati che passano da 4 a 6, di chiamarsi Senatori tra i quali uno assume il titolo di Patrizio. Il primo Patrizio è il conte Vincenzo Starrabba, fratello di Gaetano principe di Giardinelli, ambedue fondatori del paese di Pachino nel loro feudo di Scibini tra il 1756 e il 1760.
Gaetano Masuzzo/www.cronarmerina.it