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Gaetano Masuzzo

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Il D'Artagnan piazzese/2

 
Eccovi la foto di Giovanni Santangelo con gli attori de "La Centona" di Nino Martoglio¹ andata in scena al "Teatro Musco" di Catania dal 15 al 18 dicembre 2014. La produzione "Teatro Stabile di Catania" dopo il grandissimo successo riscosso in oltre trecento repliche realizzate nelle ultime stagioni teatrali, è stata riproposta in un nuovo e più funzionale allestimento. Tra interventi satirici, momenti di alta poesia, "pezzi" famosissimi tratti dal repertorio delle migliori commedie del Belpassese, interventi giornalistici presi di peso dal "D'Artagnan", il giornale satirico a cui Martoglio dedicò tanti sacrifici e tanto tempo, momenti di poesia popolare rappresentati dai "Curtugghiarissimi", lo spettacolo procede senza intoppi per oltre 90 minuti ed è diviso in due parti, alternando momenti di grande spessore storico e culturale ad altri di puro divertimento e di gioioso gioco scenico. (tratto da Gianni SCUTO, Scheda dello Spettacolo, www.teatrostabilecatania.it, pagina riportata nella foto in alto)

¹ Nino Martoglio (Belpasso 1870 - Catania 1921) fu a cavallo dell'800 e del 900 l'arguto cantore della "Civiltà" di Catania: l'antico cuore della città, ricco di palazzi storici, edifici religiosi, stradine e piazze, dense di motti e detti e testimonianze che fanno parte del proprio patrimonio antropologico. Uomo colto, curioso, intelligente, Martoglio fu regista, sceneggiatore, scrittore e poeta italiano molto stimato dallo stesso Pirandello che alla sua morte... ebbe a scrivere che "Nino Martoglio è per la Sicilia quello ch'è il Di Giacomo e il Russo per Napoli, il Pascarella e il Trilussa per Roma; il Fucini per la Toscana; il Selvatico e il Barbarani per il Veneto: voci native che dicono le cose della loro terra...". Una terra che Gianni Scuto adesso ha messo in scena al Teatro Musco di Catania con lo spettacolo La Centona, lo stesso titolo dell'opera di poesie di Martoglio che conoscono tutti i siciliani e non solo, innestandovi schegge dei suoi lavori più significativi... e veste i personaggi con abiti dei tempi andati, spiccando tra loro un doppio D'Artagnan (Carlo Ferreri e Giovanni Santangelo) titolo pure del settimanale "serio-umoristico" fondato e diffuso a Catania dal 1889 al 1904 dallo stesso Martoglio, fustigatore dei costumi e difensore dei poveri, quasi che il duo dovesse ripetere le gesta di giustizia e di amore per il prossimo che si favoleggiavano compiute dal più celebre dei quattro moschettieri di Luigi XIV. (tratto da Gigi GIACOBBE, www.Sipario.it, 13 dicembre 2014)

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Il D'Artagnan piazzese/1

 
Il D'Artagnan Giovanni Santangelo
 
Giovanni Santangelo è nato nel luglio del 1980 a Piazza Armerina. Dopo il Liceo Linguistico, partecipa a vari corsi e laboratori con gli attori Antonio Cascio e Lucia Sardo, diplomandosi alla Scuola d'Arte Drammatica "Umberto Spadaro" del Teatro Stabile di Catania diretta da Lamberto Puggelli. Questi lo dirige, ancora allievo, nell'"Antonio e Cleopatra" di William Shakespeare con Massimo Foschi e Mariella Lo Giudice e nel recital "Scenari brechtiani" con Umberto Ceriani. All'interno della scuola di recitazione ha modo di studiare con Vincenzo Pirrotta, Ferruccio Soleri, Marise Flach, Massimo Foschi, Renzo Musumeci Greco, Gilles Coullet e Kalamandalam Karunakaran. Collabora più volte in teatro nelle commedie con l'attore siciliano Tuccio Musumeci, e viene diretto da registi come Nino Mangano, Angelo Tosto, Antonello Capodici. Oltre il teatro ha esperienze di cortometraggi, una partecipazione in TV in un episodio della Fiction RAI "Il Commissario Montalbano" per la regia di Alberto Sironi e nel film "Biagio" per la regia di Pasquale Scimeca. Dal 12 al 18 dicembre u.s. ha recitato ne "La Centona" di Nino Martoglio al "Teatro Musco" di Catania nel ruolo di D'Artagnan con la regia di Gianni Scuto insieme a Nellina Laganà, Vitalba Andrea, Raniela Ragonese e altri. (continua)
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Fontanella Torre di Renda/n. 11

 
 Quella nella foto in alto è una delle due fontanelle presenti presso l'Azienda Turistica Torre di Renda gestita dai fratelli Filippo e Ignazio Golino*. L'edificio principale dell'Azienda, che oltre a diverse camere e a un gran bosco naturale comprende una piscina e un ampio parcheggio, è un'antica costruzione del Seicento, divenuta in seguito residenza estiva del VI vescovo della Diocesi di Piazza Armerina, mons. Mariano Palermo (1825-1903), di cui riporto lo stemma (foto in basso) che si può ammirare sulla porta principale.  
 
*Mi preme ricordare che con Ignazio molto spesso giochiamo a trennis partite all'ultimo sangue, con alterne vittorie e sconfitte, ma sempre all'insegna della sportività e della correttezza più estreme.
I còsi giùsti su giùsti! 
 
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Fontana "I due canali" a Mirabella/n. 36

La fontana/abbeveratoio "I due canali" a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria di Mirabella Imbaccari, anni 70

Fontana/abbeveratoio "I due canali" primi decenni del Novecento

Questa è la fontana/abbeveratoio che per la sua particolarità era chiamata comunemente I DUE CANALI. Come ci documenta inequivocabilmente la foto in alto (sulla dx si scorge l'edificio della stazione ferroviaria), la fontana sorgeva a pochi metri dalla Stazione Ferroviaria di Mirabella Imbaccari, lungo la tratta a scartamento ridotto Dittaino - Piazza Armerina - Caltagirone. Purtroppo non esiste più, come non esiste più la stazione che ha lasciato il posto oggi alla grande piazza Aldo Moro ma che tutti i Mirabellesi chiamano Rotonda. Tutta quella zona era conosciuta col nome Acquanova, forse perché c'era, appunto, questa rigogliosissima fontana che dissetava copiosamente tutti i passanti che vi si fermavano, specie per le loro cavalcature. 
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