ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx

Tradizioni

L'or d' Ciàzza / 1

Nocciole già raccolte Le coccole, bacche del ginepro L'ORO DI PIAZZA - 1 A cugghiùa î n'zzöli Ciàzza, p' 'nfina ô s'ssànta era canusciùa pâ r'cchëzza e a gualt'tà dî n'zzöli, ciamàdi "cocculi d'or" (da coccola = bacche e frutti del ginepro). Tanti sp'ttàv'nu a cugghiùa di n'zzöli p' dè a mangè â famìgghia. A buscagghiàda dî n'zzöli era traff'chiösa ma purtàva tant brìu. I g'bbiöi, i bögghi, i ddav'néri, s'rvëv'nu a b'v'rè i giardì. Quann i campàgni nan r'nnìnu ciù (u p'rchì è ddöngh...!) ggh' fu na ranna m'graziöngh…

I tornei di basket femminile / 5

Premiazione del prof. Ciccio Ferraro, 1978 (dalla n. 4) I tornei femminili di basket continuarono a svolgersi anche negli anni '70, grazie all'entusiasmo e all'interessamento del maggior rappresentante della pallacanestro della nostra Città, il prof. Francesco Ferraro (1938-2004), per tutti "Ciccio". Consigliere di Amministrazione dell'Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo, si prodigò nell'organizzazione dei tornei estivi ad alto livello e, dopo essere stato anche arbitro di serie A, divenne Presidente del Comitato Prov.le FIP. Ricoprendo questa carica, diede un forte impulso sia allo sviluppo di questo sport e sia alla formazione…

I tornei di basket femminile / 4

La rappresentaiva dell'Italia IV classif. schierata durante la premiazione, anni '60 Il dott. Pippo Incalcaterra premia il capitano dell'Italia, anni '60 (dalla n. 3) Altre due foto degli indimenticabili tornei internazionali di pallacanestro femminile, che si volgevano durante la festa agostana. Sullo sfondo il numerosissimo pubblico che assisteva durante i tre giorni del torneo. Nella foto in alto la rappresentativa dell'Italia IV classificata. In quella in basso, subito alla sx del capitano della squadra italiana, mentre viene premiata dal dott. Incalcaterra, si scorgono l'avv. Gaetano Libertino (1922-1996) con gli occhiali…

I tornei di basket femminile / 3

Rappresentativa della Cecoslovacchia, anni '60 (dalla n. 2) Le atlete cestiste della Cecoslovacchia (prima della separazione, nel 1993, in Repubblica Ceca e in Slovacchia) come potete ben vedere erano di "bassa" statura. A momenti sfioravano col braccio alzato il canestro, che come tutti sappiamo è posto a 3,05 metri da terra. Quando le vedavamo passare sembravano degli aquiloni biondi. Erano bellissime e irraggiungibili, non solo per l'altezza. Se non sbaglio, mi sembra di riconoscere nella portabandiera a sx una ragazza che poi divenne collega di Educazione Fisica. (continua) Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

I tornei di basket femminile / 2

Rappresentativa dell'Italia, anni '60 L'avv. Ernesto Spadaro premia il capitano dell'Italia, anni '60 (dalla n. 1) Eccovi altre due foto relative ai tornei di basket femminile che si svolgevano al campo Sant'Ippolito negli anni '60. Come potete vedere la partecipazione del pubblico era numerosissima. (continua) cronarmerina.it

I tornei di basket femminile / 1

Rappresentativa francese, anni '60 Vi ricordate che per ferragosto c'era l'immancabile e seguitissimo torneo di pallacanestro femminile? Si svolgeva al campo Sant'Ippolito sul parquet in "mattonelle" che, se per caso cadevi, e a noi della pallavolo capitava spesso, ci lasciavi mezzo ginocchio! Le rappresentative venivano da tutta Europa, ma il tifo era sempre per la squadra italiana che sudava le fatidiche sette magliette contro le spilungone straniere. Ragazzone altissime, bravissime, biondissime e bellissime, che facevano sognare tutti i "tifosi" maschietti, che gustavano da veri intenditori tutti gli "schemi" tattici, prendendo…

Gonfalone restaurato

Il Gonfalone emblema della Città di Piazza Armerina risalente alla seconda metà dell'Ottocento, non quello che di solito viene usato nelle processioni o negli eventi speciali, nei giorni scorsi è stato consegnato al Comune dopo il restauro effettuato dal Centro Regionale per il Restauro dei Tessuti di Palermo. Il gonfalone, costituito da un drappo di tessuto rettangolare di colore bordeaux contiene lo stemma araldico e l'iscrizione "CITTA' di PIAZZA ARMERINA", inoltre è sospeso mediante un bilico mobile ad un'asta ricoperta di velluto dello stesso colore che termina con una freccia…

A bedda ferrovia/3

Automotrice mod. Raln 60 a Diesel o Littorina Galleria Casalotto, oggi percorribile in auto Parte 3^ e ultima (dalla Parte 2^) Tutto andava a rilento sino a quando, nel 1949, entrarono in funzione le automotrici Raln 60 (foto in alto) più veloci e comode, che fecero più che raddoppiare i viaggiatori. Queste automotrici col motore a Diesel sotto il pavimento, erano i modelli più recenti delle famose Littorine nate nel 1933, periodo che chiaramente ne spiega il nome. Ma contemporaneamente la linea non fu rinnovata e rimase quella di sempre…

A bedda ferrovia/2

Stazione di Piazza Armerina con locomotiva R. 370 Orario ferroviario del 1938 Parte 2^ (dalla Parte 1^) Il nuovo tratto ferroviario Piazza-Caltagirone del 1930 fu fatto talmente in economia che dopo breve tempo iniziarono le interruzioni per cedimenti e frane, tanto che dovettero essere fatti dei lavori di consolidamento per prevenire i deragliamenti. Per questa linea ridotta furono adottate delle apposite locomotive a vapore (gruppo R. 370, foto in alto) che raggiungevano al massimo i 30 Km/h nei rettilinei e solo in discesa. Come si può constatare dall'orario ufficiale del…

A bedda ferrovia/1

Lo spiazzo antistante la Stazione Ferroviaria di Piazza, anni '30 Parte 1^ Il 7 Settembre 1920 a Piazza Armerina fu inaugurato il tratto ferroviario che da Assoro, passando da Leonforte, Dittaino e Valguarnera era arrivato nel 1914 sino a Grottacalda. Questa linea era nata per collegare i bacini minerari zolfiferi di Assoro, Raddusa, Valguarnera, Grottacalda e Floristella con le raffinerie e il porto di Catania. L'impulso determinante avvenne quando nel 1906 l'esercizio ferroviario in Sicilia passò dalla "Società Rete Sicula" alle "Ferrovie dello Stato", che decisero di costruirla in economia…
Sottoscrivi questo feed RSS

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo