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Visti/Guardando

Guardando gli altri/3

I due mazzarinesi I due mazzarinesi badavano all'orto, e il pa' riposava al pagliaio. Or uno della partita contava a voce forte i cocomeri da portare in piazza; e l'altro:- O Pe' - gli gridò a un punto - mentr'hai la bocca aperta, chiama il pa'! [Tratto da Francesco Lanza (1897-1933), Mimi Siciliani, Milano, 1928] Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Guardando gli altri/2

La merla Una volta il barrafranchese se n'era ito a caccia, col trombone alla sgherra; e dopo lungo girare per monti e per valli capitò sotto una ficaia mora, vasta e frondosa; e c'era in cima nel folto un fico come una melanzana.Al muovere delle foglie pareva che quello spiccasse il volo come una merla, e quindi ristava; e poi daccapo, sicché si vedeva e svedeva, senza mai si svelasse del tutto.Col batticuore, il barrafranchese spianò l'arma; ma non essendone mai certo, prima gridò:- O tu, sei fico o se'…

Visti dagli altri/3

Il piazzese Tant'era valente il piazzese che non mangiava per non portarsi il pane alla bocca, e piuttosto che adoperare le mani preferiva lasciarsi morire di fame. Si buttò dunque sotto una ficaia carica di frutti maturi, e aspettava con la bocca aperta che gli cascassero dentro, senza mai avanzare il braccio o il collo per prendere quelli d'intorno. Passa ora passa poi, uno finalmente gli cascò in bocca, ma per non muovere i denti e ingozzarselo neppure lo toccò, e rimase così, finché non morì come un piazzese che…

Guardando gli altri/1

L'aidonese Un dì l'aidonese litigò col proprio asino che non voleva saltare un fosso; e poiché quello inarcandosi gli parava la testa, egli accettò la sfida e la fecero a testate. Dai tu che do io, la battaglia durò a lungo, e infine l'asino dovette dichiararsi vinto. - Ah, minchione! - gridò ansante l'aidonese, tastandosi la zucca - tu puoi vincermi benissimo per giudizio, ma in quanto a testa non me la fai: l'ho più dura della tua. [Tratto da Francesco Lanza (1897 - 1933), Mimi Siciliani, Milano 1928] Gaetano…

Visti dagli altri/2

Il diocotto Il piazzese era malato; giorno e notte in fondo al letto tossiva e sudava, e l'aria gli mancava. La moglie, disperandosi, gli faceva: - Perché non vi raccomadate a Cristo e a San Luca, che vi fanno la grazia? Lui si raccomadava a Cristo e a San Luca, ai santi del paradiso e alle anime del purgatorio, ma quelli più duri del muro, sicché non ne poté più, e volle il medico: - Che Cristo e San Luca, che son di legno e non m'hanno udito! Voglio invece…

Visti dagli altri/1

Irma Costa "La luna e il piazzese", Galleria Civica, Enna, 1999 La luna e il piazzese Due mazzarinesi , 'mbriachi fino alle nasche come scimmie, uscirono dalla taverna ch'era notte; e per ragionarla meglio se n'andavano a braccetto a piacere dei piedi, un passo avanti e due indietro, che parevano a mare.A un punto, sul campanile della chiesa si levò la luna, tonda come una ruota e tutta raggiante; e quelli, che gli pesava il vino, restarono allucinati a mirarla.Uno della partita, ch'era il più cotto, gli parve il sole,…
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