Rivelazioni dal Chiostro di S. Pietro/1 In evidenza
Il grande affresco LA SENTENZA DI CAIFA dietro le colonne del lato Sud del Chiostro di S. Pietro
L'affresco raffigurante SAN LEONARDO DI PORTO MAURIZIO (1676-1751)
Rivelazioni dal chiostro di S. Pietro/1
Dopo l’inaugurazione dell’ex Convento Francescano di San Pietro avvenuta il 14 maggio scorso, ho avuto la possibilità di visitare e ammirare il chiostro del XVI secolo nel suo insieme e, in particolare, il bellissimo e straordinariamente inconsueto affresco da tutti intitolato LA SENTENZA DI CAIFA (foto in alto, dietro le colonne del lato sud). Molto probabilmente dovevano essere affrescate tutte le pareti delle quattro gallerie del chiostro, ma a noi sono arrivati purtroppo solo questi. Già sono stati scritti alcuni articoli che ci spiegano l’affresco nel suo insieme, e altri ne verranno per la descrizione dei particolari, ma io sono stato attratto in particolar modo da quello enigmatico che sta immediatamente alla sinistra de La Sentenza, nella foto tra le prime due colonne di sx, sopra una porta. Come si può notare dalla foto in basso è il più malandato¹, ma si riescono a distinguere: il grande medaglione color giallo ocre, con dei mazzi di fiori ai lati in alto, simile a quello sulla dx del grande affresco, su una porta che racchiude una finestra; una figura di frate rivolto verso dx che tiene un oggetto di forma quadrata in alto; le parole “Viva Gesù Viva Maria” tra l’arco del medaglione e la testa del frate; una serie di parole a stampatello poste in sei righe e, per finire, il grande numero “2” tra le parole delle ultime tre righe in basso. In un primo momento, leggendo le ultime tre parole dell’ultimo rigo “DIE 26 NOVEMB” mi è sembrato di trovarmi davanti alla raffigurazione del Beato Fra' Innocenzo Milazzo osservante morto nel Convento Francescano di Santa Maria di Gesù proprio il 26 novembre 1595 e di cui ho raccontato la sua vita in diversi post a partire dal 10 Ottobre 2013 su questo sito. Ma le altre parole, quelle risparmiate dal tempo e dalla negligenza che ci contraddistingue, mi portavano da un’altra parte non avendo alcuna attinenza con la storia di fra' Innocenzo. Ripresa la ricerca e dopo tanti tentativi, avendo come spunti più nitidi oltre la data di morte anche il luogo “OBIIT ROME”, le parole “PORTU MAURITIO”, “HAETRURIAM CAENOBIORU...” e “BENEDICTU IV”, scopro che si tratta del frate francescano riformato e sacerdote SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO nato a Porto Maurizio (Imperia) il 20 dic. 1676 e morto a Roma il 26 nov. 1751. Ecco spiegate le parole poco leggibili e incomprensibili che leggevo erroneamente “I FONABDI” invece di “LEONARDI” ovvero “LEONARDO DI PORTO MAURIZIO”. Da ciò si può dedurre che l'affresco sia databile dopo il 1751, anno della sua morte, considerando che nell'affresco è chiamato ancora SERVO DI DIO e non BEATO (nel 1796) né SANTO (nel 1867). (continua nei post Rivelazioni dal chiostro di S. Pietro/2 e Rivelazioni dal chiostro di S. Pietro/3)
¹ Cliccando su Conventi francescani sfortunati/1 potete rendervi conto com'era ridotto in una foto del Febbraio 2012.
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