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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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La Quindicina in Cattedrale

In Cattedrale

L'Agosto Armerino è un mese Mariano

e alla Madonna si tende la mano

Ci si alza molto presto alla mattina

per la recita della Quindicina

I devoti la dicono a memoria

e si rivive la toccante storia

Opera del grande vescovo Sturzo

frutto del suo Marianesimo aguzzo

In Cattedrale c'è un popolo unito

che aderisce a questo ammaliante rito

In questi giorni davanti l'altare

l'assembramento è come un alveare

Si prega e canta con riconoscenza

la Madre di tanta magnificienza

E da qui dove il Suo volto riluce

conforto e fiducia alla gente induce.

Francesco Manteo, 7 agosto 2016

cronarmerina.it

Torneo Open Tennis

Il Tennis Club Piazza Armerina organizza dal 7 al 25 agosto 2016 un Torneo Open maschile di tennis. Il torneo, approvato dalla Federazione Italiana Tennis, si svolgerà presso i campi in duro di contrada Bellia e vedrà la partecipazione di giocatori di buon livello di tutte le categorie. Il Presidente, Salvatore Lo Bartolo, tiene a precisare che con grandi sacrifici organizzativi ed economici è previsto un montepremi di € 500,00 e, pertanto, invita tutti gli appassionati ad assistere allo spettacolo sportivo che si preannuncia entusiasmante. 

cronarmerina.it

A f'cudìna

Tutti i Siciliani conosciamo la prelibatezza di questo frutto che, in un certo senso, rispecchia il nostro carattere. Fuori pieno di spine, dentro gustoso e succulento. Resistente alla siccità e adattabile ad ogni condizione metereologica, soddisfa i "terroni" ma anche i "leghisti" più sfegatati, a patto, però, che non li mangino con tutta la scòrcia, come qualche volta è accaduto. Una volta frutto che integrava discretamente l'alimentazione dei Piazzesi, oggi frutto considerato un vero e proprio dessert. Ma attenzione, è consigliato mangiarlo moderatamente e assieme al pane per le infàuste conseguenze sulla regolare "viabilità".

A f'cudìna
Ntè  campàgni a f'cudìna
Fa a part da r'gìna.
Pò nt'chì n' l'ar'n'àzz
Mènz i prè e ntò t'rròzz
Fa 'nfrùtt accuscì dözz
Ch' delìzia u canarözz.
 
O sanguìgna giàuna o vérd
A qual'tà nan a pèrd
Si mangiàva u v'ddàngh
Ch' t'ràva u zzappöngh
A mattìna a diùngh
Cu mènz guast'ddöngh    
Ntà so fàcci avèva u fò
Ntè bràzzi a valìa du bò.

Quànn s' mett'nu 'n fiòr
Mòstr'nu anègghi còm l'or
Pöi russènu appèna fàiti
Còm e gòti dî p'cciòtti
Ma nan s' fànu basgè
P'rchì t' fànu sp'nè.

Ggh'ànu spìni sòvra i pàli
L’è trattè cu assài cuatèli
Ggh'ànu l'òsci mènz a pöppa
Cu n'abùsa pöi 'ntòppa.
 
A bontà ggh'anu d'a gént
Ch' tant dòna e nan vò nènt
Pàr'nu mài st'nn'cchiàdi
Ch' ti pròz'nu carriàdi
'Npccà par quànn ntà tròffa
Su ddasciàdi a fè a mòffa.
 
Còsta piànta ama u sö
Unna u ièlu nan ggh pò
E zzà ch ggh n'è assài
Càudi sù i s'c'liài.
 
Francesco Manteo

Traduzione
Il ficodìndia
Nelle campagne il ficodìndia
Fa la parte della regina
Può attecchire nella sabbia
Fra le pietre e nell'incolto
Fa un frutto così dolce
Che delizia la gola.
 
O sanguigna gialla o verde
La qualità non la perde
Se li mangiava il villano
Che tirava la zappa
Al mattino a digiuno
Con mezzo panone
Nella sua faccia aveva il fuoco
Nelle braccia l'energia del bue.

Quando si mettono in fiore
Mostrano anelli come l'oro
Poi rosseggiano appena maturi
Come le gote delle giovani
Ma non si fanno baciare
Perché ti fanno spinare.

Hanno spine sopra le pale
Li devi trattare con assai cautele
Hanno i semi in mezzo alla polpa
Chi ne abusa poi si tappa.
 
La bontà hanno della gente
Che tanto dona e non vuole niente
Sembrano mani distese
Che te le porgono abbondanti
Un peccato sembra quando nel cespuglio
Sono lasciati a marcire.
 
Questa pianta ama il sole
Dove il gelo non resiste
E qua che ce ne sono assai
Caldi sono i siciliani.

* In questo sito il post dedicato a questo Frutto sacro agli Aztechi

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Edicola n. 41

L'Edicola Votiva n. 41 nel cerchio indicato dalla freccia

L'Edicola Votiva n. 41 si trova in un luogo in completo stato di abbandono, la piazzetta Itria (foto in basso). E' un quadro con l'immagine della Madonna Immacolata Concezione posto a 4 m ca. di altezza, alla sinistra del portone della Chiesa dedicata alla Madonna dell'Itria¹, la Madonna venerata in tutti i territori sotto l'influenza dei Bizantini. La chiesa di fine Cinquecento-inizio Seicento, è rimasta chiusa al culto dal dicembre del 2007, quando in seguito alle forti piogge subì il crollo dell'ala posteriore prospiciente la via Itria (a destra nella foto in basso). Dopo aver visto una fotografia degli anni Cinquanta, dove la Madonna Immacolata è portata in processione lungo la salita Itria, è facile dedurre che questa Edicola/Quadro è da mettere in relazione a questa periodica consuetudine sacra di una volta.

¹ Itria è l'abbreviazione dell'antichissimo titolo bizantino di Odegitria o Odigitria che i gli imperatori di Costantinopoli diedero alla Madonna come "guida nel cammino della vita" (Madonna del Buon Cammino).

N.B. Dimenticavo di dirvi che a sinistra del quadro si trova l'edificio della canonica della chiesa dell'Itria. In questo edificio, sulla facciata, si trova uno dei due stemmi papali esistenti a Piazza Armerina. Mentre ci siete potete leggervi anche la prima parte di uno dei due stemmi papali a Piazza.

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