Commemorazione P. Intorcetta S.J.
Per chi volesse approfondire cliccare su Fondazione P. Prospero Intorcetta S.J.
- Pubblicato in Commemorazioni
- Commenta per primo!
Per chi volesse approfondire cliccare su Fondazione P. Prospero Intorcetta S.J.
Siamo arrivati a pag. 402 dell'Annuario Generale Commerciale della Sicilia e delle Calabrie del 1925, dove troviamo queste altre ditte piazzesi:
LETTI IN FERRO (Fabbr.)
UNIONE MECCANICA DEL LEGNO Viale Costantino¹
MACELLAI
BOLOGNA FRANCESCO
BOLOGNA GREGORIO
FURNARI GIOVANNI
MARTELLO FILIPPO
ROMANO PAOLO
ROMANO SALVATORE
MAESTRI DI MUSICA
CATALANO EDGARDO²
COLOMBO PIETRO³
MANDORLE
IUDIOGINE PASQUALE4
VILLARI FRANCESCO4
MERCERIE
ALLEGRA B. G.
ALLEGRA FRANCESCA
ALLEGRA ANTONINO5
CONTI GIUSEPPE6
DIANA FILIPPO7
DI BARTOLO GIUSEPPE8
MINIERE DI ZOLFO
PLATANIA
SIKELIA
¹ L'abbiamo riscontrata anche negli AMMOBIGLIAMENTI COMPLETI e nelle SEGHERIE alla voce MELLIA & C.
² E' il maestro di cui ho parlato nel post "Violinista Edgardo Catalano". Insegnava Canto alla Regia Scuola Normale Promiscua, poi Istituto Magistrale, "F. Crispi" di Piazza Armerina.
³ E' il maestro che scrisse la musica per la quindicina della Madonna Maria SS. delle Vittorie che, con le parole del vescovo Mario Sturzo, è da considerarsi l'inno del Ferragosto Armerino.
4 Li troviamo anche negli elenchi dei CEREALI e LEGNAME. Per l'INDIOGINE viene ripetuto lo stesso errore di stampa.
5 Questi commercianti avevano i loro negozi in via Marconi ai nn. 20 e 30 e una, Allegra Agatina (Dònna G'tìna), all'inizio della via Roma dalla piazza Garibaldi.
6 Anche nelle CARTOLERIE.
7 Anche in CAPPELLI PER UOMO
8 Forse in via Marconi 25, vendeva anche altri articoli (zucchero, lampadine, sapone, etc.).
(continua)
cronarmerina.it
Stemma episcopale mons. Filippo Maria Trigona: Partito 1° d'azzurro un triangolo d'oro in punta col sole d'oro al capo (Trigona); 2° fusato d'argento e di rosso (Bellotti-Grimaldi); corona di nobile sormontata da galero arcivescovile munito di cordoni.
2
Il 18 settembre 1807 Filippo Maria Trigona Bellotti fu creato vescovo di Siracusa e consacrato da un altro lontano parente, Antonino Maria Trigona Grimaldi di Misterbianco vescovo ausiliare di Catania nel 1806¹. A Piazza mons. Filippo Maria è ricordato da una targa posta nel 1809 sotto l'Edicola Votiva n.17 in piazza Gen.le Cascino, dove c'è scritto che concede gg. 40 d'indulgenza a chiunque e quante volte reciterà una Ave a l'immagine di Maria Santissima. A Siracusa è ricordato per essere stato un grande appassionato di antiquaria e per questo favorevole nel mettere a disposizione alcuni ambienti del Seminario, ubicato nella zona centrale della città, favorendo così l'ambizioso progetto culturale dell'archeologo siracusano Saverio Landolina Nava (1743-1814) che potè inaugurare il primo museo cittadino nel 1811². Nel 1818, anno in cui consacrò solennemente il Duomo di Noto a S. Nicola di Bari, l'Arcivescovo di origini piazzesi fu nominato Delegato e Vicario Apostolico per la nostra neonata Diocesi (luglio 1817) in attesa della nomina nel 1819 del primo Vescovo (mons. Girolamo Aprile Benso). Morì il 2 gennaio 1824 per essere sepolto nella Cattedrale di Siracusa all'ingresso della Cappella del Sacramento.
¹ Antonino Trigona Grimaldi fu anche Arcivescovo di Messina dal 1817 al 1819, Giudice della Regia Monarchia ed Apostolica Legazia dal 1819 al 1823, titolare dell'Arcidiocesi di Cesarea di Cappadoccia nel 1823. Morì nel 1835(?).
² All'ingresso del Museo Civico fu posta la seguente iscrizione, che ora si trova nel vestibolo del Museo Archeologico Nazionale di Siracusa: Prisca Patriae Monumenta/ Ut Sarcta Tecta/ In Vetustatem Serventur/ Philippus Maria Trigona Ep. Syr./ Et Eques Xaverius Landolina Nava/ Fac. Curav./ Anno MDCCCIX. L'anno si riferisce alla comunicazione di ringraziamento che il Vescovo fa al Real Custode delle Antichità di Valdemone e Valdinoto Saverio Landolina Nava, per l'approvazione sovrana del progetto per la formazione di un Museo presso il Seminario Vescovile di Siracusa. Questa decisione tempestiva non permise il trasferimento a Palermo, voluto dal Re, di pregevoli opere tra le quali la Venere appena scoperta nel 1804 nel giardino Buonavia (O. Garana, I Vescovi di Siracusa, 1994, p. 211).
cronarmerina.it
Dall'Annuario Commerciale del 1925 altre ditte a Piazza Armerina (CL)
GHIACCIO ARTIFICIALE (fabbr.)
PANEBIANCO PAOLO¹
SAPONIFICIO ARMERINO (F. Salemi & C.)²
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
IL COMUNE (Elettrica)³
INFORMAZIONI COMMERCIALI
CAPUTO VINCENZO
ROCCELLA R.
LANA
S. CAMERATA4
PORTERA F.lli
LATERIZI
CASSARINO F.LLI
MESSINA PAOLO - Via Altacura
Nel riquadro sottostante
Premiata Fabbrica Con Medaglia D'Oro
Paolo Messina
Specialità mattonelle a grande presa
PIAZZA ARMERINA - Via Altacura - Stabilimento proprio
Lavori in mosaico - Gradini per scale - Balaustrate - Vasche da Bagno - Lavapiatti - Lavamani - Altari - Fonti Battesimali - Zoccolature - Colonne - Avelli5 - Cappelle Mortuarie - Lavapanni - Recipienti - Vasi - Lavori di Decorazione - Pavimento a getto in cemento semplice
PASTORELLI GIAC.
ZAFFINO ANT. & FIGLI6
LATTERIE
ARENA RAUSO F.LLI7
LEGNAME (neg.)
D'AGATA SALVATORE
LIVIO SALVATORE
SAPONE ANTONINO
VILLARI ANTONINO8
VILLARI FRANCESCO8
¹ La fabbrica che si trovava in via Generale Gaeta tra i numeri 19, 21, 23, dietro i binari ferroviari, precedentemente era di un parente del Panebianco, un certo La Malfa. Il ghiaccio, una volta prodotto, veniva venduto per le strade della città portato sui carretti trainati da muli.
² Si trovava nei pressi dell'odierna ditta LA MORELLA GOMME.
³ La centrale si trovava nel grande edificio nel piano di Santa Rosalia.
4 Forse si tratta del barone Salvatore Camerata (figlio di Francesco feudatario di Butera sposato nel 1898 con Girolama Sceberras) nel 1921 deputato per Alleanza Democratica Sociale, proprietario del palazzo Starrabba di via Garibaldi di fronte l'Istituto delle Suore di Maria Ausiliatrice.
5 Errore di stampa, doveva essere "Lavelli".
6 Errore di stampa, doveva esere ZAFFIRO. La fabbrica di laterizi, chiamata anche fornace di terracotta, a Piazza "stazzöngh" o "stazzone", si trovava dietro la fontana dei Canali. Un'altra fabbrica, sempre della stessa famiglia, si trovava nei pressi della chiesetta dell'Indirizzo, in c/da Baffa. Dopo la morte del titolare Antonio nel 1927, le fornaci passarano alla figlia Maria Stella sposata col falegname Angelo Albanese, zio e "mastru" di mio nonno materno Marino Gaetano Albanese.
7 Errore di stampa, doveva essere RAUSA.
8 Erano fratelli e ambedue zii dello storico piazzese gen.le Litterio Villari. Francesco lo troviamo anche nell'elenco CEREALI. I magazzini si trovavano negli edifici di fronte la chiesa di San Pietro.
(continua)
cronarmerina.it