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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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1925 I Commercianti a Piazza/4

(dal Post 3)

Oggi passiamo ai Commercianti elencati a p. 400 dell'Annuario Generale Commerciale stampato a Catania nel 1925-26. Qui come nelle altre pagine troviamo nonni e bisnonni che avevano un'attività commerciale nella nostra Città, quando contava 36.000 abitanti, quasi il doppio di quelli odierni.


ARGENTERIE

CREMONA FRANCESCO¹

MARINO FILIPPO¹

MARINO GAETANO ALBANESE²

MENDOLIA ROSARIO


ARTICOLI PER CALZATURE

CONTI CALOGERO

D'ALU' GIOVANNI³

DI GAETANO ALESSANDRO

FIUMICELLO LUIGI

LI MOLI GIACOMO4

MARINO CARMELO

MARINO FILIPPO¹

RUGGERO ANTONINO5

SAULLE VINCENZO6

SCHEMBRA GIUSEPPINA

SEMINATO MICHELE7


¹ Lui e il fratello prima di trasferirsi in via Garibaldi 105, dove oggi c'è la gioielleria "Ticar", si erano affittati il locale di via Garibaldi 11 del padre (Filippo?) delle signorine Marino che, oltre a essere maestre elementari, aiutavano il padre, calzolaio nella porta accanto, a vendere scarpe e piccoli gioielli. Anni dopo al n. 11 vi si trasferì, a metà degli anni 60, il negozio di ferramenta di mio padre Gino. Oggi il locale al n. 9 e l'abitazione soprastante è stato adibito dal Comune a "Casa della Cultura".

² Sapere che mio nonno materno oltre che avere attività attinenti a segherie, falegnamerie e mobili, partecipando ovunque a Esposizioni con diversi premi, vendesse anche argenteria, per me è una vera sorpresa.

³ Aveva il negozio in via Garibaldi 45 e al 43 della stessa via aveva avuto il laboratorio di calzature.

4 Il negozio di calzature l'aveva in via Garibaldi 13 e per i morti vendeva anche giocattoli.

5 Errore di stampa: doveva essere RUGGERI, come si vedrà in seguito nell'elenco delle CALZATURE.

6 Errore di stampa: doveva essere SAULI, col negozio di scarpe in via Garibaldi 31. Ce n'era un altro SAULI, Gigino, che vendeva calzature al n. 30 della stessa via. Forse era parente del primo.

7 Il suo negozio era in via Umberto, dove poi ebbero attività commerciali (articoli da regalo e sportivi, scarpe, prodotti tipici e vini) i suoi discendenti.

(continua)

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11^ Veduta della Città

Questa è l'11^ VEDUTA/PANORAMA della Città.

La foto è stata scattata nell'nverno del 1929, dopo una bella nevicata. Probabilmente il fotografo è uno dei due fotografi molto bravi in attività in quel periodo e che ci hanno lasciato molte testimonianze. Oltre alla gran mole della Cattedrale, del Collegio dei Gesuiti sotto a sx, del campanile aguzzo di S. Francesco a dx, di S. Vincenzo ancora a dx, si nota la presenza di quello di S. Domenico, oggi inesistente perché abbattuto per minaccia di crollo negli anni '50. L'ultimo a dx è quello di S. Giovanni Evangelista e, inoltre, saltano subito agli occhi in primo piano a sx le tre croci del Calvario, che l'assenza del muro di recinzione del Campo Sportivo (allora non c'era alcun campo sportivo) ci consente di vederli. Sicuramente la foto è stata scattata dando le spalle alla chiesa di Sant'Ippolito, ma, guardando bene la prospettiva, un po' più a sx dell'entrata principale della stessa.

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Chi la dura la vince

Inutile nasconderlo, piace sempre ricevere complimenti, specie se in versi, da una signora e, per giunta, se dal lontano Nord. Ciò vuol dire che il mio lavoro fatto con passione è benaccetto anche oltre a B’ddìa. Indescrivibile la soddisfazione per essere paragonato a un artigiano che ricuce un tessuto logoro e sfibrato. Grazie Signora per l'e-mail di mercoledì scorso, ovunque si trovi.  

CHI LA DURA LA VINCE


C'era una volta un magnifico tessuto
Per lungo tempo forte e robusto mantenuto

Nella sua trama per sventura vivevano spietati congiurati
L'oltraggio e l'usura del tempo sfuggiti di mano ai guardiani bacucchi e imbacuccati

Aprirono la strada a tarli tarme e tigne che ne fecero straccetto beddu camuliatu
Ad ogni strappo a ogn p'rtùsg verso un pozzo senza fine 'n sàutu

Om'ni cr'stiài pòv'ri rìcchi santi e 'ndiavulàdi precipitavano
Tra una chiesa una casa un monumento ‘na stràta. Così volavano

Via patrimoni materiali umani artistici e culturali
Nell'indifferenza di tanti mortali

Un giorno però il DESTINO aprì le sue ALI
E guidò verso lidi sicuri qualcuno col suo carico di ideali

Lo incuriosivano i buchi di quel tessuto straziato e strazzàtu
Su cui inciampava ogni giorno di più e sempre più smarav'gghiàtu

Avanti, MASUZZO - si disse - non tutto è perduto!
Dunque ricostruisci quanto è rimasto di quel tessuto!

E così fece annodando ogn spuntùn filo dopo filo, sottile o spesso, colorato
O sbiadito, quasi sepolto e all'oblio destinato
Creò un puzzle ben complicato

Che giorno per giorno immagine dopo immagine archivi di ricordi sopiti risvegliò
O a chi li ignorava pezzi di storia non noti mostrò
Di fino con tenacia con pazienza e competenza l'abile ARTIGIANO lavorò

E fu così che risorse a nuova vita il vecchio prezioso caro tessuto
A nulla poté  l'oltraggio del tempo e degli uomini, ESSO non andò perduto.

Una Signora del Nord, febbraio 2016

1925 I Commercianti a Piazza/3

(dal Post 2)

Continuazione dell'elenco delle Ditte Commerciali presenti a Piazza Armerina (prov. CL) nel 1925.

ALBERGHI
DI BENEDETTO PIETRO (Grand Hotel Trinacria)¹
GALATI GIOVANNI "Hotel Europa" - Piazza Garibaldi
HOTEL EXCELSIOR del CAV. A. LA MALFA²


AMMIBIGLIAMENTI COMPLETI³
UNIONE MECCANICA DEL LEGNO - VIALE
COSTANTINO - Via Garibaldi, 1494

(nel riquadro a dx in basso)
Premiata Fabbrica in diverse Esposizioni
"Unione Meccanica del Legno"
Viale Costantino5 - PIAZZA ARMERINA
Gaetano Marino Albanese6 - Mellia Filippo7 - Guadagua Vincenzo8
Ammobigliamenti completi - Tappezzerie - Arazzi - Sediame - Letti in ferro
Oggetti artistici in alabastro
Deposito per la vendita: Via Garibaldi, 149*

¹ Di questo Hotel di Piazza, sito in via Roma 61, avevo già parlato nel post del 26/9/2014 Due Hotel di Piazza nel 1903. Probabilmente nel 1925-26 esisteva sia il "Grand Hotel Trinacria" in via Roma menzionato nell'Annuario Commerciale, sia la "Locanda Trinacria" in via Mazzini, di cui parlo nel post del 23/12/2014 Locanda Trinacria di via Mazzini, sempre dello stesso titolare, il proprietario terriero caltagironese Pietro Di Benedetto.
² Questo hotel si trovava in via Vittorio Emanuele II ai numeri 12 e 14 ed era di proprietà di uno dei fratelli farmacisti La Malfa. Infatti, sugli archi delle porte c'è la sigla "L. A.", riferendosi al "CAV. A. LA MALFA" (Alfredo La Malfa) che nell'Annuario è riproposto come se fosse un altro albergo. I fratelli farmacisti avevano anche la "FARMACIA F.lli LA MALFA C." (in una foto dell'epoca non si distingue bene se è una "G.") in piazza Garibaldi, poi "FARMACIA A. ARENA", oggi "FARMACIA QUATTRINO". Un lettore (V. L.) ci ha segnalato che l'ingresso dell'Hotel era in via Anzaldi 2, ed era fornito di ascensore per salire ai piani superiori.
³ Anche qui un errore di stampa, doveva essere AMMOBIGLIAMENTI. Questa Ditta la troviamo pure tra le ditte LETTI IN FERRO e SEGHERIE (MELLIA & C.).
4 Oggi questo numero in via Garibaldi non esiste, forse perché in quegli anni esistevano più porte, in seguito unificate.
5 E' l'odierno Viale della Libertà.
6 Si tratta di mio nonno materno, falegname e poeta in gallo-italico (1889-1958) di cui ho già parlato nei miei 5 post dal 13 al 22 marzo 2015 "Gaetano Marino Albanese/1". Lo troviamo anche tra le ditte ARGENTERIE ed EBANISTI.
7 Era il marito della signora Bilardo e padre della signorina Giovanna Mellia, le quali gestivano il negozio di generi alimentari in piazza Garibaldi 29, negli anni 50 e 60. Lo troviamo anche nelle ditte SEGHERIE.
8 Qui c'è un errore di stampa in quanto "Guadagua" doveva essere "Guadagna", fratello della signora Guadagna che vendeva merceria in via Garibaldi 19. Più avanti, nell'elenco PASTE ALIMENTARI, si trova un altro GUADAGNA, però CARMELO.

(continua)

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