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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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Soluz. Aguzzate la vista n. 23

Piazza Garibaldi a Piazza Armerina (En)
Eccovi dove si trova la lapide in marmo con la scritta di epoca fascista cancellata, insieme ai fasci che l'ornavano, a colpi di scalpello subito dopo la fine del conflitto mondiale nel 1945 (esiste qualche testimone oculare dell'evento). Nonostante questo, in controluce restano evidenti i segni (vedi foto in Aguzzate la vista n. 23) della lunga frase di cui possiamo soltanto immaginare i toni perentori e retorici. 
Il palazzo è la sede del municipio, prima ancora fu monastero dei Benedettini e, prima ancora, palazzo delle nobili famiglie Tirdera, Cagno e Villanova. È proprio di queste due ultime famiglie lo stemma sottostante la lapide. Il locale in basso, prima di essere l'odierno "Caffè del Centro" e "Bar Sport", ospitava il salone per barbiere del Sig. Garigliano e, prima ancora, il Corpo di Guardia daziaria. L'altra lapide in marmo che sovrasta l'ingresso al chiostro e lo stemma dei Benedettini Cassinesi con la scritta "Pax" sparita quasi del tutto, doveva ospitare un'altra frase ma più breve, senza la cornice in marmo e senza i fasci laterali.
cronarmerina.it

Maestro di musica Orlando

 
Sabato 30 maggio 2015 a Piazza Armerina è stata intitolata una via a Roberto Orlando (la cerimonia nella foto in basso). Maestro, direttore e compositore nacque a Bari il 13 giugno 1913 e, figlio d'arte, dedicò la sua vita alla musica. La dote artistica l'ereditò dal padre Francesco Paolo, dallo zio Nicola e da tanti altri maestri presenti nel suo albero genealogico sin dall'Ottocento. 
Diplomatosi al conservatorio di Salerno, cominciò la sua carriera di maestro nel 1934 dirigendo gruppi bandistici strumentali di un certo rilievo e in varie località del Meridione d'Italia. Tra questi l'orchestra del distaccamento americano a Bari nel 1945 e, sempre a Bari, l'orchestra del comando inglese nel 1946. Successivamente guidò le bande musicali in diverse cittadine della Sicilia orientale come Mineo, Pachino, Capizzi, Centuripe, Vallelunga e Aidone. Inoltre, insegnò Musica presso le scuole medie di Valguarnera, Pietraperzia, Leonforte e Piazza Armerina. Le sue direzioni e le sue composizioni possono annoverarsi tra le più prolifiche ed esaltanti del periodo, con diversi riconoscimenti e onorificenze di carattere musicale. Sposato con Angela Signorelli ebbe tre figli, Francesco Paolo, Adriana e Vincenzo. Morì nella nostra Città il 25 novembre del 1980. 
 Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

Edicola n. 27

 
 
 
 
 
 
L'Edicola Votiva n. 27 si trova sotto il piano del Duomo in via San Marco. Come si vede nella foto in basso, la piccola edicola è inserita nell'alto muro di contenimento della grande piazza Cattedrale, quello rivolto a Nord. La via poi prosegue sino a incrociare la via Misericordia, dove esisteva, appunto, la chiesa di San Marco Evangelista*, trasformata in seguito in abitazione. Se non fosse per quella specie di veranda moderna e/o gabbiotto (biglietteria?) in ferro color grigio perla, che si protende verso l'antica strada che, oltretutto, conserva la lastricatura in pietra da taglio locale tipica di Piazza, sarebbe un piacevole scorcio del centro storico. 
L'edicola è dedicata con un'immagine cartacea alla vicina Maria SS. delle Vittorie ed è protetta da una serie di ciaramitte (laterizi-coppi delle nostre parti) sostenute da una tavola in legno che poggia su due mensole di ferro. Il tutto è sovrastato da una "simpatica" scatola di derivazione che porta l'elettricità al vicino lampione.

*Esisteva un'altra chiesetta dedicata al Santo Evangelista nell'omonima contrada.

 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina      
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