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Gaetano Masuzzo

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Il dilemma Sette Cantoni

i 2 Cantoni di via Castellina
Il Prof. mi ha chiesto, proprio all'inizio del nuovo anno, di pubblicare il seguente quesito, nella speranza che qualcuno, bravo in matematica, possa risolvergli il
DILEMMA di SETTE CANTONI
 

Quesito di Tanino Platania, poeta e, a volte, matematico

 
A fare i conti in tasca, in questo periodo, ci sarebbe da mettersi le mani ai capelli...
Facciamoli alla via. E' più divertente!
PREMESSA: CANTONE = Angolo - Canto = Angolo esterno o interno formato da due muri che si incontrano. Il canto della strada - Parte - Lato
e continuando in dialetto siciliano: CANTUNERA = Angulu di na casa che duna nizziu a na strata.
In lingua Gallo-italica: CANTUNERA = Cantone.
I DATI: Via. Sette. Cantoni.
 
Quesito:
Spiegatemi, o meglio fatemi capire: i "cantoni" di Via Sette Cantoni o come la chiamiamo noi: I sett cantunèri (strada che collega Via Marconi con Piano Demani) sono 7 (SETTE)?...
A me, i conti non tornano. (Io, non faccio testo...Del resto, il compito, alla maturità, l'ho copiato)
 
Tanino Platania

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Soluz. Aguzzate la vista n. 6

 

Si tratta dell'attestazione della "Fonderia Artistica G. A. Laganà - Napoli", tra le più importanti d'Europa, incisa alla base posteriore del monumento in bronzo dedicato, nel 1906, a Marco Trigona barone di Gatta, Alzacuda, Sofiana e Ursitto (1546-1598).

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Famiglia Altariva

D'argento a tre monti di verde battuti dal mare fluttuante d'argento e d'azzurro.
 
Di questa famiglia Altariva (anche Altaripa) sappiamo soltanto che nel 1647 don Pietro Altariva Urries y Aragona ottiene una nuova licenza di fondazione del comune di Riesi. Dopo pochi anni per volere della figlia del fondatore, Beatrice, il comune sarà chiamato Altariva sino al 1700.
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Notizie sul cinema muto

 

Non tutti sanno che negli anni '30 anche a Piazza c'era il cinema muto. Si trovava al n. 44 della via Garibaldi, che prima dell'Unità d'Italia veniva chiamata "a stràta ô Prìnc'p" (la strada del Principe)¹. L'edificio, che prima del cinema era stata la chiesetta di S. Girolamo o Geronimo, era di proprietà del Sig. Giorgio, abitante in via Umberto. Il cinema si chiamava "Olimpia" ed era fornito anche di una piccola tribuna e i biglietti, che costavano 14 soldi (ca. 3/4 di Lira), venivano emessi e "strazzati" da don Ninì Pezzinga, che aveva un negozietto di merceria proprio lì di fronte, sopra il quale al primo piano aveva l'abitazione. Il pianoforte per le colonne sonore lo suonava il Sig. Parlagreco, sposato con la Signora Patrì, che aveva una bottega di generi alimentari a Sette Cantoni. Qualche anno dopo, il cinema fu venduto al Sig. Ciccio Di Natale per trasformarlo in una segheria, per gestirla assieme al figlio Amedeo. Fu proprio in quel cinema che mio padre, Gino, vide per la prima volta una banana, allora frutto poco conosciuto e scambiato per una candela, in una scena del film "I ragazzi della via Paal" del 1929.

¹ Don Vincenzo Starrabba barone di Scibinasi nel 1681 e principe di Giardinelli nel 1711. 

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