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Cronarmerina - Novembre 2024

Acquisizione fondamentale

Frontespizio interno di uno dei tre volumi acquisito dal Comune di P. Armerina, sec. XIX
Frontespizio del volume di Merchiora Trigona sulla vita di Suor Caterina Sanfilippo, 1742
 
 
A questo sito non poteva sfuggire il seguente COMUNICATO STAMPA del Comune di Piazza Armerina di giorno 27 novembre 2012:

<<Il Comune acquisisce i volumi della “Storia di Piazza” di Alceste Roccella¹.
È una notizia che farà felici storici e cultori della storia locale di Piazza: il Comune di Piazza Armerina, con delibera di Giunta muncipale ha deciso l’acquisto di tre dei sette volumi della monumentale “Storia di Piazza” scritta da Alceste Roccella nell’ultimo decennio del XIX secolo. L’opera manoscritta, gelosamente conservata fino alla sua morte dalla signora Turchio Roccella², poteva essere consultata solo da studiosi ammessi alla casa dove aveva trovato sistemazione la biblioteca dello storico. Nel passato diversi erano stati i tentativi, infruttuosi, di proporre la trascrizione e pubblicazione dei volumi o, addirittura, l’acquisizione alla Biblioteca comunale intitolata, appunto, allo stesso storico e al fratello Remigio, cultore della lingua gallo-italica. Adesso la svolta storica. A seguito di contatti tra il sindaco e una delle eredi della preziosa biblioteca, il Comune entrerà in possesso dei volumi: 1) Storia di Piazza. Chiese Conventi e Istituti di Filantropia in Piazza; 2) Storia di Piazza. Cittadini Piazzesi Illustri (foto in alto); 3) Storia di Piazza. Famiglie Nobili. A essi è aggiunto il volume (foto in basso) di Melchiora Trigona Vita della serva di Dio suor Caterina Sanfilippo Dell'Ordine Eremitano di Santo Agostino fondatrice in Piazza del monastero che osserva la regola della Ven. suor Angela da Brescia ed è sotto il patrocinio della gloriosa S. Anna di cui ne porta il nome. Messa in metodo da una monaca dello stesso monastero pubblicato a Messina nel 1742. La proposta di acquisto dei volumi era già stata esaminata dalla Consiglio di biblioteca, presieduto da Filippo Acquachiara nell’aprile 2011, il quale, apprezzando il valore culturale delle singole opere elencate, espresse vivissimo interesse per l’acquisto dei preziosi manoscritti di Alceste Roccella e per l’opera ”Monaca del monastero di S. Anna: vita della serva di Dio Caterina Sanfilippo”, perché opere legate al territorio e alla storia della Città. Successivamente la proposta era stata sottoposta al Direttore del Servizio Beni Bibliografici della Sopraintendenza di Enna per stabilire il valore attribuito ai volumi e l’ente di tutela si era espresso con nota dell’agosto 2011. Il costo approvato per le quattro opere è stato di 15 mila euro, prelevati dalle somme derivate dagli incassi della Villa romana del Casale secondo la programmazione per l’anno 2012 che prevede la possibilità di utilizzare parte di tali somme per “interventi di ampliamento della fruibilità del patrimonio storico artistico del territorio (restauro, acquisizioni, installazioni artistiche, ecc), nonché l’organizzazine del SIMPA”. Grandissima soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli: “Generazioni di storici hanno sperato che questa fondamentale opera potesse essere socializzata e diventasse patrimonio pubblico. Ora sarà possibile che circa la metà della Storia di Piazza venga trascritta e pubblicata. È il primo atto che dà l’avvio ai festeggiamenti per l’850° anniversario dalla nascita di Piazza che ricorrerà nel 2013. Nelle prossime settimane prenderò contatti con gli altri eredi per cercare di convincerli a cedere al Comune i restanti 4 volumi e verranno avviate le procedure per la trascrizione dei volumi. Anche il volume sulla storia del convento di S. Anna è particolarmente significativo perché apre uno squarcio sulle vicende di uno dei conventi più belli e meno conosciuti di Piazza, che questa amministrazione ha donato alla città e alla Sicilia destinandolo a sede universitaria e di attività culturali." Altrettanto positive le reazioni del direttore della Biblioteca comunale Angelo Mela: “Si arricchisce ulteriormente la Mostra permanente del Libro antico – commenta– e si mette al sicuro un patrimonio storico inestimabile.">>
 
¹ Avvocato, patriota e grande cultore della Storia di Piazza (1830-1907 in L. Villari, Storia (breve) di Piazza Armerina, 1995, p. 83) o (1/7/1827-28/9/1908 in un quadro esposto in Municipio) su queste date il prof. G. Masuzzo si riserva di condurre uno studio accurato successivo.
² Professoressa Maria Pia Roccella nipote dell'avv. Alceste Roccella.
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Soluz. Aguzzate la vista n. 4

 
Particolare del quadro sottostante
 
Attentato a San Carlo Bartolomeo, Candrili 1787, Cattedrale di Piazza Armerina
 
Il particolare (di cui si è chiesta la soluzione) si riferisce al quadro che rappresenta l'attentato a San Carlo Borromeo, ospitato nella nostra Cattedrale. Infatti, mentre in basso a dx è indicato il nome del pittore, Candrili, e l'anno di esecuzione, 1787, sempre in basso, ma a sx, si osserva uno stemma dentro il disegno di una cornice. Lo stemma, probabilmente della famiglia piazzese che lo aveva commissionato, ne contiene in realtà due: quello della famiglia Calascibetta a sx e quello della famiglia Trigona a dx. San Carlo Borromeo (1538-1584) subì un attentato alla sua vita quando uno dei quattro membri dell'ordine degli Umiliati, del quale si accingeva alla riforma, gli sparò un colpo di archibugio nella schiena mentre era inginocchiato a pregare nella cappella dell'arcivescovado. Il colpo lo ferì solo leggermente e in ciò si vide un evento miracoloso.
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Smarav'gghiosa!

 

Il poeta piazzese Pino Testa durante il programma "Borghi d'Italia", andato in onda sulla rete TV2000 sabato e domenica scorsi, ha declamato la sua poesia Smarav'gghiosa! dedicata alla nostra Città, ecco il testo con la traduzione:

         
             Smarav'gghiosa!                                              

Smarav'gghiosa ssi pu to CASAU,                  
nu menz' i vigni, i mènnuli e i n'zzòli.              
Smarav'gghiosa pu sciùm' e pu canàu            
e pu capidduven'ri e pi violi.                           

Pa to vanèdda strètta e pi palazzi,                   
pu curt'cchiétt', l'àrch' e u casalìngh'                
unna pòi ddèzz' i last'mi e i cugghiàzzi            
du témp' quaànn' ggh'era u Saracìngh'.           

Smarav'gghiosa p' dda nasca all'aria,            
pi t'rr'nanni APOSTULI D'AMOR'.                    
P' tutt' co ch' circula n' l'ària:                           
smarav'gghiosa 'nfina nu d'lor.    

Pino Testa

Traduzione                

Meravigliosa!

Meravigliosa sei per il tuo CASALE,

in mezzo alle vigne, i mandorli e noccioletti.

Meravigliosa per il fiume e per il canale

e per l'erba della sorgente e per le viole.

Per la tua stradina stretta e per i palazzi,

per il cortiletto, l'arco e il casalino

dove puoi leggere i lamenti e i guai

del tempo quando c'era il Saraceno.

Meravigliosa per il naso all'nsù,

per gli avi APOSTOLI D'AMORE.

Per tutto quello che circola nell'aria:

meravigliosa sino nel dolore.

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Il serpentello di via Cavour

Tranquilli: risolto il caso

Con i potenti mezzi a disposizione, abbiamo risolto il caso Il serpentello di via Cavour. Dopo aver chiesto lumi a un esperto erpetologo, questi ci ha rassicurati, perché trattasi di un innocuo rettile che dalle sue parti chiamano carbonazzo. Per i più curiosi ecco la scheda completa: «Il serpente nella foto del blog è il biacco classificato come Coluber viridiflavus. Frequente nelle campagne e nei giardini, sia in terreni rocciosi, secchi e soleggiati, sia in luoghi più umidi come praterie e le rive dei fiumi. È detto anche milordo o colubro verde e giallo. È una specie diurna. Si difende in modo primario con una velocissima fuga, spesso verso un rifugio sicuro; quando viene bloccato dispensa rapidi morsi non particolarmente potenti. Se disturbato dall'uomo, preferisce la fuga. Se afferrato, non esita ad affrontare l'aggressore e a difendersi vigorosamente con ripetuti morsi, tuttavia poco pericolosi, in quanto sprovvisto di veleno e di denti atti a iniettarlo».
 
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Incontri natalizi particolari

Oggi, intorno alle 11:30, due passanti, avendo avvistato il serpentello della foto nella salita di via Cavour, hanno assistito, dopo circa mezzora, al recupero del piccolo rettile effettuato dalle Guardie Forestali, prontamente da loro allertate. Buon Natale ai due diligenti passanti, alle Guardie Forestali e, perché no, anche al serpentello.

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Amore per Piazza

Piazza Garibaldi (ex Piazza Pescara) 1955

Insieme a questa vecchia foto, ho ricevuto anche questa delicata poesia che un Piazzese dedicò alla nostra Città nel lontano 1952, e che vi invito a leggere con non poca emozione.


A Piazza Armerina

Sempre cara mi fu quest'alma terra
ov'io trascorsi il tempo più felice,
sempre cara mi fu quella stanzetta
ove agli studi miei sovente attesi.
 
O gioconda città, di storia onusta,
di monumenti insigni e di giardini,
con gli avanzi d'un nobile passato
coroni di bellezza il panorama.
 
Quando ridente torna primavera,
e s'ode ovunque d'ali uno stormire,
te dolce fiore, eletta creatura,
salutano le rondini festose.
 
Mentre rapito in estasi contemplo
di stelle un incessante brividìo,
sento un lontano suono di campane
che fan vibrare il cor di nostalgia.
 
Tutt'intorno è silenzio: un raggio solo
illumina d'argento la campagna;
E' la luna, che la', sulla collina
splende e sorride a te, Piazza Armerina.
  
Salvatore Tigano, 1952
 
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Soluz. Aguzzate la vista n. 3

 
 
 
Si tratta dello stemma della nobile e antica famiglia di origine normanna Crescimanno (originariamente Crissmann) della quale fu capostipite nella nostra città, il notaio Pasquale de Crescimanno senior, barone di Cametrici nel 1406. Lo stemma si trova sul cancello in legno della cappella, entrando a dx, della chiesa della Madonna delle Grazie o dei Cappuccini. 
 
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