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Pro domo sua

L'espressione latina Pro domo sua significa letteralmente "a favore della propria casa" e deriva dal titolo di una delle orazioni più note di Marco Tullio Cicerone (106 a.C. - 43 a.C.): De domo sua ad pontifices ("Sulla propria casa, al collegio pontificale"). L'orazione era diretta contro il tribuno della plebe Publio Clodio Pulcro, che nel 58 a.C. l'aveva mandato in esilio e aveva fatto distruggere la sua casa sul Palatino e fatto consacrare il terreno alla dea Libertas. Nel 57 a.C. Cicerone riuscì a rientrare a Roma. In quell'occasione scrisse…

Igiene medievale e non / 3

3 (dalla 2^ parte) Per quanto riguarda altre forme di igiene personale sappiamo che il vaso da notte, conosciuto in epoca romana, era ancora utilizzato e che non si provava vergogna a usarlo in presenza d'altri. La rasatura era difficile, dolorosa e non molto frequente, poiché il sapone era inefficace e i rasoi, che assomigliavano a coltelli per intaglio o per trinciare la carne, erano vecchi e non affilati. Anche il taglio dei capelli non era agevole: le forbici erano simili a cesoie e dovevano essere utilizzate dolcemente per evitare…

Igiene medievale e non / 2

2 (dalla 1^ parte) L'intera operazione della lavatura del corpo era conosciuta con il termine di stufarsi, ed era molto apprezzata a tutti i livelli della società. Certo, le classi meno abbienti difficilmente poterono godere dei lussi descritti, soprattutto in relazione al fatto che solamente i ricchi potevano permettersi i fuochi di legna per scaldare l'acqua in inverno. Le abluzioni quotidiane avvenivano dunque con l'ausilio di un piccolo catino, e solo raramente si riempiva una grande botte a cui veniva tolta la parte superiore. Questo perché lo sforzo e la…

Igiene medievale e non / 1

1 Siamo stati abituati a immaginare le popolazioni del Medioevo come una torma di cenciosi maleodoranti e i loro corpi come un succulento banchetto per nugoli di cimici e pidocchi. A questa visione non si sottraggono i nobili o addirittura i sovrani che, seppur addobbati con abiti fastosi, crediamo che celino nelle loro parti intime una nutrita collezione di parassiti. Nei fatti, la reale condizione igienica dell'uomo del Medioevo è un po' più articolata. Innanzitutto non è vero che non ci si lavava mai: sono infatti numerose le miniature dell'epoca…

Nodo di GORDIO

Questo nella foto è un mosaico che ho visto tante volte e per altrettante volte mi sono chiesto cosa sognificasse. Per poi concludere che fosse un disegno come tanti altri che si trovano nella nostra Villa Romana del Casale. Invece, leggendo l'ultimo numero di un interessante mensile al quale sono abbonato, ho scoperto che si tratta del simbolo chiamato Nodo di Gordio. Questo simbolo è protagonista di un antico aneddoto. In Frigia (regione centrale dell'Anatolia, penisola della Turchia), era custodito un carro di battaglia appartenuto al leggendario re Gordio*. Il…

Il mestiere più ambìto

Il porcaro Il contadino medievale doveva essere in grado di svolgere innumerevoli mansioni, ma all'interno della comunità agraria vi erano alcune figure specializzate: tra queste un ruolo di primo piano era detenuto dal porcaro. Il maiale non offriva solo la carne più consumata, anche perché si poteva conservare meglio per lunghi periodi grazie alla salagione, ma anche setole, lardo e strutto. L'animale aveva un'importanza tale che a partire dal VII secolo diventò l'unità di misura di boschi e selve, cui veniva dato un valore in base al numero di suini…

1918 - La Spagnola

Crocerossine distribuiscono pasti alla popolazione, 1918 Nel novembre del 1918, come tutti sappiamo, ebbe termine la Prima Guerra Mondiale. La Sicilia aveva contribuito alla "vittoria" con 65.000 morti di cui 270 Piazzesi. Complessivamente i morti Italiani erano stati 650.000 su un totale di ca. 9.000.000. Come se non bastasse, dal mese di giugno dello stesso anno una terribile influenza, la Spagnola, perché si credeva provenisse dalla Spagna, si era diffusa in Europa con gli ultimi focolai nella nostra nazione proprio nel mese della fine del conflitto. Ma il contagio si…

La parola ROGER

Chissà quante volte abbiamo sentito la parola ROGER nei film di guerra americani. Da parte mia mi sembrava che il soldato che comunicava si rivolgesse al commilitone che stava dall'altra parte del "filo" di nome Roger. Invece il termine roger è usato nelle radiocomunicazioni e sta per "messaggio ricevuto". Il temine fu usato, insieme all'altro wilco (abbreviazione di will comply = messaggio ricevuto-sarà eseguito), per la prima volta durante la Seconda guerra mondiale. Il roger in questione non è una persona, corrisponde invece alla lettera "R" in uno degli alfabeti…

Fundrò/Amare conclusioni

L'anno 1829 trovato su una parete del mulino meridionale¹ Conclusioni sul Casale di Fundrò (dalla 5^ Parte) N.65 È il posto occupato dall'Abbate di Fundrò nel Braccio Ecclesiastico del Parlamento Siciliano; " 7,5 Km è di distanza in linea d'aria del Casale di Fundrò dal centro abitato di Piazza;" 15 Km è di distanza in linea d'aria del Casale di Fundrò da Enna;" 12 Km è di distanza su strade moderne e asfaltate del Casale di Fundrò da Piazza;" 4,7 Km è di distanza tra la fontana Fratulla e il…

Dalla conferenza su Fundrò/5

Chiesa di S. Rocco o di Fundrò Lo stemma della famiglia Cagno-Villanova a dx della facciata (oggi Municipio) Lo stemma dei Benedettini Cassinesi a sx della facciata (oggi Municipio) 5 Il trasferimento del monastero a Piazza (dalla 4^ Parte) «Nel 1612 i monaci Benedettini Cassinesi dell'Abbazia di Fundrò, constatato che con la distruzione dell'abitato nel secolo scorso, le vie e le trazzere senza manutenzione erano diventate impraticabili e l'Abbazia di conseguenza era rimasta isolata e scomoda, quindi aperta a possibili attacchi do bande di malfattori, si accordano coi giurati di…
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