ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx

Dalla conferenza su Fundrò/4

4 Dal periodo normanno sino alla fusione del monastero con un altro Priorato (dalla 3^ Parte) «Con la conquista normanna della Sicilia, il centro abitato di Fundrò venne occupato da coloni lombardi, i quali vi costituirono una piccola univesità che ottenne privilegi e diritti pari a quelli goduti dai lombardi di Piazza e di Aisone. Detta univesità comprendeva un vasto territorio [...]. In questo periodo il centro abitato di Fundrò faceva parte di Piazza ma, quando nel 1161 la città venne distrutta, alcuni lombardi, sfuggiti alla persecuzione, si riffuggiarono a…

Dalla conferenza su Fundrò/3

3 La torre-campanile (dalla 2^ Parte) Il complesso di Fundrò ingloba una torre medievale di forma quasi quadrata (lato di m.5, spessore del muro m.1) che si erge addossata al muro di recinzione dell'abbazia, quasi all'angolo. E' probabile che inizialmente la torre sia stata usata per effettuare segnali notturni e diurni¹. Infatti abbiamo una testimonianza del 1255 quando Pietro Ruffo, nel tentativo di crearsi una signoria personale tra la Sicilia e la Calabria, tesse trame contro Manfredi. Egli, essendo partito da Castrogiovanni, pernotta a Fundrò; di là invia uomini ad…

Dalla conferenza su Fundrò/2

La chiesa di S. Maria di Fundrò¹ 2 La chiesa e il refettorio dei monaci benedettini (dalla 1^ Parte) «Dal punto di vista archeologico, il complesso di Fundrò è ancora visibile, ben definito e conserva resti evidenti delle diverse apoche. Il gruppo Studio del territorio² ha tentato di ricostruire la pianta del piano terra di tutto l'edificio con evidenti difficoltà dovute ai numerosi crolli, soprattutto nella parte nord-orientale. In futuro studi più approfonditi e scavi archeologici potrebbero definirla in maniera più esatta. La pianta del piano superiore non è stata…

Dalla conferenza su Fundrò/1

Da sx: Ugo Adamo, Concetto Parlascino e Sebastiano Arena Ricostruzione dell'abbazia prima dell'abbandono, C. Parlascino 2013 1 (Il borgo di Fundrò) Domenica scorsa, presso la chiesa di Sant'Anna Vecchia, la conferenza (foto in alto) del prof. Concetto Parlascino su Il Casale di Fundrò ha "messo finalmente un punto (sia pur provvisorio)" sulla storia di questo borgo che si trova quasi a metà della vecchia strada che collegava anticamente i due grandi centri di Placie e Castrum Joannis. Dalla conferenza sono scaturite nuove e interessanti notizie che riporto qui sotto e…

Soluzione oggetto misterioso n. 14

In questa foto, proprio al centro, si può ben vedere dov'è situato l'oggetto misterioso in via Sant'Agostino. L'oggetto non è altro che un argano (ormai arrugginito) a manovella mobile che s'innestava nel foro centrale esagonale. Ruotando la manovella si tirava una fune, anche metallica, che sosteneva un lampione a petrolio tramite una carrucola. La luce elettrica nella nostra città fu introdotta per la prima volta nel 1904 ed era prodotta da una centrale alimentata a nafta. La centrale, che faceva un rumore infernale, e i miei nonni materni ne sapevano…

Il frutto sacro agli Aztechi

Azteco (dal XIV al XVI secolo) U cavàgn cû cöpp p' cöggh'li¹ I f'cudìni I fichi d'India (ma i f'cudìni a ciaccësa sunu a föm'nina)² sono chiamati così perché copiosi maturano nello stesso periodo e crescono nelle stesse zone dei normali fichi, e poi perchè provenienti dal continente che gli Spagnoli in un primo momento pensavano che fosse l'India. Infatti, la prima apparizione di questo frutto nel Vecchio Mondo la si ebbe nel 1493, al ritorno della prima spedizione di Cristoforo Colombo. Questo navigatore nel Nuovo Mondo (isole dei Caraibi)…

I castàgni

Eccovi na lappa piena di un altro frutto di questa stagione, i castàgni. Il mezzo a tre ruote staziona nell'ex piazza Europa oggi piazza Falcone-Borsellino e nello sfondo in alto s'intravede l'ex Ospedale Chiello e un po' di cupola della Cattedrale. Le castagne, che oggi consumiamo soprattutto arrostite per "sport", prima venivano macinate e utilizzate per fare il pane, compensando così la carenza di cereali, specie durante le frequenti carestie. A Firenze accanto alla "casa di Dante" esiste un'altissima torre medievale perfettamente conservata chiamata "Torre della Castagna". Questa torre, che…

Il borgo di Fundrò

Tanto tempo fa la strada che collegava la nostra Città a Castrogiovanni (oggi Enna) non passava dalla Ronza come adesso, bensì a 3 Km ca. a ovest da questa località. Ovvero, prima si prendeva verso la Fratulla, poi si scendeva verso valle e si passava per un piccolo borgo chiamato Fundrò, a ca. 7,5 Km in linea d'area da Platia e 15 da Castrogiovanni. Il nome di Fundrò l'ho trovato con altre ben 5 varianti, Castello di Condrò, Condrò, Condrono, Cundrò, Kundrò, e sino al 1396, quando fu distrutto dal…

I mòstri p' canalàdi

Doccione o gargolla della nostra Cattedrale Doccione o gargolla del Duomo di Milano Doccione o gargolla del Duomo di Ulma (Germania) Tutti sappiamo che le acque piovane vengono raccolte dal tetto da una canaletta chiamata grondaia o doccia, mentre i tratto terminale della doccia, che serve a scaricare l'acqua lontano dalle pareti esterne degli edifici, si chiama doccione o gargolla. A Piazza uno dei pochi edifici antichi, per non dire l'unico, ad avere dei doccioni molto sporgenti che sembrano dei cannoni, mentre gli altri hanno soltanto mascheroni, è l'edificio della…
Sottoscrivi questo feed RSS

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo