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Gaetano Masuzzo

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Fratello del Gen.le Cascino

Il prof. Salvatore Cascino (1875-1951)
 
In una delle mie ricerche, tra i tanti documenti e notizie, mi sono imbattuto nell'albero genealogico relativo alla famiglia del Gen.le Antonino Cascino. L'ho trovato nelle ultime pagine di un volume dello storico Litterio Villari e leggendolo sono venuto a sapere che il generale era il terzo di undici fratelli nati dal matrimonio fra Calogero Cascino e la moglie, Grazia Franzone. Il matrimonio avvenne poco prima della nascita nel 1859 del primogenito Giuseppe, chiamato, come si usava una volta, come il nonno paterno classe 1784. Dopo la seconda, Carolina, nacquero Antonino (il generale) e Calogero (avvocato e deputato al Parlamento dal 1904), altri tre maschi e una femmina sino ad arrivare al nono figlio nel 1875, Salvatore. Quest'ultimo è stato individuato recentemente al n. VIII tra gli isegnanti della foto¹ di gruppo relativa all'anno scolastico 1916-1917 della III classe della Regia Scuola Normale Promiscua Superiore "F. Crispi", poi Istituto Magistrale, di Piazza Armerina. A pagina 595 del libro del Villari, Storia della Città di P. Armerina, ROMA 2013, che io considero, a ragion veduta, l'Enciclopedia di Piazza, esiste una breve biografia del prof. Salvatore Cascino che riporto qui sotto:
<<Fratello del generale e padre del precedente², nacque a Piazza nel 1875 e da giovane insegnò francese al Ginnasio ed agraria nel R. Istituto Normale (oggi Magistrale) della nostra città. Nel 1920 venne comandato presso il Ministero dell'Agricoltura per incarichi connessi all'insegnamento dell'agraria nelle Scuole Statali. Un anno dopo fu Commissario Governativo presso la Sezione del Credito Agrario del Banco di Sicilia di Palermo. Tornò a Roma per pochi mesi nel 1928 per dirigere una banca del Consorzio Nazionale del Credito Agrario; poi nel dicembre dello stesso anno raggiunse Firenze quale nuovo direttore Generale dell'Istituto Federale del Credito Agrario della Toscana, incarico che tenne fino al 1944. Morì a Firenze nel 1951>>.
Inoltre, nell'aprile 2016, ho appreso che oltre a tante opere <<nel primo decennio del Novecento aveva pubblicato il libro di agronomia adottato alla Scuola Normale della Città, Quadri Sinottici di Agronomia ad uso delle Scuole e degli Istituti Tecnici, delle Scuole Normali e delle Scuole di Agricoltura, Ed. Consorzio Agrario Siciliano, PALERMO 1902>> (E. Lentini, BiblioPlatia, facebook 2016). Fu anche Presidente della Regia Scuola Professionale di Arti e Mestieri di Piazza Armerina e mentre ricopriva tale carica pubblicò una relazione sulle Scuole Superiori della nostra Città. La relazione dal titolo Per l'istruzione professionale, Tip. A. Vincifori Giovenco, P. ARMERINA 1911-912, risulta <<molto interessante perché inquadra l'argomento a livello nazionale per concentrarsi su Piazza. Molte le notizie riguardanti per esempio i locali che ospitavano le nostre scuole, le materie insegnate, alcuni nomi di insegnanti. Per esempio oltre al corso normale c'erano corsi seralie festivi; in previsione di una forte emigrazione verso le colonie della Tripolitania si propose al Ministro l'istituzione della cattedra di arabo; oppure riguardo la nostra Regia Scuola Normale (che poi diventerà Istituto Magistrale) si legge che fu la prima del Regno ad essere dichiarata promiscua! E tanto altro a testimoniare l'alta qualità delle nostre scuole in quel periodo!>> (M. Incalcaterra, BiblioPlatia, facebook 2016).
 
¹ Questa foto fu fatta il 20 giugno del 1917, tre mesi prima della morte del fratello generale Antonino sul Monte Santo il 15 settembre dello stesso anno. La somiglianza col fratello maggiore è lampante.
² Luigi, Avvocato Generale dello Stato (P.Armerina 1908-Firenze ?) riportato nella stessa pagina del libro.
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Sant'Áita a Ciazza

 
Sito dell'ex Chiesa di Sant'Agata (u ciàngh Balilla)
 
Il culto di Sant'Agata a Piazza, come in tutta la Sicilia, risale al III secolo, sin da quando la giovane nobile siciliana rifiutandosi di ripudiare pubblicamente la propria fede cristiana, fu processata, fustigata, torturata con lo strappo delle mammelle con le tenaglie e, infine, sottoposta al supplizio dei carboni ardenti, che la portarono alla morte il 5 febbraio del 251 d.C. Tre secoli dopo, al tempo dei Bizantini, già nel nostro territorio si hanno cappelle o piccole chiese dedicate alla Santa. Per esempio in una contrada nei pressi di Mirabella Imbaccari ne esiste una che poi le darà il nome "Gatta". Nel 1334, Bonadonna e la figlia Graziana Sparavayra, nobili piazzesi, fanno costruire la grande chiesa di Sant'Agata a poche decine di metri da quella di S. Maria Maggiore al Monte (il sito era quello nella foto, dove al centro si distingue molto bene l'interno di ciò che rimane del muro col portone d'ingresso principale). Due secoli dopo, nel 1530, la baronessa Costanza Colomba del Polino decide di trasformare il suo palazzo confinante con la chiesa di Sant'Agata in Casa di Ritiro spirituale per pie signore sotto il titolo della Santa. Nove anni dopo i Ritiro si trasforma in Monastero sotto la regola di S. Benedetto (è il III della Città). Dopo più di tre secoli, nel 1879, le suore del Monastero sono costrette a trasferirsi presso l'altro di S. Giovanni Evangelista, per la pericolosità delle fabbriche del loro edificio che passa in custodia del Comune. Nel 1885 il Sindaco di allora, Antonino Crescimanno, fa approvare una delibera con la quale essa viene destinata a pinacoteca e museo comunale. Restituita al Vescovo, molte delle opere d'arte in essa contenute sono trasferite in Cattedrale e finalmente, nel dicembre 2011, con l'apertura della Pinacoteca Comunale in via Monte, nell'ex Monastero Benedettino della Trinità, possono essere nuovamente ammirate*. La chiesa e monastero, invece, sono demoliti nel 1930, per dare luogo o ciàngh Balilla destinato dalle autorità fasciste a piccola piazza d'armi per l'istruzione paramilitare dei Balilla e degli Avanguardisti sino al 1945 e, successivamente, al mercato settimanale. Gaetano Masuzzo/cronarmerina
 
*Appena entrati nella Pinacoteca Comunale, nella nicchia in alto c'è la statua in pietra locale della Santa proveniente dalla chiesa abbattuta. Inoltre, nell'atrio della Biblioteca Comunale (chiostro dei Gesuiti) esistono i resti di un portale della chiesa con i blasoni delle famiglie piazzesi Calascibetta e Micciché che tanto avevano avuto a che fare con l'edificio religioso.

Gli insegnanti della foto su "INCONTRI"

Foto di fine anno sc. 1916-1917 classe III Regia Sc. Normale "F. Crispi"
Elenco insegnanti della III Regia Sc. Normale "F. Crispi" a.s. 1916-17
Dopo l'elenco delle alunne ecco l'elenco degli insegnanti, contrassegnati da numeri romani, è preceduto dal nome della Direttrice prof.ssa Alessandrina Garzaroli in Crea (al centro senza numero) e tra i 14 insegnanti troviamo al n. I Messina Rosaria Pedagogia, II Brusa Vittoria Pedagogia, III Vaccarella Elisabetta Italiano¹, IV Scelfo Carmelo Italiano, V Zelarovich Angela Scienze², VI Fisichella Santa Matematica, VII Arasio Michelina Disegno, VIII Cascino Salvatore Agraria³, IX Catalano Edgardo Canto4, X Armino Elisa Calligrafia, XI Paternicò Giuseppina ved. Iaci Ginnastica, XII Carducci Clelia maestra assistente di Lavoro femminile, XIII Scelfo Elena Francese, XIV Franchino Gaetana Direttrice Convitto Insegnante Scuola Elementare. In un altro documento relativo a una commissione di esame, allegato alla ricerca, troviamo inoltre Bottari Giuseppe supplente di Educazione Fisica, Di Carlo Concettina supplente di Lavoro manuale, Parisi Liborio supplente di Lavoro manuale.
 
¹ Vaccarella Elisabetta nata a Montemiletto (AV) il 20/12/1881.
² Zelarovich Angela era stata una delle 3 femmine su un totale di 59 iscritti alla facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell'Università di Catania nell'anno accademico 1910-11 (L. Braciforte, Le donne nell'università di Catania - Percorsi, presenze, ruolo e condizione, CT, 2001, p. 46); nel 1915 era assistente in sovrannumero presso il Gabinetto di zoologia e anatomia comparata dell'Università di Catania, e due anni prima aveva pubblicato il volume Primo manipolo d'Animali marini catturati da alcune reti a strascico nel Golfo di Catania.
³ Cascino Salvatore (1875-1951) era il terzultimo dei 10 fratelli del Generale Antonino Cascino.
4 Catalano Edgardo (1872-1927) era l'insegnante di musica e violinista a cui è stata intitolata la via tra il Teatro Garibaldi e il Cinema Ariston.
 
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Le alunne della foto su "INCONTRI"

Classe III  (A-C) della Regia Sc. Normale Promiscua Superiore "F. Crispi" a.s 1916-17
 
Elenco delle alunne della classe III Regia Sc. Normale "F. Crispi" a.s. 1916-17
La foto che vedete in alto, è quella che ha dato lo spunto al collezionista e cultore di storia patria Francesco Impallomeni, per parlare di Clelia Carducci Marino, nipote del grande Giosuè, insegnante, moglie e madre nei primi decenni del Novecento nella nostra Città. La foto ritrae la III¹ classe (corsi A e C) della Regia Scuola Normale Superiore Promiscua "Francesco Crispi" di Piazza Armerina alla fine dell'anno scolastico 1916-17, in piena I Guerra Mondiale. Sul retro della foto (in basso) ci sono elencati le alunne e gli insegnanti di quella classe e oggi vi propongo soltanto l'elenco delle alunne. A parte la direttrice, prof.ssa Alessandrina Garzaroli (ancora preside nel 1937), le 36 alunne (anche se i numeri sono 37, il 21 infatti non è stato assegnato) hanno un numero arabo accanto, mentre i 14 insegnanti hanno quello romano, per meglio individuarli. Le alunne, che potrebbero essere delle nostre antenate, sono: 1 Cucuccio Giuseppina, 2 Balbo Rita², 3 Sardella Filippa, 4 Giannuzzo Irene, 5 Abate Santa, 6 Sberna Laura, 7 Grasso Maria, 8 Ligotti Maria³, 9 Giglia Rosaria, 10 La Vaccara Orsola4, 11 Mastrobono Santa; 12 Rampulla Angela, 13 Lauria Carmela, 14 Crea Ersilia, 15 Rampulla Paola, 16 Mulè Letizia, 17 Santangelo Marianna, 18 Giampapa M. Antonietta, 19 Paternicò Maria, 20 Arena Laura, 21 (non assegnato); 22 Giambra Maria, 23 D'Asaro Maria Nunzia, 24 Giusto Francesca, 25 Prestifilippo Concetta, 26 Mulè M. Ida, 27 Catalano Letizia, 28 Scucchia Filippa, 29 Carbone Maria, 30 Vitale Elena, 31 Palermo Maria, 32 Maira Concetta, 33 Zitelli Angela, 34 Maugeri Giovanna, 35 Carbone Rita, 36 Malvica Giovanna, 37 Flamà Concetta. (continua con gli insegnanti)

¹ Osservando attentamente la foto, si nota come le alunne di questa scuola superiore portassero il grembiule nero con le 3 strisce orizzontali sul braccio sx, a indicare la loro frequenza della classe III. Lo si distingue chiaramente nelle due alunne in prima fila in basso a dx. Questo segnale sui grembiuli scolastici venne usato sino agli anni '60 nelle scuole elementari, o sul braccio o sul petto a sx.
² Di Antonino nata a P. Armerina il 13/8/1898, probabilmente sorella del fotografo Antonio Balbo, allora ventinovenne. Guardando attentamente in basso a dx il cartoncino su cui è applicata la foto, si scorge il timbro blu oltremare col nome del fotografo che ha realizzato la foto, Angelo Salvatore Caponetti allora ventiquattrenne (1893-1963) di cui ho parlato nel post I due fotografi e altri
³ Sul registro degli esami è nominata Giuseppa.
4 Nata il 27 settembre 1897, nell'a.s. 1919/20 si iscrive alla Facoltà di Scienze Matematica e Fisica della Regia Università di Catania.

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