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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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Famiglia Crapanzano

D'oro alla banda di rosso caricata dal leone d'oro
Famiglia originaria della Catalogna, nel 1270 ca. Antonio Crapanzano è governatore di Terranova (Gela). A Plaza nel 1396 Ruggero è uno dei capi del partito Catalano contro il partito Latino e nel 1401 ricopre la carica di Capitano esercitando continui abusi di potere, verrà destituito soltanto nel 1448. 1411 Minotta di Crapanzano è ambasciatore della città presso la regina vicaria Bianca di Navarra.

Ospedale di Piazza/4^ sede - 4° nome

Chiostro S. Francesco ex Ospedale Chiello

Nel 1648 la gestione dell'Ospedale di S. Spirito, oltre all'Opera dei Trovatelli e al Monte di Pietà, passa all'Ordine Fatebenefratelli, a Platia chiamati anche Benefratelli. Questo cambio di gestione è dovuto al peggioramento della situazione economica dell'ospedale da quando è morto nel 1629 don Andrea Trigona dei baroni di San Cono Superiore che, da priore dell'Ordine Ospedaliero di S. Spirito, ne aveva fatto un ospedale modello famoso in tutta l'Isola. I passivi dell'ospedale sono stati tali da indurre già nel 1640 l'economo-governatore Baldassare Cappello, barone di Bonfalura, per risanare il deficit, a vendere la chiesa di S. Spirito ormai fatiscente, ai Francescani Conventuali vicini. Questi, appena acquistata, l'anno abbattuta per ingrandire il piano antistante la loro chiesa di S. Francesco, in costruzione dai primi anni di questo secolo. L'ospedale con la nuova gestione, viene ristrutturato e ingrandito con una nuova costruzione, destinata a cenobio per i frati ospedalieri e una nuova piccola chiesa con oratorio per il sodalizio dei Bianchi. L'ospedale e la chiesetta prendono il nuovo nome di S. Tommaso Apostolo. 

cronarmerina.it

La montagna di questo mese

MONTAGNA DI MARZO

A circa 7 Km. in linea d'area a Nord-Ovest da Piazza esiste un monte a 670 sul livello del mare. Questo monte è conosciuto come Montagna di Marzo, e non può finire il mese con questo nome, che non se ne parli un po'. Il nome deriverebbe dal Dio Marte o Mamerte protettore dei Mamertini, mercenari di origine campana scesi in Sicilia perché chiamati alcuni decenni prima da Agatocle, tiranno di Siracusa,  che vi si stabiliscono intorno al 260 a.C. I Mamertini chiamano la loro città Mamerco in latino Oppidum Mamertium da cui Montagna di Marzo. Nel 212 a.C. i Romani la radono al suolo e oltre otto secoli dopo, tra il 600 e il 700 d.C., in seguito alle incursioni Saracene, la popolazione che abbandona i villaggi aperti vi si rifugia alla ricerca di luoghi fortificati (castra). Al tempo della conquista del conte Ruggero I d'Altavilla la Montagna è popolata da Arabi ed è chiamata Naurcium forma errata di Maurcium, da cui Morcio, Marcio e Marzo. Nel 1296 la ritroviamo come nome di un feudo di proprietà di un certo Rainaldo de Gabriele che ottiene la licenza di costruirvi un fortilizio. Nel 1394 è di proprietà della famiglia de Aidone sino a quando Elisabetta de Aidone, vedova de Gaffori, non si sposa nel 1516 in seconde nozze con Giovanni Matteo Trigona, capostipite dei Trigona di Piazza. Concludo con alcune parole tratte da "Notizie sul sito" di Sebi Arena: La popolazione di Piazza Armerina, a memoria d'uomo, ha sempre favoleggiato sulle ricchezze di Montagna di Marzo, che denomina volgarmente "a muntagna a cucca". In dialetto piazzese la cucca è la civetta, intendendo così ricordare che su quella montagna nidificano le civette e dove venivano rinvenute monete su cui è riprodotto un rapace che azzanna una serpe.  

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