Sempre sulla Sicilia

- Pubblicato in Poeti e Poesie
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it
UNDICI SETTEMBRE
Mons. Antonino Catarella VIII vescovo di Piazza nel 1942 |
Alla morte del vescovo mons. Mario Sturzo nel 1942 fu eletto VIII vescovo della Diocesi di Piazza Armerina mons. Antonino Catarella nato nel 1889 a Cammarata (Ag). Si rivelò pastore attento, giusto e leale. Grande organizzatore che curò personalmente il Seminario, creò nuove parrocchie in tutta la Diocesi e soprattutto a Gela, che in pochi anni nell'immediato dopoguerra aveva triplicato la sua popolazione. Riattivò le antiche associazioni religiose laiche chiuse dal Fascismo e ne creò di nuove. Si adoperò all'aggiornamento delle confraternite sopprimendo quasi del tutto quelle di Piazza per conflitti interni alle stesse e di rapporti con il clero. Sotto il suo ministero pastorale la chiesa Cattedrale fu insignita del titolo di Basilica nel 1962 e iniziò le pratiche per riavere nella nostra Città almeno un Ordine religioso. Inoltre fece sorgere il Consultorio Diocesano, i corsi obbligatori di preparazione al matrimonio e avviò le Caritas cittadine. Nel 1970, quasi ottantenne, chiese d'essere esonerato dal governo della Diocesi e papa Paolo VI lo accontentò. Due anni dopo morì e venne sepolto nella nostra Cattedrale. A Piazza gli è tata intitolata la strada nei pressi di via G. D'Annunzio.
cronarmerina.it
Ti invio, in memoria di una autonomia conquistata col sangue
e vilmente svenduta da una fauna politica e culturale
tiepida ed acquiescente, un acrostico (componimento poetico dove le iniziali di ciascun verso lette di seguito in senso verticale formano in questo caso il titolo) in doppio sonetto:
Sicilia
I
Isula tripussenti maravigghi
China di assai biddizzi a centu a centu,
Unica, ca pi d’unna pigghi pigghi
Làpisi nun ci potti senza abbentu
.
Accussì ginirusa pe' so’ figghi
Senza mai dumannari asservimentu,
Iardinu di ginestri, rosi e gigghi
Ca issenzia l’aria e pròdiga a lu ventu
.
Unguentu cataplasima divinu
Lassatu nta sta terra in pianta stàbbili,
Omaggiu strabilianti e sopraffinu
.
Ratapuntatu e racamatu a manu
Unna scontri putenzi formidàbbili,
Mara però si scontri un sicilianu.
Caduta di Acri nel 1291 in una Miniatura del XIV sec. |