ExclusiveCentraleSx
ExclusiveCentraleDx
Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

URL del sito web:

Calzolai antichi e moderni di Piazza

Il calzolaio Cateno Di Salvo nel suo laboratorio di via Monte
 
Il 18 maggio 2013 nel post "Sodalizio dei Calzolai" vi avevo raccontato come questo gruppo di mutuo soccorso fosse da considerare tra i più antichi della Città, dovendo tornare indietro al 1253 quando fu fondato dai Padri Domenicani subito dopo il loro arrivo. Il Sodalizio, che comprendeva anche i Conciatori di pelli e i Calzettieri o Calzettai, era stato dedicato ai Santi Crispino (non Cipriano¹) e Mercurio con la loro sede presso la chiesa di San Domenico e Madonna del Rosario oggi Seminario Vescovile. Vi avevo parlato anche della zona con più alto numero d' scarpèri ovvero a cas'varìa, spiegandovi da dove provenisse quest'ultimo nome. Oggi vi elenco tutti i nomi in ordine alfabetico dei Calzolai antichi e moderni di Piazza, che sono stato in grado di recuperare grazie all'eccezionale memoria di mio padre Gino e alla disponibilità di uno degli ultimi calzolai di Piazza che vedete nella foto, il signor Cateno Di Salvo. Di alcuni di questi artigiani è riportato solo il cognome, ad altri è stata aggiunta la via o il quartiere dove avevano la loro bottega artigiana:
Barresi Alfredo piano Arcurio; Camiolo in via Pittà (al Monte); Catalano Totò via Roma; Chitarra Salvatore al Monte; Commendatore Francesco via Sette Cantoni; Crea Mimmo via Garibaldi; Denaro Giuseppe via Misericordia, Di Dio Datola via Marconi; D'Alù via Garibaldi; Di Bartolo via Garibaldi; Di Salvo Cateno via Monte e via F. Guccio; Evola in via Pittà (al Monte); Failla Alfredo via Garibaldi, Failla Calisto; Failla Francesco cugino di Calisto; Failla Giovanni fratello di Francesco; Falciglia Vincenzo piazza A. De Gasperi; Fascinella via F. Guccio; Ferrigno Luigi via Sette Cantoni; Ferrigno Vincenzo via barone Camerata 26; Giunta Onorio²; Indiogia Salvatore, Gancitano Totò via Santa Veneranda; Giuffrè al Casalotto, Grillo Tanino sotto via Nino Bixio; Indiogina via Monte; Lavore Salvatore via Umberto; Leotta Rosario piano Arcurio; Lo Presti Mario via Mazzini; Marino via Mazzini; Masino al Casalotto; Masuzzo Carlo vie/piazze Umberto-Mazzini; Mellia Nunzio al Monte; Nicotra in via Umberto; Oste Giuseppe al Casalotto; Pellizzeri via Garibaldi; Pisano via Roma; Pisano Francesco via Machiavelli; Rosagrata Enzo via Sette Cantoni; Ruggeri Antonino (1878-1941, padre di Francesco) via Mazzini; Ruggeri Francesco (figlio di Antonino) via Umberto; Fratelli Ruggeri Mario, Rosario (n. 1897) e Salvatore (n. 1905) nipoti di Antonino; Restivo via Garibaldi; Sammarco Salvatore; Santiliporti Filippo e figli³; Sauli via Garibaldi; Sauli (fratello del primo); Scalzo Salvatore via Sette Cantoni; Scibona Concetto; Scibona Giuseppe; Scroppo Aldo al Monte; Scucchia via Mazzini, Seminato Rosario, Venezia Alessandro; Vitali Pepè ai Canali.
 
¹ Nel marzo del 2018 ho riscontrato l'errore di copiatura effettuato a suo tempo dallo storico Litterio Villari, nel riportare quanto da lui appreso dal manoscritto Chiese conventi ed istituti di Filantropia in Piazza di Alceste Roccella. Questi, infatti, aveva scritto «Sodalizio dei SS. Crispino e Mercurio» e non, come riportato dal Villari, dei «SS. Cipriano e Mercurio». In effetti San Crispino è ricordato come protettore dei calzolai e dei conciatori perchè come il fratello, San Crispiniano, aveva scelto di fare il calzolaio.
² Da un documento del 1895.
³ Dalla poesia in gallo-italico U Santiliporti di Remiglio Roccella (1829-1916).

N.B.: Sono stati sottolineati i nominativi aggiunti o corretti dopo le segnalazioni dei lettori; i fratelli Cisarella di via Monte sono stati trasferiti nell'elenco dei barbieri.

Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it

 

21 aprile 753 a.C.

 
Oggi Roma compie 2768 anni, pertanto è il Natale di Roma anticamente detto Dies Romana o Romaia. Secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita con la locuzione latina Ab Urbe condita (dalla fondazione della città) che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione. Nel 1921 Mussolini proclamò l'anniversario della fondazione di Roma quale festa ufficiale del Fascismo e dal 21 aprile 1924 divenne festività nazionale denominata Natale di Roma - Festa del Lavoro. Nel 1945 la Festa dei Lavoratori fu ripristinata al 1° maggio e la festa del Natale di Roma fu limitata al solo ambito cittadino della Capitale. Altre date importanti per l'Umanità legate a questo giorno e ricordate in tutte le enciclopedie mondiali, sono il matrimonio dei miei suoceri Biagio Platania e Rosaria Di Stefano nel 1934 e la nascita del sottoscritto nel 1953. 
 
cronarmerina.it

1913 Pàngh amàr

 
 
Anche se alcuni fanno finta di non ricordare, tanti nostri parenti, più o meno stretti (in questo caso mio nonno materno), hanno provato sulla loro pelle cosa significa emigrare per un pezzo di pane. Meditiamo gente, meditiamo, sia quando accogliamo le persone bisognose anche di diverso colore, sia quando gettiamo nell'immondizia il pane del giorno prima.

A PARTENZA P' L'AMÈR'CA

 
S và all'Amèr'ca
Com s'annàss Aidöngh
A catè càlia e garìgghi
Currè'n p'u stratöngh.
 
A dunt'anànza è brutta
Ma i grài ma fa scurdè,
Siddu Dèu m' iuta 
Ddà m' pòz r'p'zè.
 
Gaetano Marino Albanese, 1913
(alias Ciucciuledda)
 
(Si va in America /Come si andasse ad Aidone /A comprare ceci (abbrustoliti) e mandorle /Correndo per lo stradale. /La lontananza è brutta /Ma i soldi me la fanno dimenticare, /Se Dio mi aiuta /Là mi posso rattoppare - riprendere - finanziariamente).
 
(tratto da Liborio Marino, Ricordando mio Padre, Sicilgrafica, Caltagirone, 1982)
 
Gaetano Masuzzo/cronarmerina
 
 
Sottoscrivi questo feed RSS

Ricerche Storiche

Censimenti

Storia Civile

Storia Ecclesiastica

Curiosità

Come Eravamo