Questa è l'Edicola Votiva accanto alla chiesa di S. Pietro, Pantheon¹ della Città. Fa bella mostra, dopo l'ultimo restauro, a qualche metro di distanza a dx dell'ingresso principale della chiesa. Su 40 mattonelle di ceramica è rappresentata la nostra Patrona Maria SS. delle Vittorie con la scritta in latino alla base: IMAGO DEIPARAE PLATIENSIS (Immagine della Madre dei Piazzesi).
Veramente la tradizione ci tramanda che questo era il sito di un'altra immagine miracolosa, sempre dedicata alla Madre di Gesù, ma affrescata su pietra e venerata non solo dai Piazzesi ma da tutti i Siciliani, fuori la chiesetta consacrata a San Pietro già esitente nel 1300 e che, per questo, chiamata anche Chiesa della Grazia o della Vergine della Grazia o della Madonna della Grazia. Successivamente, questa immagine fu colpita al capo della Madonna da un sasso lanciato da un giocatore ebraico, che causò l'uscita di sangue dalla ferita, in gergo locale mèrcu (anche mérch). I cittadini dopo aver punito l'ebreo, misero l'immagine all'interno della chiesa nella terza cappella a sx² chiamandola Cappella della Grazia. Da quel momento la chiesa fu chiamata anche "della Madonna del Merco" (da Madonna du Mèrcu) oltre che di San Pietro.
¹ Chiesa dove sono sepolti illustri cittadini.
² L'affresco odierno è ritenuto una delle due copie dell'Icona del Vessillo del conte Ruggero d'Altavilla, rappresentante la Madonna delle Vittorie, ritrovato nel 1348 dal sacerdote Giovanni Candilia. Le due copie, di cui una si sono perse le tracce, furono volute dal Magistrato Urbano subito dopo il ritrovamento.
Gaetano Masuzzo/cronarmerina.it