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Acquedotto Villa Romana del Casale |
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Il dipinto al Louvre di Houël che rappresenta l'acquedotto nella foto in alto |
Parte II
"Quando questa fu distrutta, i suoi abitanti si rifugiarono alla sommità d'un monte, ad un miglio di distanza, dove oggi c'è un eremo. Là essi fondarono un abitato chiamato Pluzia: esso fu distrutto dai saracini; e la città di Piazza si innalzò dai suoi ruderi ai piedi della montagna. Da Pluzia per corruzione il tempo ha fatto Piazza. L'antica Gelentium era attraversata dal fiume Giaccio, a quattro miglia al disotto della sorgente e a tre miglia al di sotto del luogo dove ora si trova Piazza. Essa era situata presso una montagna poco elevata, che si chiama Philosophiana. Ho visto ancora in questo luogo degli ammassi considerevoli di rovine, ma circondate, e spesso nascoste da noccioleti, che si coltivano in gran quantità in questo paese. Sotto questi alberi e sotto delle macchie ho visto molti pezzi di muro, alcuni rettilinei che formano degli angoli di diversi gradi, altri che formano delle linee circolari: ho notato dei muri dallo spessore di sette-otto piedi (cioè oltre 2 metri) e della lunghezza di otto tese (cioè 120 m.) dove si vedono ancora arcate e nicchie poste alternativamente e diaposte in linea diritta. Le pietre di questa costruzione erano intagliate molto bene e della grandezza dei mattoni greci che ho già descritto. Questo pezzo mi parve di esecuzione bellissima. Vidi anche una vasca, che in questo paese si prende per un bagno, me è un errore: essa ha una lunghezza di 42 piedi (23,65 m.) contro 4 piedi e sei pollici di larghezza (1,45 m.). Ho visto tra le rovine un pezzo di vaso di marmo la cui forma sembrava essere stata quella di una ciotola. I proprietari, scavando per piantare degli alberi, hanno trovato frammenti di statue, basi, architravi e tronchi di colonna di marmo ed altri resti."
*La traduzione è tratta "Dalle relazioni dei Regi Visitatori a quelle dei viaggiatori di commercio" sul sito web.tiscali.it/università popolare 1999, Ignazio Nigrelli/Università Popolare del Tempo Libero Ignazio Nigrelli di Piazza Armerina.