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Gaetano Masuzzo

Gaetano Masuzzo

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Chi vince e chi perde? 2

Monumento ai Caduti di Piazza Armerina

Parte 2^

(dalla Parte 1^) Gli altri 71 Caduti di Piazza Armerina-2^ Guerra Mondiale nell'elenco del libro del prof. Ignazio Nigrelli¹

Galati Salvatore, Genio Giuseppe, Gensabella Carmelo, Golino Alfonso, Golino Angelo, Golino Mario, Golino Salvatore, Grancagnolo Filippo, Grillo Alfredo, Guastella Salvatore, La Bella Rosario, La Malfa Gaetano, La Mattina Giuseppe, La Rosa Mario, Lauto Filippo (manca nella lapide del monumento ai caduti), Lavore Carmelo, Lazzara Filippo, Lentini Filippo, Libertino Salvatore, Liurno Alfonso, Lo Fermo Calogero, Lo Iacono Mario, Lombardo Alfonso, Lorito Filippo, Magliolo Salvatore, Mancuso Filippo, Mancuso Giuseppe, Mendola Calogero, Milazzo Vincenzo, Milotta Salvatore, Minolfi Giuseppe, Mirabella Filippo, Monasteri Salvatore, Monterosso Filippo, Muscia Mario, Nato Paolo, Navetta Giovanni, Nicotra Antonino, Nicotra Luigi, Nicotra Vincenzo, Paolillo Giuseppe, Paolillo Filippo, Parasole Emanuele, Parasole Santi², Parisi Carlo, Parlascino Mario, Pilotta Salvatore, Pocorobba Concetto, Prestifilippo Lucio, Principato Salvatore3, Pulici Filippo, Purrazza Angelo, Ristagno Concetto, Roccazzella Filippo, Roccazzella Giuseppe, Roccella Gustavo4, Rossello Calogero, Salemi Mario, Sarda Vincenzo, Scucchia Filippo, Sera Carmelo, Serpentino Salvatore, Spinelli Filippo, Stivala Giuseppe, Suffanti Michele (manca nella lapide del monumento ai caduti), Trebastoni Calogero5, Trombino Antonio, Ventura Sebastiano, Villari Vittorio, Zuccarello Filippo, Zuccarello Gaetano.

4 caduti di Piazza Armerina-2^ Guerra Mondiale non presenti nell'elenco del libro del prof. I. Nigrelli ma presenti sulla lapide del monumento

La Versa Giuseppe, Lionti Angelo, Stivala Alfonso e Terramagra Giuseppe.

2 caduti di Piazza Armerina-2^ Guerra Mondiale non presenti né nell'elenco del Nigrelli né sulla lapide del monumento

1) Marino Francesco Bersagliere Motociclista (P. Armerina 1920-Sfax Tunisia 1941) aggiunto il 13.6.2017 dietro segnalazione del nipote dott. Francesco Marino. 2) Calisto Calcagno Vice Brigadiere di P.S. (P. Armerina 19/12/1900-Ponte sul fiume Anapo Siracusa 10/7/1943) aggiunto il 5/11/2021 dietro segnalazione della figlia Graziella Calcagno. L'inserimento nell'elenco non è stato effettuato prima per una svista del prof. G. Masuzzo.

1 partigiano di Piazza Armerina sopravvissuto

La Marca Giuseppe Pietro Paolo, Ammiraglio Medaglia d'Oro al Valor Militare per la Resistenza contro i tedeschi (P. Armerina 1905-Roma 1989).

1 partigiano di Piazza Armerina caduto e compreso sia nell'elenco del prof. Nigrelli che in quello sulla lapide

Principato Salvatore, Maestro elementare, Antifascista attivo nel movimento "Giustizia e Libertà" con lo pseudonimo "Socrate" muore fucilato (P. Armerina 1892-Milano Piazzale Loreto 1944).

1 Partigiano reduce

Milazzo Salvatore, Bersagliere VI Reggimento Bersaglieri, Brigata Partigiana "Garibaldi", nome di battaglia "Enna" (P. Armerina 1922-P. Armerina 2007).

 

(continua nella 3^ Parte dove si parla dei Reduci superstisti e nella 4^ e ultima parte dove sono elencati i 12 caduti piazzesi della Repubblica Sociale Italiana, di cui uno nel presente elenco dei 71).

¹ Ignazio Nigrelli, Per non dimenticare, NovaGraf, Assoro 1999, p. 122.

² È lo stesso Parasole Santo Mario Finanziere della Guardia di Finanza Repubblicana morto l'11/12/1944 a Como per malattia, che troviamo anche nell'elenco "Livio Valentini"-Caduti RSI (Repubblica Sociale Italiana).

3 Principato Salvatore lo troviamo anche come unico "partigiano di Piazza Armerina caduto" (P. Armerina 1892-Milano 10/8/1944).

4 Roccella Gustavo, Tenente Medaglia d'Oro al Valor militare, morto ad Amba Alagi, Africa Orientale Italiana nel 1941, abitava a Piazza in via Mendozza 7.

5 Lo zio di Calogero, Trebastoni Carmelo reduce della 2^ Guerra Mondiale, fu tra i promotori delle tre lapidi in marmo, due grandi e una più piccola, con i nomi dei caduti nella 2^ Guerra Mondiale, affisse successivamente sul monumento ai caduti nella 1^ Guerra Mondiale sul Piano Duilio, dall'aprile 2014 Piazzale Gen. Litterio Villari.

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Chi vince e chi perde? 1

Parte 1^

Come ormai i visitatori di questo sito avranno capito, a me non piace parlare di politica nè in senso generale nè in senso specifico. Questo non perché non abbia qualche idea in merito da esprimere, anzi, ma perché non voglio distogliere l’attenzione di chi legge i miei post su fatti accaduti in un determinato periodo storico, senza aggiungere o togliere, senza criticare o esaltare quella determinata figura di cui parlo, quasi sempre piazzese. Come in una fotografia, desidero che siano i fatti a parlare e non quello che posso pensare io o altri contemporanei, una cosa è vivere in quella determinata epoca, un’altra è interpretare fatti a posteriori col senno di poi. Infatti, secondo me, chi ha la pretesa di raccontare fatti storici, più o meno globali, dovrebbe astenersi di dire la propria opinione, lasciando liberi i lettori di farsi un’idea propria, possibilmente consultando più fonti. Questa introduzione la ritengo obbligatoria per l’argomento che non mi sono sentito di trascurare, una volta che un amico mi ha segnalato di scorrere un elenco presente da anni su internet. Inoltre, la trattazione del tema, Caduti piazzesi della Repubblica Sociale Italiana, mi ha dato lo spunto per elencare tutti i piazzesi Caduti in guerra durante il 2° Conflitto Mondiale oltre ai tre, e non due, piazzesi Partigiani.
Oggi iniziamo con l’elenco in ordine alfabetico dei 133 piazzesi caduti in guerra durante la 2^ Guerra Mondiale tratto dal volume a cura del prof. Ignazio Nigrelli, Per non dimenticare, NovaGraf, Assoro 1999, pp. 121-122. Seguirà quello dei Partigiani piazzesi tratto dal sito internet www.ampi.it dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, dove, però, non ho trovato il terzo partigiano piazzese, Milazzo Salvatore col nome di battaglia “Enna” classe 1922.

 

I primi 62 Caduti di Piazza Armerina-2^ Guerra Mondiale nell'elenco del prof. Ignazio Nigrelli

Arena Giuseppe, Arena Vincenzo, Attardi Salvatore (risulta Giuseppe, nella lapide del monumento ai caduti)¹, Balzo Salvatore, Barresi Corrado, Barresi Giuseppe, Barresi Salvatore, Beffumo Salvatore, Bencivenga Domenico, Bevilacqua Modestino, Biondino Mario, Bonanno Vincenzo, Bonura Benedetto, Bruno Alfonso, Buetto Filippo, Bruno Gaetano, Cadetto Michele², Capizzi Giuseppe, Capuano Rosario, Caputo Ugo, Cardaci Benedetto, Cascino Francesco, Castagna Francesco, Catalano Giuseppe, Chiaramonte Michele, Ciantia Angelo (risulta Giuseppe, nella lapide del monumento ai caduti), Ciantia Filippo, Ciantia Gaetano, Citati Mario, Coppola Fortunato, Cordaro Salvatore, Crea Salvatore, Curcuraci Angelo, Diana Giacomo, Di Maggio Antonio, Di Maggio Filippo, Di Maida Filippo (risulta De Maida, nella lapide del monumento ai caduti), Di Natale Alfredo, Di Pasquale Alfonso, Di Prima Ignazio, Di Prossimo Luigi, Di Sano Calogero, Di Sano Giuseppe, Di Sano Giuseppe (ripetuto anche nella lapide nel monumento ai caduti), Di Seri Concetto, Di Stefano Carmelo, Dragotta Calogero, Familiari Gaetano, Farina Salvatore, Fasciano Salvatore, Fauzia Angelo, Fauzia Salvatore (manca nella lapide del monumento ai caduti), Ferrante Concetto, Ficarra Salvatore, Focoso Mario, Forbia Mario, Forgia Luigi, Forgia Mario, Formaggio Lorenzo, Franchino Santo, Golino Angelo, Gangitano Salvatore.

1 aggiunto successivamente

Cagno Giovanni di Calogero (P. Armerina 1894-Brescia 2/1/1946), aggiunto l'11/8/2016 dietro segnalazione del figlio Italo, manca nella lapide del monumento ai caduti.

 

¹ Sul monumento ai caduti nell'ex Piano Duilio, dall'aprile 2014 Piazzale Gen.le Litterio Villari, oltre ai nomi dei piazzesi caduti nella Prima Guerra Mondiale scolpiti alla base del monumento, sono state aggiunte 2 lapidi in marmo grandi e 1 più piccola con i nomi dei piazzesi caduti nella Seconda Guerra Mondiale. 

² Il nipote Suffanti Carmelo ci ricorda che suo zio Michele era marinaio di prima classe nato a P. Armerina in via Rizzo 26 il 25/8/1925 e morto il 24/3/1943 per l'affondamento del cacciatorpediniere "Ascari" nel Mediterraneo Centrale su cui era imbarcato.

(continua)

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La nostra Cattedrale

Quando si avvicinano le feste, specie quella del Ferragosto, alla Signora del Nord tornano alla mente tanti ricordi assieme alla malinconia e <<visto che neanche quest'anno riuscirò ad essere nella nostra Città per Ferragosto, ho pensato di esserci virtualmente attraverso questo scritto su quella Chiesa tanto amata e frequentata anche e soprattutto in questo periodo. Grazie per il contributo al superamento di tanta nostalgia attraverso la sua eventuale pubblicazione>>. 

LA NOSTRA CATTEDRALE

Punto nodale della città, si erge bella, elegante, maestosa ma non superba.
Mix di stili ben amalgamati e fusi a creare un insieme di gialla e dorata arenaria, la cui vista non stanca l'occhio che, anzi, è spronato a riguardare per meglio coglierne i particolari come il variare delle altezze ed a stupirsi dell'armonia raggiunta da tante tessere.
La più alta di esse, la cupola, è come il sobrio cappello di una vecchia ed elegante signora di tanti anni fa ai cui piedi si attorniano colonne, portali ed un campanile, vecchio gioiello, più vecchio di lei, non suo rivale ma compagno amoroso.
Erta sul colle, questa chiesa MADRE pare circondata e protetta dalle tante e diverse realtà architettoniche sorte nel tempo e nella Storia di una città che mai può perderla di vista.
Ha l'aria di un castello inespugnabile ed insieme di un porto sicuro perché a nessun “navigante” nega la guida di FARO luminoso anche nelle “nebbie” più fitte.
Essa sembra ammirare con occhio amorevole e, talvolta, sornione queste sue “truppe” diversamente datate e colorate.
A tutti pare che dica “io sono qua, venitemi a trovare, ho molto da offrirvi”.
Dicono di lei che se potesse parlare, usando l'antico vernacolo, così si esprimerebbe:  
Venzà, bèu fìggh, straniu o paisàngh;
cu costa aria e costa MAD'NNÙZZA
t'àia lianèr¹ p' forza, d' dìntra e d' föra”.

Una Signora del Nord

¹ Lianèr = alienare; Lianèrs = divertirsi, gioire, alienarsi dai fastidi della vita.

² Della stessa autrice Buona Pasqua da lontano e Chi la dura la vince.

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La bicicletta

A b'c'clétta

Nt' st'ep'ca d' prescia e d' rumori,
cu l'ariu 'ntuss'cos a tutti l'ori,
tanti vana f'rriann chi macch'noi
p'rchì vonu passè p' s'gnuroi.
 
Ntè strati vidi nsepr confusiongh
e ancora nan s' trova a soluziongh.
P'aver a patent, u giovu nan spetta
e ddascià perd d'annè ntà b'c'cletta.
 
'Na vota, ntè d'sìì di carusetti,
ggh'ernu au prim post i b'c'cletti.
E' 'ncavadd ch' nan sfarda spesa,
tu poi ment 'ncodd, p'rchì poc pesa;
 
t' ggh' menti 'ncav e siì ntò vent:
vol'nu i p' nzeri e cò ch'hai d' tent.
Ntà calada, par ch' t' porta a spass,
lib'r com n'asgeu ch' vola bass.
 
Ntà cianada, pigghi a cauzi i pedali,
t' vaia nacann e nan t' 'npali.
E s' nesci c'a giusta cumpagnia ,
poi annè dduntangh cu menu valia.
 
Quann t' rrcogghi, t' senti ciù ddegg
e cunvint ch'u dumangh sarà meggh.
Pitt a b'c'cletta 'npuru tu
e t' pigghi 'na v'ntada d' gioventù.

Francesco Manteo


TRADUZIONE

La bicicletta

In quest'epoca di fretta e di rumori,
con l'aria inquinata a tutte le ore,
tanti vanno girando coi macchinoni
perché vogliono passare per signoroni.

Nelle strade vedi sempre confusione
e ancora non si trova la soluzione.
Per avere la patente, il giovane non aspetta,
e lasciò perdere di andare in bicicletta.

Una volta, nei desideri dei ragazzetti,
c'erano al primo posto le biciclette.
E' un cavallo che non consuma spesa,
lo puoi mettere sulle spalle perché poco pesa.

Ti ci metti sopra e sei nel vento:
volano i pensieri e ciò che hai di cattivo.
Nella discesa, pare che ti porta a spasso,
libero come un uccello che vola basso.

Nella salita, prendi a calci i pedali,
vai oscillando e non t'impali.
E se esci con la giusta compagnia,
puoi andare lontano con meno energia.

Quando rientri, ti senti più leggero
e convinto che il domani sarà migliore.
Prendi la bicicletta anche tu
e ti prendi una ventata di gioventù.

Francesco Manteo

cronarmerina.it

 

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