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5 secoli fa a Perugia In evidenza

Rocca (fortezza) Paolina, Perugia, dipinto XIX secolo

L'antico borgo medievale rimasto sotto la Rocca Paolina

Targa di indicazione via dell'antico borgo medievale ormai sotterraneo

Targa di indicazione via dell'antico borgo medievale ormai sotterraneo

Porta dell'antico borgo medievale, ormai sotterraneo, che sbocca sul viale Indipendenza

Scoperte in ritardo, ma sempre scoperte

Nell'ultimo viaggio a Perugia, dopo 42 anni dal viaggio di nozze, una cosa, tra le tante, che mi ha colpito particolarmente, è stata poter percorrere le strade di un borgo di 5 secoli fa. Sì, perché se prendete le scale mobili che portano nella parte alta della città umbra, nell'ultimo tratto a 20 m di profondità, avrete la possibilità di calpestare i mattoni in laterizio delle vie dell'antico borgo di Santa Giuliana, diventato in pochi anni i sotterranei della Rocca Paolina. Infatti, tra il 1540 e il 1543, per volere del papa Paolo III, fu realizzata una fortezza (per questo Rocca "Paolina") su quelle che erano le case dei Baglioni. Gli appartenenti a questa famiglia furono i principali rivoltosi contro il papa durante la guerra del sale (aprile 1540), ovvero per la tassa imposta sul sale dopo un periodo di estrema carestia, che causò il malcontento popolare e la conseguente scomunica, nonostante gli accordi già stabiliti con i pontefici precedenti. In realtà, il motivo principale fu quello di riconquistare la perduta autonomia e i privilegi goduti sino a pochi anni prima. La guerra si concluse con la sconfitta dei Perugini e la fine della loro indipendenza e, per riaffermare la sottomissione della città allo Stato della Chiesa, il pontefice volle che si costruisse una rocca (foto in alto) sul luogo dove sorgevano le case dei Baglioni. Per la costruzione della fortezza furono utlizzati i materiali dell'antico borgo di Santa Giuliana a sud della città, demolito per intero con relative chiese e conventi, mentre le case, le vie, le torri e i cortili, ricadenti nel perimetro della nuova fortezza, furono inglobati e coperti con possenti volte per dare maggiore stabilità alla nuova e grande costruzione. Dopo quattro secoli, durante i moti del 1848, la Rocca fu distrutta in parte, ma fu ricostruita nel 1860. Abbattuta dfinitivamente, dopo l'annessione dello Stato Pontificio al Regno d'Italia, diede spazio alla costruzione di molte vie e sistemazioni ottocentesche (piazza Italia, via Masi, giardini Carducci, viale Indipendenza), lasciando come ricordo della Rocca, che era articolata in tre parti (Palazzo Papale, Corridore e Tenaglia), solo i sotterranei del Palazzo Papale. Questi luoghi furono liberati dalle precedenti macerie tra il 1932 e il 1965, aprendosi al pubblico come "città sotterranea" e, dal 1983, attraverso un percorso pedonale percorribile con scale mobili, ha dato la possibiltà di collegare la stazione dei bus alla parte alta della città, liberandola dall'asfissiante traffico automobilistico. L'interessante approfondimento sull'antico borgo coperto e riportato alla "luce", è avvenuto dopo aver letto, nella penombra, le indicazioni nelle due foto di mezzo. A questo punto ho tratto questa considerazione: mentre a Pompei sono stati riportati alla "luce" le vie di venti secoli fa, a Perugia sono stati riportati quelle di cinque secoli fa "al buio".

cronarmerina.it

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